×DA COREGGERE×
Il rumore della pioggia contro la mia finestra fu la prima cosa che sentii al mattino, quel rumore rilassante/fastidioso mi aveva riportato alla realtà dopo una notte insonne, dopo la cena di ieri mi sentivo abbastanza sollevata, Jonh mi sembra un uomo abbastanza gentile e disponibile, LUI invece, non mi ispira molta fiducia, boh forse solo il tempo potrà chiarirmi le idee, per adesso preferisco stargli alla larga.
Mi alzai dal letto, un brivido si fece largo su tutto il mio corpo quando i miei piedi toccarono il pavimento gelido, mi fermai di fronte all'armadio e mi misi velocemente una tuta, mi legai i capelli e mi infilai le Nike.
Dopo essermi vestita mi avvicinai al comodino e sbloccai il telefono, 9:35, perfetto Mikey starà sicuramente dormendo ancora, entro in bagno mi lavo i denti, la faccia e mi metto un filo di eyeliner, scendo di sotto e trovo un post-it attacato al frigorifero:
"Ti sei divertita ieri sera?
Spero di sì, sono uscita presto, non torno a pranzo.
A sta sera, un bacio.
Mamma"
Una volta letto lo appallottolo e lo butto nel cestino, esco dalla cucina e mi dirigo verso l'ingresso, mi infilo il capotto, prendo la borsa, l'ombrello e il telefono.
Il rumore della porta sbattuta alle mie spalle mi fa leggermente spaventare, la pioggia batte sull'asfalto molto rumorosamente, casa di Mikey dista più o meno 10/15 minuti a piedi, meglio se mi muovo e con passo svelto mi inoltro nella grande nube di pioggia che questa mattina circonda la città.
Durante il tragitto decido di fermarmi davanti al forno per prendere due ciambelle, una con la glassa al cioccolato al latte e una con la glassa al cioccolato bianco. Esco dal forno e continuo a camminare verso casa di Mikey, per passare il tempo inizio a far uscire l'aria calda dalla mia bocca imitando un drago, dopo altri 5 minuti di cammino arrivo davanti casa di Mikey, e una volta davanti la porta busso, una donna con i capelli castani e gli occhi dolci mi apre.
Io-Buongiorno Karen- la saluto con un bacio sulla guancia,
K-Char come stai? Entra entra, togliti il cappotto, oggi fa veramente freddo non trovi?- mi chiede Karen con voce dolce,
Io-Grazie, si veramente troppo freddo- le rispondo con un sorriso dolce mentre appendo il cappotto all' appendi abiti vicino l'ingresso.
K-Michael è di sopra, dorme ancora, vai pure- mi sorride Karen,
Io-Sisi grazie- e mi avvio su per le scale con il telefono in una mano e le ciambelle nell'altra, finita la rampa mi ritrovo davanti diverse porte, ormai questa casa la conosco come il palmo della mia mano, anche se non è difficile riconoscere qual'è la porta della camera di Michael, si trova alla fine del corridoio, è una porta in legno bianco, o per lo meno prima che Michael ci attaccasse di tutto sopra, adesisvi, post-it minacciosi, segnali stradali e una grande scritta al centro in rosso e nero IDIOT con intorno tutte piccole X delle stesso colore, ero stata io qualche anno prima ad incidere quella scritta, che diciamo è più o meno il marchio di Michael (ahah).
Senza bussare abbasso la maniglia ed entro, un ondata di dopobarda mischiato all'odore delle t-shirt pulite ed il legno delle chitarre mi invade, ma c'è un odore dentro quella stanza che mi fa battere il cuore, l'odore di Michael, quell' odore che sa di casa, che sa di pianti e litigate, che sa di abbracci e avventure, un odore misto tra adolescente e uomo, un odore unico, l'odore del mio migliore amico.
La camera di Michael è piena di ricordi, belli e brutti, e tutte le volte che sorpasso la soglia mi fanno venire il magone all'altezza dello stomaco.
Amo la camera di Micahel, l'ha resa sua al 100%, il muro di sinistra dov'è situato l'armadio e dove poco distante si trova il suo letto è circondato da poster di tutti i tipi, di fronte alla porta, vicino al letto c'è la finestra con sotto la scrivania, non sembra essere una scrivania, li sopra c'è di tutto a parte libri, i libri si trovano per terra vicino alle chitarre o sotto al letto, sulla destra per terra ci sono tutte le chitarre di Mikey, sopra le chitarre attaccate al muro ci sono due mensole, la mensola con le foto e la mensola con tutti i CD, in fondo alla parete di destra vicino alla scrivania c'è la mia poltrona, si la mia poltrona, la poltrona trovata per strada e trascinata fino a casa di Mikey a piedi,
*era estate io e Mikey avevamo più o meno 13 anni stavamo tornando a casa dal mare e mentre camminavamo, vidi questa poltrona lasciata sul ciglio della strada, era una normalissima poltrona ma io me ne innamorai, quando chiesi a Mikey di aiutarmi a riportarla a casa lui si mise a ridere, e da lì naque una delle nostre solite litigate, ma questa volte finì con Mikey che se ne andò lasciandomi da sola a spingere una poltrona in mezzo alla strada, dopo 10 minuti e qualche mentro percorso con fatica una testa spunta da lontano e mi viene incontro,
M-sapevo che per quanto sei testarda con o senza di me questa poltrona stasera tornerà casa con te- Mikey mi sorrise,
Io-sapevo saresti tornato- gli sorrido,
M-so che lo sapevi- mi dice con imbarazzo,
Io-non possiamo lasciare una poltrona così bella abbandonata a se stessa sul ciglio della strada- gli rispondo con fare ovvio, una risata sfugge dalle sue labbra, una risata che poco dopo contagiò anche me.*
Torno alla realtà quando Mikey si muove lentamente nel letto ed un -Ei- pronunciato con voce roca esce dalle sua labbra seguito dallo sfrusciare delle coperte segno che aveva scostato le lenzuola per farmi un pò di spazio, mi tolgo le scarpe che lascio vicino alla porta e mi avvicino al letto, poggio le ciambelle sulla scrivania e il telefono sul comodino dove spicca una foto di me e Mikey all'età di 11 anni su un'altalena.
Mi infilo sotto le coperte con lui e il calore del suo corpo al contatto con il mio freddo mi fa rabbrividire, -Ei- sibilo io in risposta al suo, gli lascio un bacio sulla guancia e mi accoccolo sul suo petto, sento il suo braccio stringermi ed un bacio lasciato sulla mia testa.
Era una cosa normale per noi dormire insieme, lo facciamo molto spesso, credo cecamente che Michael è e sarà sempre l'unica costante della mia adolescenza.
E di lì a poco i miei occhi si chiusero pian piano, cullata dal respiro di Michael e dal suo cuore che batte contro il mio./Capitolo dedicato interamente al rapporto di Mikey con Char che ne pensate?? Continuo a 2 mi piace/