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Dove saranno mai finite, entrai nella stanza della mia muffin, era un casino, ed è molto strano dato che amber era una maniaca del pulito, <bill prova a chiamarla tu> dissi, <ciò già provato dice irraggiungibile> disse, <dai calmati saranno uscite a fare un giro> disse, io aspettai in salotto, non avevo intenzione di dormire finché non rebbero tornate a casa, bill invece se ne era già andato a dormire.
Le ore passavano delle 21 si fecero le 23 e ancora nessuna risposta da parte di amber.

Amber's pov

Avevamo finito il nostro giretto io e mellie, eravamo arrivate a casa, aprii la borsa e presi le chiavi, entrammo e una massa corse verso di me, <ti sei fatta male, dove sei stata, per non rispondevi?>, era tom, <tom calmati non è successo niente> dissi per poi spostarlo, ma lui mi prese per il polso, iniziai a tremare, non sapevo il perché ma la sua presa era molto stretta, sentivo un leggero dolore, <tom lasciami!> dissi, lui guardo la sua mano che stringeva il mio polso e la lasciò immediatamente, <scusami amber> disse, <mi ero preocupato, non ti trovavo, ti ho chiamato ma non rispondevi>, <ho il telefono scarico, poi avevo solo fatto fare un giro con mellie> dissi, li diedi un bacio a stampo e mi ditisi a dormire con mellie.

Mi svegliai mellie non c'era, mi vestii e scesi di sotto, c'erano bill e mellie che facevano colazione insieme, <ma buongiorno> dissi stropicciando i capelli a bill, <giorno amber>disse tutto sorridente, diedi il saluto anche a mellie, <tieni> disse mellie porgendomi una tazza, <cos'è> chiesi, <caffè freddo> disse io lo assaggiai, aveva ragione era davvero buono, lo finì nel  giro di qualche minuto, nel mentre vedevo con la coda dell'occhio bill ridere insieme a mia cugina, si capiva, bill era innamorato perso, ma a quanto sembra mia cugina pensa che sia solo un amico, non vorrei che bill ci rimanesse male se lo rifiuterà, <ei amore> sentii una voce avvicinarsi, era tom ancora addormentato, <ti prego scopiamo>  disse io spalancai gli occhi, <tom ma che cazzo> dissi confusa, <e da giorni che non lo facciamo, ti prego> disse supllicandomi, <nono caro di prima mattina no, se mai sta sera > dissi, un sorriso gli spuntò nel viso, <non fai colazione?> dissi vedendolo fissarmi, <non ho fame> si giustificò, <che facciamo?> gli chiesi, <che ne dici di andare a fare shopping, devo comprare qualche bandana in più> disse io annuì felicissima, andammo in giro per i negozi incappucciati per non farci riconoscere, mentre tom guardava qualche bandana io ero un attimo andata nel negozio affinco per vedere qualche tacco, <eiei, ti interessa una opportunità di lavoro> sentii una signora parlare da dietro, <si spieghi meglio> dissi, <l'agenzia new model sta facendo un concorso per assumere nuove modelle solo 3 saranno assunte> disse, <e lei mi creda ha il fisico perfetto> disse porgendomi il biglietto da visita, <ci faccia sapere la risposta,> disse per poi andarsene, io rimasi ad osservare il biglietto, "valido fino al 25 settembre" scadeva tra una settimana, avevo tempo per pensarci, dopo tutto non era una brutta idea, il fisico ce lo, forse l'equilibrio un po meno, ma mellie mi avrebbe dato una mano.

Tornammo dal giretto verso le 15 infatti abbiamo mangiato al mc prima di tornare a casa, corsi in camera mia e vidi mellie, <mellie devi aiutarmi> dissi porgendole il biglietto da visita del new model, <wow amber questa è davvero una azienda importante> disse, <lo so, se ci provassi> dissi intimidita, <cazzo si, ti aiuterò io tranquilla> disse io la abbfaciai dalla felicità, <prova con l'equilibrio> disse porgendomi un paio di tacchi neri a spillo, non erano neanche tanto alti ma per me era già una impresa, <ora vai di sotto indossalli e camminaci> disse, ci dirigemmo di sotto, fortunatamente non c'era nessuno, indossai sti maledetti tacchi e iniziai a fare avanti e indietro, al secondo giro presi una storta e caddi come un sacco di patate, <non va bene così amber, la ti faranno correre con i tacchi alti il triplo di questi> disse, <ora per tutta la settimana indosserai i tacchi> concluse, <sei matta, mi verrà un crollo mentale> dissi, <lo vuoi il lavoro o no> mi disse, <si che lo voglio>, <allora fai come ti ho detto> mi disse io annuì, <ogni due giorni ti darò un tacco più alto> già mi iniziavo a preoccupare, ma accetai lo stesso, finalmente avevo l'opportunità del secolo e non me la sarei fatta scappare.

Ci Sei Solo Tu - Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora