Capitolo 1

462 12 2
                                    

Kimberly Freeman (Anna Cathcart) (immaginatevela con i capelli neri)

Era sera ed io ero in camera mia che messaggiavo con Tara, la mia vicina di casa

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Era sera ed io ero in camera mia che messaggiavo con Tara, la mia vicina di casa. Sorridevo ad ogni suo messaggio, a un certo punto mi disse di smetterla di chiamarla e io le dissi che non stavo facendo nulla. Alla fine disse che era il nuovo ragazzo di sua madre ma dopo di che non ricevetti più nessun messaggio.

Mi iniziai a preoccupare, sua madre non era mai a casa e di solito stavo sempre io a casa sua per farle compagnia ma questa sera mia sorella gemella Amber sarebbe stata a casa da sola quindi ero tornata qui.

Uscii da camera mia.

Kimberly: "Amber vado un attimo da Tara."

dissi passando davanti la porta di camera sua. La porta era chiusa e lei non mi rispose.

Kimberly: "Amber?"

misi la mano sulla maniglia della porta ma prima che io potessi aprirla sentii le sirene della polizia vicino a casa mia. Mi iniziai a preoccupare seriamente, lasciai perdere mia sorella e corsi fuori. Vidi la porta di casa di Tara aperta e mi precipitai verso essa, entrai in casa.

Kimberly: "Tara!"

urlai il suo nome ma non sentii risposta, entrai in cucina e quasi urlai dallo spavento. Tara era a terra con parecchie coltellate lungo tutto il corpo.

Kimberly: "Mio dio Tara."

mi inginocchiai a terra accanto a lei e iniziai a premere la mano su una delle ferite così da cercare di limitare l'emorragia, anche se, per quante ne aveva, bloccare una sola ferita non era abbastanza.

Kimberly: "Tara, hey."

le misi una mano sul volto girandola verso di me.

Kimberly: "Tara per favore."

dissi mentre una lacrima iniziava a solcarmi il viso seguita da altre. Lei aprii di poco gli occhi.

Tara: "Kim?"

si sforzò a dire.

Kimberly: "Si, si sono io, resta con me ti prego."

la mia voce tremava, non potevo perderla. Ci raggiunsero in cucina finalmente dei medici insieme a degli agenti di polizia, mi allontanarono da Tara e iniziarono a medicarla, successivamente la alzarono e la stesero su una barella. Seguì i medici fuori la casa dove caricarono la ragazza sull'ambulanza.

Kimberly: "Tara!"

mi volevo avvicinare ma ci fu un agente che mi bloccò.

L'ambulanza partì con Tara dentro.

-----

Wes: "Era Sam." disse mettendo via il telefono.

Kimberly: "Sta venendo qui?"

Amber: "Vedrai come peggiorano le cose."

disse seduta affianco a lui.

Chad: "Con tutto quello che sta succedendo credo sia ora di portare la nostra relazione ad un livello più alto."

disse alla sua ragazza Liv mentre venivano verso di noi, eravamo seduti sui tavoli da pic-nic fuori scuola.

Chad: "Un livello più alto di intimità."

continuò il ragazzo stravaccandosi sulla panca.

Liv: "Vuole che accetti la sua richiesta su trova i miei familiari."

ci spiegò la ragazza.

Chad: "è la scelta più intelligente con un assassino in circolazione, sapresti dove mi trovo io e io saprei dove ti trovi tu."

Trova i miei famigliari era un app che ti consentiva di sapere la posizione delle persone che accettavano la tua richiesta.

Liv: "Quindi è una scusa per sorvegliarmi?"

Chad: "Esatto, e anche tu puoi sorvegliare me."

Amber spezzò la conversazione tra i due facendo il verso da -sto per vomitare-

Amber: "E tutto perché non avete ancora fatto sesso?"

Chad: "La tua è un'ottima osservazione, non voglio apparire come quello che vuole sfilare le mutandine alla sua ragazza."

Liv: "Oh grazie!"

La ragazza gli diede un bacio sulla guancia.

Wes: "Non farlo Liv, c'è uno psicopatico in circolazione, cancellati dai social, oscura la fotocamera del cellulare, disabilita il GPS."

Chad: "Molte grazie Edward Snowden. Tua madre mi ha appena interrogato sul tentato omicidio di Tara, il che è stato molto divertente."

rise e Wes tirò un'occhiata a sua madre, il capo della polizia, che era dietro di noi.

Wes: "Sta interrogando tutti, insomma Ghostface è tornato."

Mindy: "La stampa non parla ancora di Ghostface."

Wes: "Lei non vuole far creare il panico."

Mindy: "Ci sarà dopo il secondo o terzo omicidio."

Kimberly: "Cristo Mindy non c'è stato un primo omicidio, Tara è viva."

dissi finalmente uscendo dallo stato silenzioso in cui ero.

Mindy: "Allora potrebbe ancora morire."

mi vennero i brividi solo al pensiero che potesse succedere ancora qualcosa a Tara.

Amber: "Cazzo Mindy."

Chad: "Finiscila."

la rimproverò suo fratello.

Wes: "Sentite, armatevi ok? Spray al peperoncino, fatto, teaser, fatto."

Amber: "Anti ragazza fatto."

disse prendendolo in giro.

Liv: "Cazzo quello non è Vince?"

girai lo sguardo e vidi un uomo appoggiato alla sua auto che ci guardava.

Chad: "Quello stronzo con cui te la facevi la scorsa estate?"

Liv: "Si...lui lavorava con me e Tara."

Kimberly: "Lavorava con Tara?"

Liv: "Si, è più di una settimana che mi perseguita su Instagram, mandandomi robaccia inquietante."

Mindy fece intelligentemente delle foto all'uomo per precauzione.

Chad: "All'ora è il momento di presentargli Hobbs and Shaw."

disse mostrando i muscoli.

Liv: "Non è una buona idea scatenare una rissa davanti lo sceriffo, poi se ne sta andando, grazie lo stesso."

baciò il bicipite del suo ragazzo, dove notai la presenza di un livido.

Amber: "Tara ha detto che si è difesa duramente, e tu hai dei lividi."

Chad: "Si, me li sono fatti in palestra."

mi vibrò il telefono, guardai e finalmente era la notifica che aspettavo.

Kimberly: "Tara è sveglia, mi ha appena scritto. Io vado a trovarla, voi venite?"

chiesi alzandomi e mettendomi lo zaino in spalla, tutti si alzano tranne Liv.

Liv: "Ora non posso ma vi raggiungo dopo."

la squadrai sospettosa ma non ci feci troppo caso, ora l'unica cosa che mi interessava era vedere Tara.

A un passo dalla morte// ScreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora