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X: Lee know è vero che quando da ragazzo, andavi a scuola, ti svegliavi all'alba per sederti vicino alla persona che ti piaceva?

Minho: si è vero, mi svegliavo sempre presto, quando era ancora buio, e occupavo il posto accanto alla finestra, a volte mi addormentavo sul banco.

X: avevi una cotta per lei?

Minho: in realtà era un lui.

[•••]

{five years ago}
{October}

Lee Minho camminava per le strade di
Seul, erano le 5:25 del mattino.

L'aria in quel periodo era gelida, e recarsi così presto, solo in uniforme a scuola era impossibile data la temperatura, eppure il ragazzo si sacrificava, lo faceva per lui, perché lo amava.

Arrivò a scuola dopo 15 minuti di gelido cammino, si recò nel cortile e
si sedette sulla panchina accanto al ciclostazioni, prese il suo zaino nero e da dentro ne estrasse il libro di storia.

Aspettò le 6:00, quando finalmente la scuola venne aperta dalla collaboratrice scolastica.

Si alzò dalla panchina chiudendo il libro e infilandolo nello zaino, si avvicinò alla sua bidella preferita.

Minho: oggi stranamente sei arrivata in orario.

Jessi: oh tesoro, sei arrivato di nuovo presto per sederti accanto al ragazzino paffuto?

Il ragazzo arrossì e annuì imbarazzato.

Minho: non è una cosa stupida vero?

Jessi: caro, se lui ti piace, assolutamente
no, non è una cosa sciocca, anzi, è bellissimo!
Tu fai di tutto pur di passare un ora a settimana in sua compagnia, non ho mai visto qualcuno così cotto come te!

Minho ridacchiò, le piaceva davvero
tanto parlare con la donna, era quasi una
zia per lui.

Minho: adesso non esagerare, più che altro, aprimi la porta della classe, devo studiare storia, ho l'interrogazione stamattina e so poco e niente.

Jessi: come se fosse una novità.

[•••]

Minho si sedette finalmente al suo tanto amato banco e si mise a studiare.
Alle 7:30 chiuse finalmente il libro di storia e si ripromise di non aprirlo per i suoi prossimi 5 mesi.

Rimase per un quarto d'ora buono a non
far nulla, di quando alle 7:45 in classe entrò lui.

Mise un piede nella classe e a Minho sembrò di vedere il paradiso.
I capelli castani che svolazzavano all'aria gelida, il viso rotondo che metteva in risalto i grandi occhi a mandorla e le folte ciglia.
Il nasino leggermente arrossato per il freddo e le rosee labbra sottili le quali il ragazzo non poteva fare a meno di guardare.

X: hyung, sei già qui?! Questi giorni arrivi sempre prima di me per tenermi il posto accanto alla finestra. Un giorno mi dirai come mai?

Nemmeno gli angeli erano così belli per Minho.
Rimase a fissare la sua figura a lungo fin quando non se ne accorse.

Minho: un giorno te lo dirò Jisung.

𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥 - ꪑﺃꪀᦓꪊꪀᧁ❦︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora