Lasciare le scuole medie è stato un grande sollievo per me.
Non volevo più sentire nè rivedere nessuno dei miei ex-compagni di classe.
Ho deciso di iscrivermi alle superiori in un'altra città proprio per questo. Ne avevo abbastanza del mio piccolo paesino che consideravo insulso.
Sarei andata in una nuova città, con nuove persone e diverse mentalità.
Dopo la creazione di questo gruppo, iniziai a scrivere messaggi ai miei futuri compagni di classe, per capire che tipi fossero.
Per esempio, ce n'era uno, che da come si poneva nei messaggi, mi sembrava un tipo rozzo a livelli estremi, infatti lo contrassegnai come un soggetto da evitare.
Tra tutti, conobbi Cecilia, uno spirito guida per me, una persona molto socievole e affettuosa, mi sono affezionata subito.
Ci scrivevamo giorno e notte, le raccontavo tutte le novità che avevo di giornata in giornata, le prime impressioni sugli altri , eravamo entrate un confidenza.
Esteticamente la consideravo carina, capelli mossi ed occhi chiari, apprezzavo anche il suo modo di vestirsi.
A Cecilia piaceva mandarmi infiniti messaggi vocali contenenti ogni pensiero che le passava per la testa : la caduta di una penna dalla scrivania, la fame inspiegabile alle 3 di notte, l'indecisione della maglietta da mettere il primo giorno di scuola.Sprizzavo felicità da tutti i pori, avevo già un'amica del cuore.
Decidemmo di vederci in spiaggia, e ricordo che fu un incontro frettoloso , giusto il tempo di una foto e di realizzare che aspetto avesse l'altra.
Era proprio lei che aveva creato il gruppo, insieme ad un'altra ragazza, Edda.
Non mi limitai solo alla conoscenza di Cecilia, anzi, come ho detto iniziai a scrivere in privato anche ad altre ragazze, che risultarono molto amichevoli poiché accolsero la mia proposta di amicizia senza alcuna lamentela.
Non avevo molta fantasia all'epoca, così copiavo e incollavo il messaggio "d'amicizia" da ragazza in ragazza. Tutte però, sembravano avere una reazione positiva, quindi ne ero soddisfatta.
Qualche settimana dopo, decidemmo di creare un gruppo nostro: io, Cecilia, Edda, e le altre 3 ragazze a cui avevo scritto.
Ci trovavamo estremamente d'accordo sulle prime impressioni dei nostri futuri compagni, eravamo tutte e 6 emozionate per questo nuovo inizio, condividevamo molte emozioni.
Ci chiamavamo "Le più esperte". Era molto divertente all'epoca, perché l'unica cosa di cui eravamo esperte era il giudicare "il libro dalla copertina". Ma non consideravamo la morale, l'importante era passare dei pomeriggi a sentirci su quel gruppo.
Potevo volere di più? Avevo un gruppo di amiche ancora prima di entrare in classe, avrei potuto varcare la soglia della porta senza ansie sociali ma solo di tipo scolastico.Potevo chiedere di più?
In una giornata come le altre, un certo "Greg" scrive un messaggio sul gruppo classe che mi fece divertire per quanto fosse stupido. Aveva invertito le parole di un detto famoso.
"Il lupo perde il vizio ma non il pelo"
Come poteva qualcuno scrivere una frase così insensata ?
Ma era proprio la stupidità di quel messaggio che mi fece ridere.
Così, qualche tempo dopo, quando sul gruppo si presentò un argomento in cui il detto del lupo calzava a pennello, io lo scrissi, ma alla maniera di Greg.Simpatizzare con altre persone oltre alle mie amiche mi avrebbe sicuramente giovato in qualche modo, pensai.
Lui reagì con fierezza, consapevole di aver creato un'usanza, così mi nominò suo socio, anzi, socia.Approvai la nomina, aggiungendo
"Noi due andremo molto d'accordo "
Gregorio non esitò a scrivermi in chat privata , facendomi una domanda che a primo impatto non capii:
"Un nomignolo che hai?"Cosa ? Un nomignolo che la gente mi da in base al mio comportamento o aspetto? O semplicemente un diminutivo del mio nome ?
Andai in panico, anche se non vi era una ragione apparente, rispondendo :
"Del tipo stronza, nana...?"
Da quello che percepii Gregorio rimase stupito da quel messaggio e si scusò con me dicendo che voleva solo conoscere un diminutivo del mio nome.
" Oh, Ele allora"
"Ti memorizzerò così!"
Per qualche motivo mi memorizzò 'Ellen'.
Questa conversazione imbarazzante diventò in poco tempo l'inizio di lunghe nottate passate al cellulare,
l'inizio di una tipica amicizia negli anni '10.Solo che non avevo la minima idea di che faccia avesse Gregorio.
L'unica foto che possedevo era una di spalle, mentre guardava un ruscello.Gregorio ha questa personalità sarcastica e seria allo stesso tempo.
Rappresenta proprio la medaglia a due facce.
Sembra che non prenda nulla sul serio, ma in realtà nota anche il
più inutile dei dettagli.
Può descrivere l'evento più inutile nella sua esistenza trasformandolo in una lezione di vita.In realtà è anche un ragazzo molto affettuoso, fa il carino con me ed è bello sapere che esistono ragazzi così gentili. E' il miglior tratto della sua personalità.
Parlando con lui ho scoperto che Gregorio è un poeta di questi tempi.
In questo periodo va in vacanza in Veneto, ogni anno con i suoi genitori.
Si chiude in se stesso riconnettendosi con la natura e .. scrive poesie.
Me ne ha mandata una oggi.
Mi ha colpita. Nessuno che io conosca sa scrivere poesie.
Questo suo lato misterioso è così attraente.
Chissà magari un giorno lo assisterò all'opera.
Gregorio è quel tipo di persona che ti scrive appena può, ma non risulta assillante.
Siamo stati un'ora in chiamata, a parlare di tutto quello che ci passava per la testa.
Assurdo, vero?
Eppure mentre parlava mi sentivo rivoltare lo stomaco,
la sua grammatica era perfetta, la sua dizione melodica, i suoi discorsi sensati e pieni di purezza.
Vorrei poterci assistere nella realtà, a lui. Vorrei poter constatare che questo ragazzo esista davvero, e non sia solo frutto di un avvenimento troppo bello per essere vero.
Magari mentre mi immergo in un suo abbraccio senza fine, avvolgendomi nelle sue braccia o accarezzando quelle mani scrittrici.In non molto tempo mi resi conto di provare qualcosa di forte per una persona della quale non conoscevo nemmeno il volto.
Era come se mi fossi immersa nella sua mente attraverso qualche poesia, qualche scambio di pensieri e conversazioni infinite che duravano settimane.Come se questa persona avesse aperto ferite del cuore solo a me.
Ho tante domande e altrettante riposte a questa situazione.
Ho una carica di adrenalina che voglio dentro di me per sempre,
vorrei poter vivere con le farfalle nello stomaco per sempre.
Questo ragazzo mi ha porto la mano per entrare nel suo mondo, io devo cogliere l'occasione. Assolutamente."Greg, noi dovremmo parlare del nostro rapporto.
Non ci conosciamo ma percepisco un certo sentimento da parte mia nei tuoi confronti... per te è lo stesso?"Sembra tutto così veloce, perché effettivamente così è stato. Un accaduto frenetico.
Gregorio rispose di sì, confermando i suoi sentimenti per me.
Così, il 2 agosto diventó una data importante,
almeno,
per i futuri 2 anni.
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Moralka
Novela JuvenilElena racconta al suo nuovo compagno un esperienza di vita sentimentale lunga 5 anni, con lo scopo di aprirsi con lui riguardo il suo passato, sempre tenuto nascosto.