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Angelina's pov
Oggi ho il mio primo giorno di lezioni e proprio per questo alle 6 sono già sveglia.
Incredibilmente mi sono svegliata subito e a quelle che saranno state probabilmente le 6:01 ero già in bagno a prepararmi.
L'ansia mi sta mangiando viva, non so bene cosa aspettarmi dalla mia prima lezione con la vocal coach. Non so cosa farò, cosa mi dirà, come andrà.

Mi vesto in maniera molto semplice, un jeans nero largo, un top bianco è una felpa oversize nera. I capelli li sistemo un po' ma li lascio sciolti.
Mi trucco come al mio solito, correttore mascara eye-liner.

Dopo una mezz'oretta esco dal bagno e noto che solo qualcuno è sveglio.
"Buongiorno" sento dire da dietro, mi giro e vedo Federica.
"Giorno" rispondo con un sorriso in faccia
"Già vestita truccata e profumata, a che ora ti sei svegliata? alle 5?" mi chiede scherzando
"quasi, alle 6"  le rispondo con una risata
"ansia da primo giorno ci sta, da domani credimi che non avrai già più voglia di svegliarti così presto"
Le rispondo con una risata mentre vado verso la porta
"hai già fatto colazione?" mi chiede prima che io possa uscire
"no tranquilla non faccio colazione io"
le rispondo uscendo definitivamente dalla porta

Aspetto che il tempo passi fuori seduta sulla panchina chiacchierando con i miei compagni.
Quando manca poco alle 8 mi alzo e vado verso le sale delle lezioni.

~dopo un'ora~

Esco dalla mia lezione un po' affranta, speravo andasse un po' meglio.
Vado in sala relax per cercare di tranquillizzarmi un attimo, ma ottengo il risultato opposto.
Entro, mi tolgo la felpa e subito noto che non c'è nessuno e questo sembra dare il via libera ai miei occhi per far scendere delle lacrime.
No ti prego non ora
Penso non appena noto che il mio respiro si fa sempre più corto e il mio battito accelera sempre di più.
Vado in bagno e mi chiudo dentro, non voglio che qualcuno entri e mi trovi così.
Le lacrime scendono sempre più veloci e ogni secondo che passa respiro sempre peggio.
Mi tremano le mani.
Un attacco di panico.
Toc Toc 
qualcuno bussa alla porta del bagno
"Sono Wax"

Wax's pov
Finita la mia lezione mi dirigo in sala relax e non appena entro sento dei singhiozzi.
Mi guardò intorno ma non vedo nessuno.
I singhiozzi si fanno sempre più forti, fino a che non mi rendo conto che vengono dai bagni delle ragazze.
Mi avvicino un po' titubante cercando di capire da quale bagno provenissero questi rumori.
Una volta trovato busso.
"Sono Wax" dico dopo un attimo di silenzio.
Ancora nessuna risposta.
"Puoi aprire un secondo?"
Silenzio
"Che succede?"
Chiedo non sapendo cosa fare, ma soprattutto non sapendo chi ci sia nascosto nel bagno.
Dopo qualche secondo sento la chiave della serratura girare, lasciando però la porta chiusa.
"Entra" mi dice con un filo di voce che non mi fa capire chi è.
Dopo un secondo entro
"Angelina" dico preoccupato.
Alza lo sguardo e mi guarda negli occhi. È distrutta. È seduta a terra con le ginocchia al petto. Gli occhi sono rossi, il trucco è colato, le guance sono rigate dalle lacrime, le labbra sono gonfie, il naso è rosso, le mani le tremano, le braccia sono graffiate.

Mi abbasso alla sua altezza mettendole le mie mani sulle sue ginocchia.
Abbassa lo sguardo mentre le lacrime scendono sempre di più.
"Hey guardami" le dico con la voce più calma e dolce che riesco a fare.
Non mi guarda.
Con una mano le sposto i capelli dietro le orecchie e le asciugo le lacrime.
Questo gesto fa si che i suoi occhi si alzano a guardare i miei.
Le sorrido lievemente cercando di tranquillizzarla.
Con una mano cerca di raggiungere il suo altro braccio e appena ci riesce ricomincia a lasciare dei piccoli graffi.
Subito metto una mano sopra la sua per impedirglielo.
Mi guarda con gli occhi mortificati.
"Che è successo?" provo a chiederle
"La lezione" mi risponde

Abbassa di nuovo lo sguardo
"Andiamo di la?" le chiedo
Annuisce leggermente
Mi alzo e le tendo una mano per aiutarla ad alzarsi che lei accetta volentieri.
Una volta in piedi la guardo, le asciugo ancora qualche lacrima, le riprendo la mano e andiamo verso le scalinate della sala.
La faccio sedere e io mi metto davanti a lei in ginocchio, accarezzandole le gambe con le mie mani.
"Scusa" mi dice con un filo di voce
"Di cosa?" le chiedo confusa
"Che mi devi vedere in questo stato"
"Stai tranquilla Angelí, non ti preoccupare" le dico sorridendo.
Non capisco davvero perché mi stia chiedendo scusa.
"No davvero scusa, non volevo farmi conoscere così. Puoi andare sto bene. Davvero"
"Angelí non stai bene ora. Stai tranquilla. Non me ne vado"
"No sul serio non voglio darti fastidio"
"Non mi dai fastidio, credimi che se me ne volessi andare me ne se sarei già andato.
Vuoi parlare di cosa è successo a lezione?"
provo a chiederle per capire che cosa le è successo e per farle capire che davvero non mi sta dando fastidio.

"Non sono all'altezza di tutto questo"  Mi dice dopo qualche secondo di silenzio dove probabilmente cercava di formulare cosa dire
"Ma che dici dai"
"No davvero, la vocal coach mi fa anche che non so respirare. Poi tutta la lezione io non ci ho capito molto. È la prima volta che faccio una lezione di canto e mi ha solo fatto capire che tutto quello che ho fatto l'ho sempre fatto a caso e male.
"Non hai mai preso lezioni?" le chiedo sconvolto
"No"
"Io pensavo che avessi alle spalle anni e anni di lezioni. È un complimento eh, vuol dire che sei davvero brava."
"Grazie"
"È la verità. Tu non pensi di essere brava?"
"Non è questo. Il canto è in realtà l'unica cosa della quale sono sicura. Non mi credo la più brava del mondo eh ci mancherebbe. Ma so che non faccio neanche schifo. Però questa lezione mi ha buttato questa sicurezza a terra.
Io non sono sicura di me stessa per nulla, ma sul palco non so cosa mi succede ma diventano un'altra persona, una che crede in se stessa e non voglio che questa cosa cambi"
"Questa cosa non cambierà sicuramente per una lezione andata male.
Resisti e supera questo momento e vai avanti a credere in te stessa."
"Ci proverò" mi dice con un sorriso
"Io fossi in te comunque sarei la persona più sicura del mondo su tutto"
"Che intendi?" mi chiede confusa
"Che sei stupenda"
"Non è vero"
"E invece si, io non dico bugie"
"Secondo me le dici invece" mi dice ridendo
"Mi stai dando del bugiardo?" dico facendo il finto arrabbiato
"Adesso lo sei"
"Non lo sono mai"
Le sorrido e lei sorride a me
"Grazie" dice sorridendo guardandomi negli occhi
"Di nulla Angelí"
"Angelí" dice con una piccola risata
"Cosa?" chiedo ridendo anche io
"Mi piace"


Spazio autrice
Heyyy
scusate davvero l'assenza ma non sono stata molto bene in questi ultimi giorni.
Ho provato a fare un capitolo un pochino più lungo
spero vi piaccia
♥️♥️♥️♥️

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