tra tetre stanze della mia memoria

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tra tetre stanze della mia memoria
un'ombra oscura e molesta si aggira,
veloce uscita da ricordi di ira
ricolmi, frutto di gioia illusoria,

e di una storia sì denigratoria
con uno che gusto di amor rigira.
Di dì dolor con piacer causa e mira
poi cela con carezza adulatoria.

A che mi valse un cervello sì terso,
senza ragione e il proprio pensiero?
poi ci fu la violenta reazione:

covo odio e l'animo non vuol padrone,
ogni frammento di me è altero
e nel terror resta costante e immerso.

«poesie d'espiazione»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora