×DA COREGGERE×
Una mano accarezza i miei capelli, ed un 'Buongiorno' mi sveglia, gli occhi di Mikey sono puntati nei miei, mi tiro su e appoggio la schiana contro la testiera del letto affianco al suo braccio così da essere spalla a spalla.
'Buongiorno' lo saluto io, uno sbadiglio esce dalle mie labbra seguito subito dopo da uno sbadiglio di Michael, 'Allora' inizia a parlare lui, 'Non mi racconti com'è andata ieri sera?' mi domanda.
'È stata una serata abbastanza tranquilla se non fosse per il fatto che il ragazzo, Zayn mi pare è molto strano..' gli dico, 'In che senso, strano?' Mi chiede con curiosità..
'È un ragazzo molto cupo, ha uno sguardo che mi pietrifica e una voce molto profonda, mi terrorizza' finisco la frase incrociando i miei occhi con quelli di Michael che mi guardano con fare divertito, un risolino esce dalle sue labbra prima di parlare,
'Char sono solo paranoie stai serena' mi dice 'No Mikey, giuro, la sua aurea esprime terrore, chissà come mai è così cupo..' affermo.
'Prova a scoprirlo..' mi consiglia Michael 'Beh adesso mangiamo queste ciambelle' aggiunge.
Si alza e prende il sacchetto sul tavolo contenente la nostra colazione, si risiede al mio fianco e accorgendosi del mio sguardo un pò perso mi guarda e mi dice 'Dai Char sorridi, non ti preoccupare..' dice con sguardo dolce.Lascio la casa di Michael verso le sette e mezza, per tornare prima a casa, dato il buio che circonda la città decido di tagliare per il parco mi sembrava una buona idea fin quando a metà percorso svolto il mio sguardo non cade su una pachina, 3 ragazzi seduti che fumano delle canne, decido di non guardarli e andare dritto, *forse se non li guardo non si accorcorgono di me* penso.
"Guardate chi c'è" uno dei ragazzi parla e indica verso la mia direzione, mi fermo e mi giro di colpo verso la voce, un ragazzo con dei capelli castano chiaro brizzolati e gli occhi azzurri contornati da un faro rosso accecante, guarda verso la mia direzione.
Non riesco a muovermi lo sguardo degli altri 2 ragazzi si alza verso la mia direzione molto letamente.
"Finalmente quanto ci hai messo" adesso a parlare è il ragazzo con gli occhi marroni e i capelli castani, dopo l'affermazione del ragazzo castano mi rendo conto che i 3 ragazzi non si riferiscono a me ma ad una 5º persona, il mio corpo si gira di scatto da solo quando percepisco una presenza dietro di me.Un paio di occhi mi imobilizza, occhi incredibili mi scrutano, l'oceano più profondo dominava l'intera area intorno alla pupilla del ragazzo biondo davanti a me, erano così spaventosi, ma una parte dell'occhio non era totalmente spenta, una parte era accesa, il centro dell'occhio mi ricordava il cielo di montagna, così acceso, così vivo, per un momento mi sentì protetta, quell'occhio così straordinariamente pieno di vita ma così spento mi fece imobbilozzare, il cielo di montagna è sicuramente la mia parte preferita, mi ricorda la libertà, la sicurezza, la vita.
Con estrema felicità mi resi conto che quel mondo che mi scrutava era pulito, non cerano tracce di fuoco in quel meraviglioso paradiso, ne fui sollevata, un gioco di colori come quello non doveva essere cancellato o modificato.
Il ragazzo davati a me non ha respinto il mio sguardo anzi ne ammirava una parte di esso, questo gioco di sguardi viene fermato da una voce "Dai su moviti, ci serve l'erba" una voce alle mie spalle parla ma a me sembra solo una voce tra le voci, troppo occupata a scrutare quel dipinto. Il ragazzo davanti a me, fa un passo, mi pietrifico, quando vedo che mi sta sorpassando uno stato di giogia e angoscia mi riempiono, un vuoto mi assale.
Un dolce profumo di camomilla però resta nell'aria e io non posso far altro che inalare quel dolce profumo prima di giararmi e ricominciare il mio percorso.
Una volta arrivata alla fine mi rigiro verso quella panchina e ho un susulto quando vedo il ragazzo dagli occhi color vita accendersi una canna, lo sguardo di lui mi scruta da lontano, ma io sono troppo occupata a pensare all'ingiustizia e non me ne rendo conto, quando finalmente ritorno con la mente lucida mi giro e ricomincio a passo svelto a camminare.
Inizio a pensare, la mia mente è piena di perchè che svolazzano di quà e di là.
Per me è un ingiustizia privare a quei meravigliosi occhi la luce.
Perchè quel ragazzo vuole il buio per i suoi occhi? Perchè preferisce il buio?
È se invece fosse lui il buio?
Mi domando un pò spaventata dalla mia stessa affermazzione.
Una volta tornata a casa, trovo un biglietto "amore la cena è in forno, torno domani mattina sono fuori città, un bacio la mamma" lo stacco e lo butto nel cestino, non ho tanta fame quindi salgo direttamente in camera, non prima di aver chiuso la porta a chiave, una volta in camera , mi metto il pigiama e mi allungo sul letto con un unico pensiero fisso, i SUOI occhi./Buon ferragosto a tutti !!
Fatemi sapere cosa ne pensate ♡/