Si stava facendo buio,il sole era ormai scomparso. Il vento si stava alzando segno che tra poco si sarebbe messo a piovere. Mio padre era partito ormai da due giorni, ogni anno alla baia nera si tiene un festival annuale in cui tutti gli oikodómoi cioè gli inventori devono parteciare. Il lavoro degli oikodómoi è quello di inventare e sperimentare nuove macchine per aumentare il livello di energia e sicurezza della città. Io e mio padre viviamo in una casa nel bosco non molto lontano dalla città, di solito ci si può muovere a piedi ma si arriva prima con l'auto o la moto. quando mio padre torna dai suoi viaggi porta sempre con sé una marea di nuovi aggeggi che puntualmente finisce ogni due settimane. Tra due mesi ci sarebbe stato il mio ventunesimo compleanno non vedevo l'ora sarei diventata una donna indipendente e forte. Mio padre me lo diceva spesso che un giorno mi sarei dovuta arrangiare da sola così l'avevo preso in parola. Gli volevo bene da quando mia madre se n'è andò sono sempre rimasta ad aiutare mio padre aiutandolo anche nel lavoro. La maggior parte delle volte lo vedevo lavorare nel capanno vicino casa a notte fonda così gli portavo sempre una tazza di caffè o thè almeno per riacaldarlo dal freddo della notte. Era sempre stato un uomo forte e gentile ma non si era mai deciso a risposarsi dopo mamma anche se glielo facevo notare più volte ma sé né usciva sempre con la solita frase << non mi sposerò un altra volta, devo pensare a te >> anche se sapevo che aveva paura a buttarsi di nuovo non voleva soffrire un altra volta come ha sofferto quando ha perso mamma. Anche io a volte sento la sua mancanza sopratutto quando faccio le cose di tutti i giorni. Nessuno dovrebbe perdere i genitori è una disgrazia che non augurerei mai a nessuno, Perché so quel che si prova e non né mai bello. Sorrisi pensando ai momenti vissuti con entrambi era morta quando avevo dodici anni, ormai né ho venti e avrei voluto che festeggiassimo tutti e tre insieme ma non si può avere tutto nella vita no?. Decisi di farmi una doccia e preparare la cena così salì al piano di sopra ed entrai in camera mia presi dei vestiti comodi lunghi ed entrai in bagno. L'acqua bollente scivolava sulla mia pelle fredda mi lavai con calma beandomi di quel calore poco dopo mi mi si un asciugamano lungo attorno al corpo e uscì dal bagno mi asciugo per poi vestirmi appena finito di abbottonare la camicetta accendo il phon e asciugo i capelli, una volta fatto metto a posto il bagno e scendo al piano di sotto mi preparo una cioccolata calda anche perché non avevo molta fame così dopo aver bevuto la cioccolata mi lavo i denti e mi sdraio sul letto sorrisi appena toccai il cuscino mi addormentai chiudendo gli occhi.
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La mattina dopo mi alzo assonnata scendo in cucina e preparo il caffè né bevo un pò poi accendo la tv ma non c'è niente di nuovo, finisco di bere il caffè e salgo al piano di sopra mi faccio una doccia e mi vesto mettendoli una tutta e la giacca poi mi avviai fuori per cominciare a spaccare la legna per questo inverno.( un ora dopo)
Mi sedetti sugli scalini prendendo un pò di fiato né avevo spaccata un bel pò così impilai la legna nel magazzino poi rientra a casa mi levai le scarpe e la giacca preparai un thè caldo e guardai un film era abbastanza carino ma non mi piaceva tanto. Dopo che il film è finito salgo al piano di sopra e preparo una skyn care ( spero che si scriva così)
E mi rilasso un pò passo l'intera giornata facendo le faccende spazzare la neve dal vialetto, spaccare altra legna, preparare il pranzo e la cena, fare il bucato, lavare le finestre tra la pioggia e la neve non si vedeva niente. Finalmente avevo finito. mi faccio la doccia mangio e poi mi butto a peso morto sul letto mi faceva male la schiena forse era per il freddo o forse no chi lo sa. Mi metto a pancia in su e fisso il soffitto aspettando che il sonno arrivasse ma niente il sonno non arrivava e io cominciavo ad annoiarmi, così comicio a leggere un libro che piano piano si fa sempre più interessante. Finché non raggiungo una pagina e non comincio a sclerare come una deficente poco dopo il sonno mi rapì impedendomi così di leggere il capitolo successivo.
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La mattina dopo decisi di restare a letto le cose le avevo fatte tutte e non c'era nient'altro da finire. Mancava solo mio padre tre giorni e sarebbe tornato a casa, così avevo deciso di dedicare quel giorno a me stessa così dopo aver fatto la doccia e aver fatto colazione passai l'intera giornata a leggere. Divertendomi a sclerare e arrabbiandomi per le cattive scelte della protagonista. Poi mi buttai sul letto riprendendo le ore di sonno perdute. Mi sveglio verso le una guardando l'orologio poi mi ri addormento cadendo tra le braccia amorevoli di Morfeo.
🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤🟤Adesso metterò delle foto così vi fate delle idee su com'è questa storia
La casa nel bosco
vestiti che indossa per stare comodaThè
La città poi metterò altre foto per farla vedere meglioFinalmente mio padre era tornato. In queste settimane mi era mancato molto,si sentiva la sua assenza di solito è estremamente rumoroso quando lavora o fa qualsiasi altra cosa. Appena mio padre fú tornato a casa gli chiesi com'era la baia nera, lui sorrise come se avessi detto qualcosa di divertente.
<< è un posto affollato piena di gente di ogni parte del mondo, ci sono molti cibi e odori che avrei voluto provassi ma sei più testarda di un somaro >> disse con tono scherzoso. << eddai lo sai che non amo andare in giro soprattutto se ci sono molte persone mi mettono a disagio>>
<< lo so, ma dovresti uscire qualche volta >>
<< no grazie, sto bene dove sono grazie comunque per averci provato papà >><< quando vuoi tesoro mio >>
Si alzò dal divano e se n'è andò in cucina io salì al piano di sopra e mi metto sotto alle coperte, Mi addormento pochi minuto dopo troppo stanca per tenere gli occhi aperti.
🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣🟣Scusate se la storia è corta ma niente ispirazione per ora
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il richiamo della foresta
Fantasyil buio calò, l'oscurità mi avvolse nelle profondità delle tenebre. Se la storia non vi piace non leggete grazie. Bubblichero il venerdì e la domenica