Flashback
-mamma non importa,davvero- May cercò di farle cambiare idea
ma mia mamma era troppo testarda per cambiare idea,soprattutto se il guaio è stato fatto dalla sorella minore
io ero seduta a guardarli da responsabile dopo la terza volta che mamma mi zittiva
May dondolava su e giù sulle scarpe proprio come un bambino
-non difenderla! guarda che ha combinato,May!- replicò mia madre passando una pezza sul tavolo della cucina
May mi diede un'occhiata e poi guardò la mamma avvicinandosi
-ci penso io,va' a lavoro- disse prendendo la pezza bagnata
mamma fece un sospiro,prese la borsa e andò via sbattendo la porta
May incominciò a pulire il tavolo di marmo bianco
-"guarda che ha combinato"- la imitò May forzando il panno mentre puliva
scoppiai a ridere e lo abbracciaii
-pronto per il college? domani incominci il tuo anno piccolo collegiale!- lo presi in giro
lui fece un sospiro mentre sorrideva
-se ci arrivo a domani,angioletto- rispose
sbuffai
-che cosa può accadere in una notte,sei così drammatico!- replicai
-okay!- lanciò la pezza sul tavolo e mi guardò
-promettimi che se mi succede qualcosa ci vai tu all'università di Boston- disse
May aveva problemi di cuore,non pompava così bene e il suo sangue non circolava su tutto il corpo perfettamente
cercai di sdrammatizzare il più possibile in quel momento
alzai gli occhi al cielo
-a quattordici anni?- chiesi
lui rise
-no,scemotta,quando arriverai ai diciotto!- rispose sorridendomi
si avvicinò e mi abbracciò
-ti voglio taaaanto bene,angioletto- disse
Fine Flashback
camminavo per tutta la casa di isabel con una bottiglia di rum in mano...
una festa,sì,avete indovinatoandai dalle mie amiche e holly mi abbracciò
-come sei bella,June!- disse syd
sorrisi mettendole da bere
-allora...sei tornata con connor?- chiese holly
io annuii fiera e sorridendo
passò una settimana da quella sera al locale e due giorni prima della festa chiarimmo e tornammo dinuovo insieme
sapevo che di bello non c'era niente,ma io amavo connor e non volevo che andasse via così
salutai le mie amiche e mi avvicinai a connor che quando mi vide si irrigidii
-heyy- lo salutai dandogli un bacio sulla guancia
-ciao- ricambiò il saluto guardando dietro di me
era un po' freddo,non mi parlava come prima,era più chiuso in questi giorni
-tutto bene? sei strano- chiesi
-si tutto a posto,tranquilla- rispose
mi avvicinai per dargli un bacio ma si scansò
-scusa,devo andare a fare pipì- disse per poi superarmi
okayy,decisamente qualcosa non va
presi il cellulare e guardai la notifica che mi aveva lasciato trevor
però non mi soffermai sul messaggio,ma sul mio sfondo,come sempredisolito mi perdevo a guardare il mio sfondo di me e May che sorridevamo mentre ci abbracciavamo
non avevo una famiglia perfetta,mio padre beveva come un dannato e violentava mia madre ogni volta che voleva e mia madre era una drogata,
onestamente non so chi tra i due è peggio ma so solo che May era come uno schiocco di dita che con la sua presenza tutto si sistemava,e quando rimasi da sola e le notti sentivo mia madre subire violenze,ero in camera mia,senza muovere un muscolo per paura che potesse succedere anche a mema mio padre non mi aveva mai toccato con un dito,mi amava troppo per farlo
solo che per non rovinare il matrimonio facevano finta di amarsi,ma era già rovinato da tempo sto fottuto matrimoniol'unica cosa che avevano e desideravano costantemente insieme...erano i soldi
i soldi erano il male ma anche il benemamma e papà hanno sempre fatto credere ai miei parenti che tutto andasse per il verso giusto e che si amavano davvero,in realtà l'amore non esiste
ho perso il conto di quanti uomini entravano e uscivano da casa mentre mio padre era al lavoro,e ho perso il conto di quante volte mio padre flirtava con la sua assistente in ufficio
avevo solo 9 anni,non dovevo già maturare,dovevo solo vivere la mia vita da bambina ignara del male che mi circondava
ma perché te ne sei andato May?
feci un passo indietro facendo un sospiro ma il tallone del piede schiacciò un'altro piede,facendomi scivolare all'indietro
per fortuna non cadetti di culo a terra perché qualcuno mi prese da sotto le braccia
-beh mi sarebbe piaciuto vederti di culo a terra,bimba- disse la voce rauca alle mie spalle per poi lasciarmi andare
mi voltai verso il principe azzurro della situazione e gli diedi una botta al braccio
-che volgare!- lo presi in giro
lui non si mosse di un millimetro e mi guardò serio
"eh si fra,ma fattela una risata" pensai
lo analizzai come al solito e mi soffermai sul suo avambraccio
-oh mio dio!- urlai
-Jessica ti ammazzerà,Jaden!- dissi incredula-è solo un tatuaggio,non farà molte storie,lo accetterà- rispose facendo spallucce
mi avvicinai e lessi
Juni
-che significa?- chiesi
-è latino,ma non so ancora cosa significhi- rispose
era chiaro che fosse ubriaco,si vedeva da un miglio
-cerco su google- presi il telefono ma lui me lo tolse dalle mani
-forse meglio di no,rimaniamo nel mistero- disse mettendo il mio cellulare nella tasca del pantalone
-ma lo terrai a vita e non saprai cosa significa,è da stupidi-
-fatti i cazzi tuoi,June,non ce l'hai tu sulla pelle, ma io- mi superò anche lui con una spallata
-hey il mio telefono,coglione!- urlai
Spazio Autrice
Juni,chissà che significa 🫠
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più bella della luna ♡ Jaden Walton
Fanfiction𝑝𝑢𝑜𝑖 𝑖𝑛𝑛𝑎𝑚𝑜𝑟𝑎𝑟𝑡𝑖 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑠𝑡𝑖? June è una ragazza di soli 17 anni,con un passato difficile ancora da affrontare,dopo la morte del padre verrà affidata ai Walton,una famiglia molto vicina alla sua... Per...