al cugino cornelio
affido la mia arte,
a te, la mente e il cuore,
mentre scampo al cruore
e reggo queste carteper l'ultima volta:
così scrissero i fati.
ricordo gli stellati
cieli e l'erba folta,che le nostre risate
facevan risuonare.
non vi posso tornare:
alle sbarre doratepreferii di molto,
per il vero, la morte.
mi squasserà la sorte,
dilanierà lo stoltovolgo, come dei cani
spinti da insaziabile
fame. tu, amabile,
che stretto mi rimani,dell'anima metà
che non mi sarà tolta
quando cadrà la volta
celeste senza età,serba quelle parole
che il mio sangue forma:
prega che infine dorma
quieta tra quelle violeche terrò tra le dita:
viver senza me dovrai,
anche se non lo vorrai,
quando sarò finita.
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«poesie d'espiazione»
Şiir=͟͟͞͞➳❥-«poesie d'espiazione» status; in corso! un modo per espiare le colpe di chi è ancora condizionata e tormentata dal proprio passato, distrutta al pensiero di doversi omologare alla grande massa della modernità, e spaventata dell'imminente et...