capitolo 2

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...quando si sedette mi si fermò il cuore, da vicino era molto più bello e sexy.
Gli altri quattro fissavano me e questo ragazzo, ad un certo punto guardandomi comincio a parlare "ciao, allora io sono Nate, quello è sammy, l'altro Jack J, quello vicino Wesley e poi ce kenny" era molto imbarazzato ed agitato mentre mi parlava... mi salutarono con la mano, poi uno di loro, penso sia stato un certo Wesley, mi chiese " E tu bellezza, come ti chiami?" io inarcai il sopracciglio, alla fine nessun ragazzo mi aveva chiamato così, tutti risero al quel mio gesto, poi io guardandolo dissi:" Beh, io mi chiamo Amber", ero imbarazzatissima, di ragazzi nella mia scuola c'erano assai pochi e quelli che c'erano o erano nerd o erano dei ragazzi perfetti che stavano con altri ragazzi o stavano con qualche cheerleader; quindi non ero abituata a parlare con dei maschi.

Alla fine io non avevo una vita molto sociale, conoscevo poche persone in giro.

Si unirono al mio tavolo, parlammo un po' di come e chi eravamo.
Intanto Nate prese un pezzo di carta dalla tasca e mi chiese " scusa, avresti una penna?" subito sammy chiese:" ei, perché non c'è l hai chiesta a noi eh" in tono scherzoso, nate rispose:" Beh, di solito hanno sempre tutto in quella loro minuta borsa". Mi misi a cercarla, dopo quasi due minuti la trovai, e menomale che la borsa era minuta, era una penna blu, ricoperta da perline argento, me l ha ricordo perché me l'aveva regalata la mia migliore amica un po' di tempo fa.

Scrisse qualcosa su quel foglio.
Restammo fuori da quel bar per circa un'ora e mezza, c'era molto feeling tra noi, ridevano, scherzavamo...non mi ero mai sentita così bene con dei ragazzi.

Arrivò la signora Finnegan fuori, e mi fece cenno di andare via, mi alzai e dissi " ragazzi, io devo andare, io sarò qui molto spesso perché la persona percui lavoro mi trascinare qui ogni giorno per fatti suoi di lavoro, a presto", mi salutarono tutti con un semplice "ciao bella" ma invece nate si alzò e mi abbracciò, poi mi diede in mano il fogliettino di prima e lo aprii, c'era scritto il suo numero. Io lo guardai e lui mi sorrise, poi io dovetti correre alla macchina.

Pensai tutto il pomeriggio a quei cinque ragazzi...

Facendo la strada per tornare a casa, quando tirai fuori dalla tasca il bigliettino che mi aveva dato nate, mi salvai il numero.
Riguardai il foglietti per controllare se avevo scritto il numero giusto, quando mi accorsi che sotto c'era scritto "call me", mi venì in mente una canzoncina.

Dopo aver fissato il suo numero per più di mezz'ora senza scrivergli nulla, gli scrissi un messaggio molto neutro "Ei nate, sono Amber", okay ero molto agitata.
I minuti passavano velocemente, ad un certo punto mi arrivò un messaggio, era lui...

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Spero vi sia piaciuto questo capitolo, vi voglio bene

Twitter: @ darkaniff

||Drugs|| Nate MaloleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora