Avete presente quegli istanti prima di una catastrofe?
Quelli in cui le emozioni ti sovrastano a tal punto da svuotare completamente la tua mente, prendendo loro il dominio di quest' ultima.
Quei millesimi di secondo nei quali la realizzazione ti colpisce dritto in faccia, stordendoti ancor prima dell' impatto.
Ecco, mi sentivo esattamente così. Paralizzato dalla voglia di muovermi, fuggire o fare qualsiasi cosa in mio potere pur di limitare i danni che quell' esplosione avrebbe certamente causato a me ed Harumi.
Ma credo abbiate capito che nella maggior parte dei casi il mio corpo e la mia mente agiscono come due identità distinte.
Quindi rimasi immobile.
Attesi, mentre un rumore assordante mi perforò i timpani.
Attesi ad occhi chiusi, pronto ad essere sbalzato via e compiere un volo di oltre tre metri.
Attesi con il cuore in gola.
Ma non accadde nulla, o almeno nulla di ciò che mi aspettassi.
Il corvino mi si parò davanti, schernendomi completamente e facendomi da scudo con il suo metro e settanta di muscoli appena accennati, così da ammortizzare il colpo. Credetti che saremmo saremmo stati scagliati entrambi contro il muretto che delimitava il perimetro della scuola e mi rassegnai ad caduta rovinosa. Probabilmente nel migliore dei casi ci saremmo abbrustoliti a puntino.
Tuttavia colui che non reputavo più mio nemico, annientò totalmente i tragici scenari ipotetici che stavo immaginando, costringendomi a far fronte a una realtà ben diversa rispetto a quella alla quale mi ero preparato. La detonazione c' era stata, di quello ne ero certo. Lo dimostravano l' erba ingiallita e rarefatta sul tratto di terreno a noi circostante, l' espressione basita di Katsuki, e quell' inconfondibile odore di nitroglicerina che aveva tormentato gran parte delle mie giornate . La mia mascella quasi non sfiorò terra, Harumi doveva possedere un quirk strabiliante se riusciva a fronteggiare con tanta facilità quello del biondo. Tuttavia quando il ragazzo si voltò verso di me capii subito ci fosse qualcosa che non andava, Il viso era contratto in una smorfia sofferente e gocce di sudore grondavano dalla sua fronte. Tutto in lui sembrava implorare aiuto, ed io avevo sin troppa familiarità con quella sensazione.
Non potevo starmene lì immobile, dovevo aiutarlo.
Ok beh forse quello che feci in seguito non fu molto sensato, ma almeno ci salvò il c- sedere, il sedere.
Raccolsi un sasso di medie dimensioni e sfruttando il fatto di essere celato da un corpo ben più possente del mio, mirai alla testa del biondo ancora confuso sul come quell' esplosione potentissima fosse stata vanificata.
Ebbene, avevo appena stordito a sassate il mio bullo, nonché amore della mia vita.
Kacchan si portò una mano alla tempia, dove un evidente rossore si stava diffondendo anticipando il bernoccolo che di lì a poco sarebbe spuntato. Fu di questa sua distrazione che approfittai dopo aver soppresso il desiderio di avvicinarmi a lui e scusarmi fino a che le mie corde vocali non sarebbero diventate dei fili consunti.
"Corri..." Afferrai il polso del corvino esitando per qualche istante nel sentire quella pelle candida risultare liscia come la seta al tatto e notando quanto fosse differente rispetto all' unico tocco al quale ero abituato. La freschezza che irradiò quel semplice contatto mi destabilizzò completamente.
Le nostre gambe si muovevano quasi sincronicamente mentre sfrecciavamo tra i praticelli della scuola. Mi chiesi se qualche professore sentendo il frastuono sarebbe venuto a controllare la situazione, tuttavia come loro stessi si premuravano di precisare, il loro lavoro si limitava a spiegarci gli argomenti che dovevamo studiare, non venivano di certo pagati per fare da balia a un mucchio di ragazzini.
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Our fairy tale||Bakudeku
ФанфикTutti mi hanno detto che l' amore è l' antidoto ai mali della vita. Ma nessuno mi ha avvertito che se è di uno di questi 'mali' che ti infatui, sarebbe divenuto veleno. Boyxboy don't like don't read.