Juliette pov's.
«Nik!doni të lëvizni?(ti vuoi muovere?)siamo in ritardo,così perderemo l'aereo». E così inizia una normale giornata con le sorelle Meadows.
«Mos bërtit do të të godas me grusht,Juliette.(non urlare che ti tiro un pugno)». Sbuffo e alzo gli occhi al cielo,mentre Nikova si sta preparando io finisco di fare colazione,non vedo l'ora di lasciare questa casa per sempre.
Alzo gli occhi e mi ritrovo davanti mia sorella,indossa un vestito nero corto,tacchi alti,coda,e trucco leggero su gli occhi. «Come sto?vado bene?ma certo che vado bene,di certo non andrò a cambiarmi,su vieni,possiamo andare ora».
Fa tutto lei,chiede,risponde ed ordina. «NIKO KU SHKONI ME PRIT!!(dove vai?mi aspetti!)».La sento ridere mentre apre la porta d'ingresso già pronta ad andar'via.
Poso il piatto nel lavandino,e prendo la mia valigia in camera mia,per poi correre giù ed uscire di casa. «Lamtumirë shtëpi e tmerrshme!(Addio casa orribile!)». Saluta mia sorella la casa che ci ha ospitato per ben 18 della nostra vita. Ma è l'ora di cambiare aria,alzo la mano e saluto anch'io la casa per poi prendere le chiavi e salire in macchina. «Ti prego,parti,non voglio più vedere questa città di merda».
Accendo la macchina è sfreccio tra le strade ormai deserte di Sidney. «Mhh,a arritëm në aeroport?(Siamo arrivati all'aeroporto?)». Domanda mia sorella già annoiata a morte. «Amo,non siamo neanche a metà,e già ti annoi?». Lei annuisce e prende il suo telefono e inizia a scattare delle foto.
«Sigurisht, të paktën një gjë të mirë bëri nëna jonë(Almeno una cosa buona la fatta nostra madre,me ovvio)». Rido e parcheggio la macchina,scendo da quest'ultima e prendo le valigie dietro. «Non hai portato quello che penso,vero nik?» Lei alza le mani e prende la sua valigia per poi camminare dentro. «Tu,lascia fare a me». Sbuffo ormai arresa,perché tanto,fa sempre quello che vuole.
Arriviamo all'interno e controlliamo le valigie. Come sospettavo al interno della valigia di Nikova c'è una pistola,per precisione,la sua. «E questa?cosa vuole fare con questa signorina?». Lei si slega i capelli e si avvicina al poliziotto,con aria innocente. «Ma guardi che è finta,e per mio nipote,sa,la desidera molto,volevo solo portargli un regalo da parte della zia,non le dispiace vero?». Il poliziotto deglutisce è nega con la testa. «C-certo che no,signorina,vada pure..».
Nik sorride e gli manda un bacio volante. «Faleminderit, nipi im do të jetë shumë i lumtur!(La ringrazio,mio nipote sarà molto felice!)».Peccato che non esiste nessun nipote,e quella pistola è vera,mia sorella è ossessionata,ha pistole e coltelli ovunque. «Visto?funziona sempre». Dice mettendosi al mio fianco legandosi di nuovo i capelli,io sorrido e gli tiro una ciocca di capelli,lei si trattiene dal non urlare solo perché siamo in un aeroporto,ma sicuramente dopo me ne dirà di tutti i colori.
«I piedi mi stanno abbandonando,siamo arrivati?». Nego e continuo a camminare ignorando le lamentele di mia sorella,ma a lei questo non va bene. «Mos me injoro!Po te flas Juliette!!(non ignorarmi!,ti sto parlando Juliette!!)». Gli indico l'aereo e ciò significa che è finalmente arrivato il turno di salire.
Nik inizia a correre con la valigia in mano,sembra una pazza,o forse,lo è. «Më prit mua?(mi aspetti?)». Lei nega con la testa e continua a correre ignorando le urla della gente che spinge. Sinceramente non so più che fare con lei,chiedo scusa ad ogni persona che cade per colpa sua e quest'ultima mi dice che è tutto apposto. «Mi dispiace molto signora,mia sorella è iperattiva non è colpa sua». La signora annuisce e sorride. «Stia tranquilla signorina,non è nulla,ora vada se no perde l'aereo!». Sorrido alla signora e raggiungo mia sorella. «La smetti di correre?sembri una psicopatica in cerca di droga,Nikova». Lei alza le spalle indifferente è si siede al suo posto.
Mi accomodo anche io al suo affianco,è spengo il telefono,a quanto ho capito se si tiene il telefono accesso,può prendere fuoco,ed è l'unica cosa che voglio in questo momento. «Cazzo,non prende linea!!por çfarë dreqin,stavo parlando con Chloe!!». Rido divertita e prendo un libro a caso che ho deciso di mettere nella borsa. «Cosa fai?leggi?». Annuisco e metto le cuffie.
___________________________
Passo l'intero viaggio a leggere e ad ascoltare musica a tutto volume,mentre mia sorella,a dormire oppure a fare tik tok,come suo solito. «Siamo arrivati?Unë jam i mërzitur për vdekje(mi annoio a morte)». Nego,e gli faccio vedere l'orario,lei sbuffa e torna a dormire.
Il mio telefono squilla ma non solo il mio,anche quello di nik. Provo a svegliarla ma è tutto inutile,così prendo entrambi i telefono,ed entrambi segnano lo stesso numero,sconosciuto. Cosa avrebbe fatto nik in questa situazione?avrebbe bestemmiato in albanese. Ma io non sono Nikova,io sono Juliette,quindi che cosa faccio?li stacco entrambi. E così faccio,ma il numero continua a richiamare. Prendo coraggio e rispondo. «Pronto?». Accetto la chiamata,ma l'unica cosa che sento sono delle urla,sono urla di dolore. «Se è uno scherzo,e di pessimo gusto,non sto ridendo». Le urla diminuiscono e lasciano spazio ad una risata,quella risata. Stacco immediatamente e tolgo la connessione ad entrambi,così non possono richiamare.
Non può essere vero,sarà uno scherzo,lui è in prigione..poi ricordando bene quelle urla..sono le stesse urla di dolore di mia madre,sono le sue,l'ha trovata..a questo punto penso che è stato un bene che c'è ne siamo andate il prima possibile,non sento neanche un minimo sentimento verso quella donna,ci ha abbandonate come animali in gabbia,siamo cresciute con la nonna e il nonno. Sinceramente se sta soffrendo,non può fregarmene di meno,lei ha fatto soffrire noi,noi facciamo soffrire lei. «Ho sentito il mio telefono squillare,pensavo fosse un sogno per questo non mi sono svegliata,tutto okay jul?». Annuisco non molto convinta,forse dovrei dirglielo,o forse dovrei farmi i cazzi miei. Preferisco la prima. «Ni-». La voce del assistente di volo mi interrompe,avvisandoci che siamo finalmente arrivati a destinazione. Sento un sospiro di sollievo dalla persona al mio fianco e si alza per poi prendere la valigia e iniziare ad andare,come sempre senza aspettarmi.
Prendo anche la mia valigia e la raggiungo. «Nuk të kushtoi asgjë të më presësh, dashuri(potevi aspettarmi,amore)». Lei mi zittisce e continua a camminare. Usciamo dal aereoporto e respiriamo l'aria pulita di Seattle,ci guardiamo intorno con lo stesso pensiero e li troviamo il nostro bodyguard personale,nonna c'è la rimasto prima di morire,dice che un futuro ci servirà. Ci avviciniamo e lo salutiamo,io più cordiale,invece nik con un cenno del capo. «Hey thom,come stai?e la prima volta che ci vediamo dal vivo». Lui sorride e il mio cuore si scioglie. «Tutto bene,Principessa,tu?». Sorrido al nomignolo,anche se sembra una cosa stupida,a me importa. «Anch'io sto bene,grazie tommy». Ci guardiamo negl'occhi e stiamo così un po di tempo finché..«idioti!!io ho fame muovetevi a salire in questa cazzo di macchina». Ci giriamo e troviamo nik seduta al posto del guidatore e sta suonando il clacson. Sorrido e salgo in macchina,mentre thomas e Nikova litigano per chi deve guidare,alla fine ha vinto
Siamo appena arrivati nella nuova casa,ed è davvero enorme,e una villa a due piani,molto carina,guardo quei due litigare per chi deve portare le valigie mentre io inizio ad entrare al interno della casa. «Ora!!dimmi perché non posso portare la mia cazzo di valigia?!perché sono una donna?figlio di puttana io sono più forte di te,e posso anche dimostrartelo,ora dammi la mia cazzo di valigia». Mia sorella prende la valigia e sale su per le scale incazzata nera. Io rido divertita mentre Thomas sbuffa ormai disperato,non è l'unico.
STAI LEGGENDO
The game of Fate
ChickLitDue ragazze,Nikova Erika Meadows,viziata,egocentrica,stronza e manipolatrice. Juliette Alyssa Meadows,gentile,solare,testarda e avvolte egocentrica,decidono di trasferirsi in una nuova città,Seattle,non si faranno mettere i piedi in testa da nessuno...