sorpresa

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Mi sveglio con un gran mal di testa,mi alzo barcollando fino al bagno mi lavo il viso e I denti mi faccio la doccia e mi vesto scrndendo poi al piano di sotto. Di mio padre nemmeno l'ombra così comincio a fare il caffè come ogni mattina, aspetto che esca il caffè e lo verso nel filtro d'acciaio zuccherando prima il caffè. Verso il caffè in una tazza e chiudo il filtro con il tappo per tenere il caldo al interno del filtro. Accendo la tv alzando il volume e sedendomi sul divano a gambe incrociate, il telecronista avvisa i cittadini di non uscire la sera perché un branco di lupi si aggira nella zona. Spengo la tv e salgo di sopra bussando alla porta della camera di mio padre. Nessun suono così apro la porta ma la camera è vuota e il letto è intatto. Non mi preoccupo più di tanto così scendo al piano di sotto metto le scarpe ed esco. Chiamo mio padre per telefono ma squilla a vuoto così penso che abbia il cellulare in silenzioso e non lo sente mi avvio verso il capanno è lo apro ma niente è vuoto. Provo a richiamare ma nemmeno stavolta risponde, rassegnata mi avvio in città per chiedere a qualche persona se l'abbia visto. Appena arrivo c'è aria di noia qualche passante per strada c'è chi stende i panni sulla corsa della finestra chi vende il pane appena sfornato e chi gioca con qualche gioco con gli amici. Mi avvicinò al fornaio e gli chiedo se abbia visto mio padre. Lui nega e io mi allontano provo a richiamare questa volta squilla ma con mia sorpresa risponde una persona che non conosco.

<< pronto chi è?>>
Dalla voce sembra una donna
<< si,pronto vorrei sapere dov'è mio padre dato che non risponde al cellulare>> dissi irritata
<< oh, un attimo, Nahir c'è qualcuno per te al cellulare >>
Urla la donna spaccandomi i timpani, poco dopo sento la voce di mio padre al telefono
<< si,pronto >>
<< papà si puosapere dov'è sei? Sei uscito senza dirmi niente almeno lascia un bigliettino la prossima volta,mi hai fatto prendere un infarto >>
<< scusami tesoro, hai ragione avrei dovuto avvisarti, ti spiego dopo appena torno a casa va bene ? >>
Senza lasciarmi rispondere riattacca la telefonata. Ma che... non ci faccio caso e ritorno a casa appena arrivata tolgo le scarpe e pulisco poi preparo la cena e salgo al piano di sopra mi lavo e scendo in pijama. Accendo la tv e guardo un film un ora dopo guardo l'orario erano le nove passate così salgo in camera mia e leggo un libro due ore dopo sento la porta di casa aprirsi così chiudo la porta di camera mia e riprendo a leggere. Quando poi la porta di camera mia si apre senza girarmi sapevo che era mio padre,chiudo il libro e mi giro verso di lui che nel frattempo si era appoggiato con la spalla allo stipite della porta. Mi fece un piccolo sorriso per poi sedersi sul bordo del letto.
<< allora com'è andata oggi?>>
Mi chiese
<< bene,tu?>>
Mi guardò per poi ridere di gusto a quella domanda
<< se vuoi sapere dove sono stato te lo dirò,ma non devi essere arrabbiata con me non c'è né motivo>>
Lo guardo di traverso aspettando una sua risposta.
<< sono stato da un amico che conosco >>
<< non voglio sapere dove vai sei adulto ma almeno avvisarmi,ok che sono abituata a stare sola perché lavori fino a tardi ma almeno lasciarmi un messaggio mi stavo preoccupando papà >>
<<scusami tesoro, la prossima volta ti avviso >>
<< ok, va bene papà,adesso vai però si è fatto tardi è ora di dormire per entrambi>>
<<va bene,buonanotte tesoro>>
<< buonanotte papà >>
Mi diede la buonanotte per poi chiudere la porta. Mi addormentai pensierosa papà mi stava nascondendo molte cose chissà che cosa è? Mi addormentai con questo pensiero cadendo finalmente nel mondo dei sogni.

La mattina dopo

Mi alzo dal letto sentendomi strana, scendo in cucina e saluto mio padre la testa mi gira e ho la nausea ho pensato che avessi l'influenza o un virus intestinale mio padre si gira verso di me sorridendomi dolcemente mi aiuta a sedermi sul divano il mal di testa aumentava la stanza cominciava a girare e poi sentì una forte fitta allo stomaco che mi fece piegare in due dal dolore mi tenni lo stomaco con due mani piegandomi per il troppo dolore che provavo in quel momento. Mio padre era in piedi davanti a me che mi guardava con sguardo preoccupato,si chinò alla mia altezza e mi tenne la testa sul suo petto sussurrandomi al orecchio
<< passerà, il dolore è temporaneo >>
Non capivo che cosa stesse dicendo e non avevo nemmeno il tempo di capirlo che un altra fitta mi colpi inpieno. Questa volta urlai di dolore non poteva essere un mal di pancia non poteva fare così male. Mio padre mi lasciò alzandosi dal pavimento dirigendosi in cucina per prendere il cellulare compose un numero poco dopo rispose qualcuno da lì non potevo sentire che cosa dicesse mio padre ma capi qualcosa
<< si,sta già cominciando la trasformazione, si sta provando dolore in questo momento non puoi fare qualcosa? >>
<< va bene,ti aspetto a dopo ciao>>
Mio padre riattacco e si avvicinò a me mi prese in braccio e mi adagió sul divano mi coprì con una coperta e mise sotto alla mia testa un cuscino in quel momento stavo sudando ma avevo freddo mio padre se n'è accorse e mi appoggiò una mano sulla fronte. ritirò la mano per poi prendere il termometro e misurare la temperatura poco dopo il termometro fece rumore mio padre lo prese e mi guardò.
<< hai la febbre molto alta >>
Mi prese le mani fra le sue mi guardò per poi dirmi
<< tesoro, tra poco arriverà un signore è un mio vecchio amico è un medico ti farà sentire meglio te lo prometto.>>
Poco dopo qualcuno bussò alla porta mio padre ando ad aprire salutò un signore altro vestito di grigio con occhi azzurri e capelli castani il signore si avvicinò a me per poi posare la sua mano sulla mia fronte si riferì a mio padre
<< Nahir, ha la febbre alta di solito comincia così probabilmente si sta trasformando in questo momento ha bisogno di cure e di riposo sai che questa euna fase delicata per i giovani lupi>>
Aveva detto lupi? Forse avrò sentito male il signore si alzò e tirò fuori dalla borsa una boccetta verdastra con del liquido al suo interno. Mi guardò per poi versare il contenuto della boccetta in un cucchiaio e avvicinandosi a me per poi dirmi
<< non temere, ti farà sentire meglio vedrai>>
Dopo queste parole aprì la bocca e ingoiai quel liquido era amaro ma dolce aveva un odore di erbe aromatiche così lo ingoio senza fare storie poco dopo il mal di stomaco cessò il mal di testa diminui e poi chiusi gli occhi mi sentivo in pace le ultime parole che udì furono
<< non ci resta che aspettare >>
Poi buio caddi in un sonno profondo.

Rieccomi allora come state? Volevo dirvi una cosa il capitolo che avete letto cioeil capanno in realtà era più lungo di così ma probabilmente non avro salvato le modifiche e niente lo lascerò così probabilmente. E un altro capito scritto ci vediamo giovedì con il prossimo buonanotte.

il richiamo della foresta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora