Capitolo 4

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Ero comodamente seduta sul divano di casa mia mente intorno a me la veglia che aveva organizzato Amber in memoria del povero Wes si trasformava in una festa. Di fianco a me si sedettero Chad e Liv che iniziarono a baciarsi voracemente e la cosa iniziò ad essere imbarazzante.

Kimberly: "Che cazzo contenetevi."

dissi alzandomi.

Passai per l'ingresso e in quel momento la porta si aprì ed entrarono Tara, Sam e Richie.

Kimberly: "Hey che ci fai qui?"

chiesi abbracciandola.

Kimberly: "Perché non sei in ospedale? Non dovresti andartene in giro così"

Tara: "Nemmeno tu... e poi, mi serve l'inalatore."

la cosa mi sembrò al quanto strana, non potevano essere uscite dall'ospedale solo per l'inalatore.

Kimberly: "Perché dove te ne vai?"

chiesi preoccupata, lei tirò uno sguardo a Sam che scosse la testa e Tara tornò a guardarmi dispiaciuta, l'avevo lasciata nelle mani di Sam e ora ne dovevo subire le conseguenze.

Kimberly: "Va bene... capisco, non dirmelo, credo che sia in camera mia."

vidi che tra le scale e noi c'era troppa gente e non mi piaceva la cosa.

Kimberly: "Va bene, festa finita, grazie a tutti di essere venuti, però, ora fuori casa mia!"

urlai e le persone che avevo intorno mi guardarono male senza ascoltarmi, le luci si accesero.

Richie: "Salve generazione zeta... Sam e Tara sono state attaccate due volte dall'assassino il che rende questa casa un bersaglio per omicidi quindi se fossi in voi-"

Il ragazzo non riuscì a finire di parlare che gli arrivò un bicchiere di plastica in testa

Richie: "ok ci ho provato con le buone, levatevi dalle palle! Su forza"

riprese con tono più minaccioso. Mentre Richie faceva uscire tutti io e Tara andammo in camera mia a prendere l'inalatore seguite da Sam.

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Sam: "Tara stiamo andando via!"

sentimmo dire da Sam. Alla fine non ci aveva seguite e ci ha lasciato un momento da sole.

Kimberly: "Ecco a te."

Diedi a Tara l'inalatore che teneva di riserva da me, lei lo prese e io mi sedetti sul letto accanto a lei.

Kimberly: "Senti... so che non mi puoi dire dove vai però, promettimi che starai attenta."

dissi cercando di sorriderle, stavo cercando di pensare positivo, pensare che andare via da Woodsboro per lei fosse la cosa migliore, la più sicura, ma in realtà volevo solo che restasse con me, che non mi abbandonasse.

Tara: "Hey..."

lei mi appoggiò una mano sulla guancia asciugando una lacrima che non ero riuscita a trattenere.

Kimberly: "Non dimenticarti di me per favore."

la mia voce tramava, stavo così male perché sapevo che se fossero andate via dalla città non sarebbero più tornate. Lei mi abbracciò stringendomi a sé.

Tara: "Non potrei mai dimenticarti Kim."

mi disse mentre eravamo ancora abbracciate, mi staccai di poco da lei. Le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza, la cosa che mi stupì di più però fu Tara che non si allontanò, anzi, forse si stava avvicinando?

Sentimmo delle urla, ci staccammo subito.

Kimberly: "Ma che cazzo?"

mi alzai, aiutai Tara ad alzarsi e ci dirigemmo verso il salotto che era da dove provenivano le urla.

Arrivammo nello stesso momento in cui arrivò anche Amber, quest'ultima tirò un urlo quando vedemmo Mindy seduta attaccata al camino priva di sensi, mentre Sam premeva la sua ferita per evitare che uscisse altro sangue.

Amber: "Che cazzo hai fatto?"

mia sorella accusò Sam andando da Mindy, ci avvicinammo anche io e Tara e a farci scattare fu il rompersi di una bottiglia di vetro.

Sam: "Richie! Dove cazzo eri finito?"

Richie: "In cantina per prendere una birra."

Kimberly: "Sei andato in cantina da solo?"

Richie: "Le avevo chiesto di venire con me, ha detto di no!"

disse indicando Mindy, scattai un'altra volta dalla paura quando sentii una porta sbattere, arrivò in salotto anche Liv in preda alle lacrime.

Amber: "Stai indietro."

io mi misi poco più avanti di Tara così da farle da scudo se fosse successo qualcosa.

Kimberly: "Io ero con Tara ma voi eravate tutti in giro, tra di voi c'è il fottuto assassino!"

dissi accusando tutte le persone che erano nella stanza.

Sam: "Perché hai le mani sporche di sangue?"

chiese a Liv.

Liv: "H-ho trovato, h-ho trovato Chad, l-lui era..."

Amber: "Sei una fottuta bugiarda."

Richie: "Sei tu l'assassino."

Liv: "No non sono io."

Amber: "Liv fermati."

disse mentre Liv continuava a straparlare.

Liv: "Fottiti Amber, non sono io il fottuto assassino!"

Amber: "Lo so."

Amber tirò fuori una pistola e sparò alla testa della ragazza, urlai.

Kimberly: "Amber ma che cazzo?"

urlai con le lacrime agli occhi.

Amber: "Scusa sorellina."

sparò di nuovo, due colpi, ma rivolti verso di me, sentii un dolore lancinante allo stomaco, più forte di quello dell'ultima volta.

Kimberly: "Cazzo."

caddi a terra, sentii le urla di Tara, stavo male ma continuavo a vedere qualcosa.

Amber: "Benvenuti al terzo atto."

disse mia sorella girandosi e iniziando a sparare verso Sam e Richie. Vidi Tara attaccare Amber così che i colpi della pistola non colpissero la sorella, gli altri due riuscirono a fuggire e vidi ora Tara in pericolo, strisciai a terra, si era doloroso ma era pur sempre solo un colpo allo stomaco, afferrai la caviglia di Amber sperando di farla cadere.

Amber: "Mollami!"

Kimberly: "Tara vattene."

Amber: "Muori cazzo"

mi sparò un altro colpo e questa volta beccò la spalla, urlai di nuovo perdendo la lucidità per un attimo, questo diede ad Amber il tempo di prendere Tara per legarla e chiuderla non so dove.

A un passo dalla morte// ScreamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora