(Per questo capitolo vi consiglio di ascoltare lonely dei Palaye Royale)
Secondo voi cosa vuol dire amare?
Per me amare vuol dire strapparsi il cuore ancora vivo e pulsante dal petto e affidarlo alle cure di qualcun' altro, riponendo in lui cieca fiducia.
Perché nessuno sano di mente donerebbe qualcosa di tanto prezioso senza prima assicurarsi che la persona a cui è destinato l' avrebbe custodito come un reliquia.
Ebbene, questo non fa che dimostrare quanto la solitudine mi abbia dato alla testa.
Io ho volontariamente scelto di riporlo tra le sue mani, pur essendo consapevole che anziché accarezzarlo dolcemente l' avrebbe fatto esplodere con una semplice detonazione. E non si sarebbe fermato finché del mio organo vitale non sarebbe rimasto che l' involucro.
Forse perché ero disposto a pagare qualsiasi prezzo pur di bearmi anche solo per qualche istante del suo tocco, per quanto rude esso fosse. Sono patetico eh?
Quindi, sebbene sarebbe semplice dargli del carnefice, so di non essere nella condizione di farlo. Sapevo dall' inizio che mi avrebbe ucciso, eppure sono stato io a fornirgli il coltello.
Ma del resto non c' è peggior assassino di chi è vittima di se stesso.
Perché questa ' malattia' ha ridotto in brandelli anche il mio cervello, mandando a pu-prostitute la razionalità sulla quale ho sempre fatto affidamento e inducendomi a compiere questa missione suicida.
La foto riposta sul comodino accanto alle statuette di All Might, non incentivava la mia mente a smettere di pensare al biondo con il quale ho condiviso la parte migliore della mia vita. Mi sporsi un po' più dal letto per raggiungere il frangente di tempo intrappolato nella carta, quasi avrei voluto immergermi in quest' ultima pur di tornare agli anni passati, dove tutto era più semplice. Le mie giornate non erano pregne di dolore e i miei sogni non sembravano un fragile castello di cristallo.
Tuttavia so che se iniziassi a tormentarmi riflettendo su cosa sarebbe accaduto se non mi fossi rivelato un misero quirkless probabilmente affogherei tra le tenebre di un baratro d' afflizione.
Sono passati alcuni giorni dall' incontro con Harumi e delle volte credo sia stata una semplice allucinazione architettata dal mio subconscio pur di donarmi l' illusione di un amico, o qualcosa che somigliasse a ciò che per me era un desiderio irrealizzabile. Nessuno avrebbe rivolto la parola a una feccia e sperare il contrario non avrebbe cambiato la realtà dei fatti.
***
Tracciai con le dita i lievi rialzi che solcavano il mio avambraccio colorandolo di striature vermiglie. Non era raro ricorressi all' autolesionismo, quegli schizzi rossi donavano un che' di variopinto alla mia vacua esistenza.
Mi assicurai che le maniche della divisa coprissero al meglio le ferite incise sulla pelle, gemendo lievemente nel sentire il tessuto strusciare sui tagli appena incrostati.
***
Quando dopo una fugace occhiata all' orologio mi resi di quanto tardi fosse quasi non scivolai dall' intera rampa di scale, correndo seriamente il rischio di rompermi un arto. Non mi sforzai nemmeno di prepararmi, oramai se sembrassi appena uscito da un set fotografico o da un bidone della spazzatura non faceva differenza, Kacchan e i suoi amici non avrebbero ugualmente rinunciato all' esilarante opzione di mettermi in ridicolo. Mi limitai ad afferrare un paio di cuffiette malridotte, sfruttando l' occasione che quel giorno mia madre avrebbe lavorato fino a sera tarda. Sapevo non riuscisse neanche a sopportarne la vista essendo l' unico oggetto che mio padre non aveva portato con se' quando ci lasciò, tuttavia inspiegabilmente non aveva mai trovato il coraggio di sbarazzarsene. Sorrisi amaramente, innamorarsi delle persone sbagliate era un vizio di famiglia.
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Our fairy tale||Bakudeku
FanficTutti mi hanno detto che l' amore è l' antidoto ai mali della vita. Ma nessuno mi ha avvertito che se è di uno di questi 'mali' che ti infatui, sarebbe divenuto veleno. Boyxboy don't like don't read.