< Y/N's pov. >
Rimasi immobile dietro di lui.
Le sue dita ad abbracciare il grilletto ed i suoi palmi perfettamente premuti sull'arma erano diventati sorprendentemente interessanti in quegli ultimi istanti.
Presto però sentii altre due braccia tirarmi su, erano muscolose e su uno dei polsi era ben riconoscibile il tatuaggio raffigurante uno spicchio di Luna che avvolgeva una candida farfalla: il simbolo della nostra organizzazione.
Mi ritrovai perciò col sedere sul tetto piano, e freddo, dell'edificio, una trentina di ragazzi a fissarmi con preoccupazione una volta notata la mia ferita.
Preoccupazione che si tramutò in gelosia quando videro Void stracciare un lembo della propria maglietta per ricavare una benda e fermare momentaneamente il sangue.
⠀⠀< POV narratore>
⠀⠀
Dopo qualche secondo, un rumore sordo di uno sparo ti fece sobbalzare.Ti ritrovasti a pregare che quello sparo provenisse da Jeongguk e non dal mafioso, con tua grande sorpresa.
Scacciando il pensiero ti affacciasti dalla botola, osservando la stanza sottostante nella quale si trovava ancora Jeongguk.
Stava bene, almeno all'apparenza.
Molto probabilmente era partito dalla sua pistola quel colpo, e il tuo cuore fece una capriola tanto era il sollievo.
Ma non ti era chiaro il perché.
In fondo, avevi perso tanti alleati e non ti eri mai ritrovata a sperare fossero vivi.
Guardandoti attorno in realtà non ti importava nulla del fatto che alcuni fossero feriti, ma ti eri ritrovata a pregare che Jeongguk non lo fosse.
Ad interrompere quel flusso di pensieri fu RM, il quale, prendendo la mano di Jeongguk, lo aiutò a salire per poi richiudere la botola facendo cenno a J-Kill, 13 e T-bone di spostare svariati cassoni su di essa così da bloccarla.
- Okay...quindi siamo sostanzialmente intrappolati qui. - osservò Scar, guardando Jeongguk.
Ma Jeongguk non rispose; seduto con le gambe aperte ed i gomiti sulle ginocchia aveva ora infossato la testa tra le spalle, sospirando.
- Cerchiamo delle corde o creiamone una con le magliette, siamo in tanti...possiamo calarci. - come al solito la tua mente non tradiva mai le aspettative.
[...]
Era tutto come ricordavi; le pareti scrostate all'esterno ma ben verniciate all'interno, quel montacarichi scassato che portava al vero e proprio appartamento dei sette ragazzi, il divano sul quale molteplici volte Void si era offerto di dormire pur di lasciare a te il suo letto.
Ricordavi tutto alla perfezione di quel loro "covo", per questo una volta arrivati ti lasciasti cadere sul divano, poggiando poi il polso sulla fronte.
Jeongguk non perse tempo e si diresse immediatamente in bagno per cercare il loro, arrangiato, kit medico.
La cassetta in cui erano contenuti i medicinali ed i vari bendaggi era veramente mal messa, gli angoli incrinati per il fuori, ma ciò che era contenuto era ancora in buono stato.
In un battito di ciglia sentisti una delle sue mani farsi strada sulla tua coscia, un batuffolo di cotone imbevuto di cicatrizzante nella gemella.Non avesti il coraggio di fermarlo, la presa sulla tua coscia era così bollente ma al contempo così delicata che ti fece venire le vertigini.
Gli altri ragazzi si erano divisi per l'appartamento, chi era andato a medicare gli altri, chi a farsi una doccia.
Eravate soli, tu e lui.
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BLACK COBRA / (JK x Reader)
Fanfiction[ in corso ] [ SLOW UPDATES ] ⠀⠀ Nelle pericolose strade di una città dominata dalla mafia, Y/N emerge come spietata leader di una gang determinata a liberare il quartiere dall'oppressione criminale mafiosa. La sua bellezza leggendaria è in contrast...