Per degli attimi tutti e tre rimaniamo a fissare il demone che si è rivelato essere uno dei sette Principi.

O così dice.

L'unico indizio che non sia morto -non credo nemmeno sia fattibile- è che non si sia ancora disintegrato.

Il petto non si muove, ma quello è normale. E il sangue ha smesso di fuoriscuire dalla pugnalata. Questo non è certo un buon indizio.

Forse -con ogni probabilità- sta guarendo da solo e tra poco riprenderà i sensi e allora sì che le cose andranno a puttane.

Prima che perdesse i sensi era furioso, quando si risveglierà sarà incazzato nero e non posso dargli torto.

Quindi-

"Dobbiamo rispedirlo da dove è venuto" dico.

Ho la piena approvazione di Hassa e Gris, che si tengono a dovute distanze dal Principe.

Raccolgo il libro che è caduto dalle mani di Hassa e lo apro. Per metà è scritto in una lingua che non comprendo, l'altra metà è la traduzione, ma non ci sono istruzioni su come rispedire un Principe dall'inferno...

"Inferno?!" Esclamo, rivolta ad Hassa. La sua pelle violetta si impallidisce fino a diventare lavanda. Mi strappa il tomo dalle mani e sfoglia le pagine ingiallite come una forsennata, poi si ferma di colpo.
La mano trema quando se la porta alla bocca.
Gris le si avvicina, con un cipiglio in fronte.
"Cosa c'è?"

Nessuna risposta.

"Has, dicci cosa c'è scritto." insiste Gris senza ricevere risposta, allora ci penso io: lo sposto di mezzo e afferro Hassa per le spalle, scuotendola "Dove hai sbagliato?"

La fata si decide ad aprire la bocca, ma non sono parole comprensibili quelle che escono.

Sta imprecando in feridiano, la lingua delle fate.
Io mastico qualcosa di feridiano, ma parla troppo velocemente, raccolgo solo qualche parola.

Eterna,

Impossibile,

Ma che cazzo!

Mi volto a guardare il demone, che è ancora riverso a terra, poi torno a concentrarmi su Hassa.

Prendo un respiro profondo, solo per evitare di fare sorgere la rabbia che bolle nelle parti più recondite di me e rinuncio a riportare Hassa sulla terra.

Qualsiasi cosa abbia letto non è buona e troppa negatività non mi piace. Fa male alla pelle.

Faccio segno a Gris di seguirmi e lui, anche se riluttante, lo fa. Mi incastro in un angolo delle Memorie e a bassa voce dico a Gris quello che deve fare.
"Portalo al centro del cerchio. Lo rifacciamo dall'inizio" lancio un occhiata ad Hassa "Da soli, a quanto pare".

"Io non lo tocco nemmeno morto!".

Alzo gli occhi al cielo "Mica morde," lancio un occhiata veloce alla figura riversa a terra.
"Credo..."

Gris mi uccide con lo sguardo, ma nemmeno lui vede altra scelta e con un imprecazione lo issa sulla sua spalla, e poi -con tutta la delicatezza che richiede il momento- lo smonta come un sacco di patete.

Ancora più velocemente della prima volta ricoprirmiamo il perimetro del cerchio con il doppio del sale.

Quello che manca è il fuoco, ma non un fuoco qualsiasi. Ne serve uno incantato.

"Hassa non è nelle condizioni di poter accenderlo" mormora Gris, sempre più preoccupato per lei.
Annuisco "Me ne occupo io. Tu pensa a farla uscire da quella dannata trans."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 11 ⏰

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