Capitolo 36

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Michael
Sono a casa di Mary da un bel po' e mi sto preoccupando per mia sorella. È sempre più strana e non vorrei che si stesse cacciando in qualche guaio. Mary mi ha raccontato che quando è andata via dalla palestra era turbata e anche un po' furiosa, mi chiedo cosa le stia succedendo. Mi viene da pensare al peggio, tipo che possa essere colpa di Erik, riguardo il suo comportamento strano, ma Rose non è così stupida da stare ancora dietro a quel bastardo. Compongo il suo numero e metto in chiamata.

«Tesoro.» risponde nostra madre, al suo cellulare. Ma perché?

«Mamma? Perché hai tu il telefono di Rose?»

«Perché tua sorella era stanca e si è addormentata. Ho sentito il cellulare squillare e ho risposto.» La solita ficcanaso. «È successo qualcosa?»

«No. Volevo solo sapere dove fosse Rose, ma ora che so che è a casa, sto più tranquillo.»

«Credo che tua sorella abbia bisogno di svagarsi... è spesso da sola e per conto suo, questo non va bene.» Sì, per una volta ha ragione. «Quel tuo amico biondo... non potresti fare qualcosa perché escano insieme?»

Per poco non mi strozzavo con l'acqua che stavo bevendo.

«Stai parlando di Erik?»

«Sì, quello carino.»

«Stai scherzando?»

«Perché?»

«Non se ne parla nemmeno!»

«Lascia scegliere a tua sorella il ragazzo che vuole.»

Dalle sue parole, deduco che non sappia nulla di quello che ha combinato Erik, quindi farò finta di niente.

«Vedrò cosa fare.»

«Torni per cena?»

«Credo di sì. Ciao.» riattacco e ripenso alle parole di mia madre.

Devo fare qualcosa per Rose, non può continuare così, passa le giornate dormendo, oppure sparisce nel nulla. Esco dal bagno e raggiungo la mia ragazza sul letto, sedendomi.

«Allora?» chiede preoccupata.

«È a casa.»

«Menomale.»

«Mary...» richiamo la sua attenzione.

«Dimmi.»

«Stasera, tu e Rose... dovreste uscire.»

«Io e Rose?» Annuisco convinto. «Senza di te?»

«Esatto. Una serata tra donne.» le faccio un occhiolino.

«Ma sei sicuro? Mi dispiace uscire senza di te.»

«Rose ha bisogno di uscire e con la sua migliore amica. Se venissi anche io non sarebbe lo stesso.»

«Ma dove potremmo andare?»

«Al Cyber, per esempio.»

«Va bene.» sorride «Dopo le telefono e glielo chiedo.»

«Se dovesse rifiutare, insisti.»

«Ovvio!» sorride ancora. «Sei davvero un fratello adorabile... per non parlare della persona che sei.»

Arrossisco e volto lo sguardo altrove. Non capita spesso che Mary mi dica queste cose.

«Ora vieni qui.» cambio discorso.

Ridacchia e si avvicina. Le prendo il viso tra le mani e comincio a baciarla dolcemente. Sono tanto fortunato ad aver trovato una ragazza come lei, non so cosa farei se dovessi perderla.

Amore tra i banchi di scuolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora