14. Uncomfortable around you

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- Idra? Scommetto 10.000 won che dorme ancora - in quel momento un'altra figura si palesò varcando la porta.

.-.-.-.-.

- Dammi quei 10.000 won, Hyung - rispose secco Yoongi a Seokjin, un sorriso divertito sulle labbra.

- Buongiorno, biscottino - cantilenò Seokjin avvicinandosi a Jeongguk appena ebbe passato la banconota a Yoongi, roteando gli occhi e mettendosi poi le mani in tasca.

Vidi Jeongguk lanciare uno sguardo assassino a Seokjin, ancora un occhio chiuso dal sonno ed i capelli arruffati.

- "Biscottino", eh? - lo presi in giro, trattenendo una risata tra le labbra.

Lui non rispose, camminando verso il bancone della cucina con le mani nelle tasche della tuta, probabilmente conscio del fatto che quel rigonfiamento al livello del cavallo dei suoi pantaloni andava camuffato in qualche modo.

[...]

- Non c'era bisogno mi cambiassi le bende, Jeongguk - nella mia voce era presente del disagio, d'altronde mi trovavo mezza nuda nella sua stanza mentre lui era nuovamente intento a fasciarmi la coscia.

- Credi non abbia mai visto le cosce di una donna, Y/N? - rispose lui con tono piatto, rialzando poi le iridi e seppellendole nelle mie, alzandosi una volta che ebbe finito il bendaggio.

- Non sono abituata a farmi trattare così... - ero quasi certa di aver pronunciato questa frase nella mia mente, ma potei notare dalla sua reazione che non fu così.

- Non ho intenzione di servirti e farti da schiavetto, è semplice altruismo -

- Mn, gr.. - "merda, suona così sdolcinato da dire così, ad alta voce" pensai, frenandomi.

Ci scambiammo uno sguardo fugace, prima di essere interrotti da uno dei ragazzi del mio gruppo, il quale con fare trafelato aveva appena fatto irruzione nella stanza, scusandosi con un profondo inchino.

- Signorina Y/SN, abbiamo ricevuto delle notizie in merito al boss Jeon dai nostri hacker -

Percepii lo sguardo duro di Jeongguk su di me, successivamente mi alzai e mi avvicinai al mio sottoposto.

- Ti spiace approfondire? - domandai, vedendo Jeongguk mettersi tra di noi come a coprirmi prima che il ragazzo si tirasse su dal suo inchino, ora più moderato.

Mi ricordai solo poco dopo che ero ancora in mutande e maglietta, capendo quindi il gesto di Jeongguk.

Le orecchie del ragazzo erano già di una tinta più rosea, il che mi fece sorridere intenerita.

- Pare che si sia alleato con il boss che l'ha presa in ostaggio ieri sera, signorina, temo non ci rimanga molto tempo prima che ci trovino - il tremolio percepibile nella sua voce lo tradì.

- D'accordo, ti ringrazio per avermi informata, potresti riunire gli altri in salotto? Avremo bisogno di discutere di un piano tutti insieme - gli chiesi portando una mano sulla sua spalla, rivolgendogli un sorriso appena accennato quando tirò su la testa, per poi chinarla nuovamente e con un "sì, signorina", uscire dalla stanza.

Jeongguk si spostò da davanti a me, avvicinandosi ad un vecchio armadio e tirandone fuori un paio di pantaloni, vista la taglia probabilmente suoi.

- Metti questi, anche se io di cosce nude ne ho viste, non significa che tutti gli uomini presenti in questa casa l'abbiano fatto - detto ciò si apprestò ad uscire, rivolgendomi un ultimo sguardo per poi dirigersi in salotto.

. . .

BLACK COBRA / (JK x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora