Due: scherzi

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Mary lesse la nuova poesia che aveva trovato nel suo armadietto, cosa che succedeva ogni giorno da circa una settimana. Mentre leggeva cercava di capire la calligrafia della persona che le aveva messo quel biglietto poco prima del suo arrivo. La "p" che pendeva verso destra e la "e" che sembrava quasi una "i" ma senza il puntino sopra, non le fece venire in mente nessuna delle sue migliori amiche.
Mary sapeva quanto loro amassero fare scherzetti di ogni tipo, evitando di procurare dolore alla persona che aveva deciso a cui fare lo scherzo. Sapeva che prima o poi sarebbe toccato a lei ma non immaginava che si sarebbero spinte a tal punto dall'alzarsi presto la mattina e correre per evitare di incontrarla per i corridoi. Molto probabilmente questo compito era stato affidato a Ilenia. Oggi avrebbe parlato con le sue amiche, rovinando lo scherzo.
Prese il bigliettino mettendolo nella terza tasca del suo zaino bianco, dove aveva conservato le altre poesie così da mostrarle come prove durante la pausa pranzo. Mary chiuse l'armadietto, spaventandosi quando vide un ragazzo che non aspettava altro che quel momento.

"Ciao Cupido", la salutò e Mary si trattenne dallo sbuffare. Dal giorno in cui aveva aiutato Viviana con il suo fidanzato ed era diventata "Cupido: l'esperta gratis in amore", tutti la cercavano solo per risolvere problemi di ogni tipo, dimenticandosi di lei una volta sistemato il casino. Tutti la vedevano come un giocattolo che, all'uscita di un modello nuovo, veniva gettato nel cestino. Era stanca di quella situazione ma le piaceva aiutare gli altri, da quando era diventata Cupido aveva eliminato una parte della sua timidezza.
"Ciao. Scusa ho lezione fra qualche minuto, quindi se hai bisogno di qualcosa fai in fretta".
"Mi domandavo se ti fosse piaciuta la poesia?" Quella semplice frase le fece capire che quei fogli non facevano parte di un possibile scherzo da parte delle sue amiche.
"Si, con la ragazza che ti piace farai un figurone". Mary caricò sulla spalla lo zaino, facendo cadere per errore il libro degli esercizi di tedesco. Alzò gli occhi al cielo, per poi abbassarsi e prenderlo cosa che fece anche il ragazzo. Nel prendere il libro il ragazzo sfiorò le mani di Mary. Gesto che non diede per nulla fastidio a lei, anzi la fece arrossire.
"Che ne dici di uscire io e te doposcuola? C'è una mostra di art & craft molto bella e dopo potremmo cenare insieme".
"Ehm". Mary cercò di eliminare il rosso sulle sue guance. "Mi piacerebbe ma non conosco neanche il tuo nome".
"Giusto, scusami". Il ragazzo sorrise prendendo la mano di Mary, lasciandoci un bacio. "Sono Thomas".

Tom se ne andò lasciandola lì Mary. Era davvero successo tutto o era impazzita? Aveva ricevuto un appuntamento dopo tutto quel tempo?

"Mary muoviti!" Sentì urlare alle sue spalle, si girò vedendo le sue amiche.
"Se arriviamo in ritardo prendiamo un richiamo". In quel preciso istante si ricordò della scuola e delle lezioni in classe.

Buon pomeriggio
In questi giorni sono sparita a causa di un malore forte per via del pre ciclo. Era la prima volta che mi si abbassava la pressione, tant'è che mi sono spaventata e sono scoppiata a piangere. Spero il capitolo vi sia piaciuto.

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