capitolo 1°

15 1 2
                                    


Era una fredda notte di Settembre, le piccole goccioline di pioggia cadevano copiose sulla mia pelle, bagnandola di conseguenza, insieme ai miei vestiti da cameriera e alla natura che mi circondava.

"Corri Estrella, corri"

Continuavo a ripetermi , mentre mi allontanavo sempre di più dalla tenuta Brown, che ormai si era andata a nascondere dietro le fronde degli alberi

-"CORRETE E PRENDERTELA! NON LASCIATELA SCAPPARE"

sentì urlare dietro di me e ciò, se possibile, fece aumentare la mia corsa.

"Possibile che anche quel vecchio doveva inseguirmi?!"

Anche se lo sentivo che respirava a fatica, lui era sempre dietro di me

"Corri Estrella, corri e non fermarti"

Lo sentivo imprecare dietro di me, mentre borbottava, anche se a fatica, le possibili punizioni che mi avrebbe fatto scontare una volta che saremmo tornati alla tenuta, e un brivido mi percorse la spina dorsale.

Non potevo continuare così dovevo pensare in fretta a una strategia.

Allungai la mano verso la gonna nera, e tastai leggermente la coscia, controllando per sicurezza che il coltello fosse ancora li incastrato e che non fosse caduto durante la corsa.

Una volta sicura mi girai e osservai i ragazzi che mi stavano rincorrendo.

Quattro, quattro domestici e il conte, non erano troppi

Mi guardai velocemente attorno, studiando un attimo ciò che mi circondava

Un'idea mi passò per la mente

Feci un piccolo sorriso pensando che, dopo che avessi compiuto il mio piano, sarei stata libera

Ma a quanto pare, quella sera, il fato aveva deciso di voltarmi le spalle.

Avete presente quando siete in un momento critico, e vi capita di compire il più piccolo e insignificante errore, ma che poi alla fine si rivela fatale?
Ecco

Fu un attimo, forse per l'eccitazione del momento, per la distrazione, o probabilmente per la pioggia,
Fatto sta che quasi non me ne resi subito conto

Posai il piede, ma in un attimo non sentì più il pavimento sotto i miei piedi.

Sgranai gli occhi

"Caspita, caspita, caspita!"

Caddi e rotolai fino a fermarmi poco più distante da un cespuglio.

Stavolta, la pioggia cadeva prepotentemente sul mio corpo immobile, mentre dietro di me sentì una risata

-HAHA MA TI RENDI CONTO?! E TU SARESTI UNA DOMESTICA, MA SE INCIAMPI PURE PER COLPA DI UN SASSOLINO HAHAHAH!

Inspirai e lentamente mi alzai, sotto lo sguardo divertito del conte, mentre gli altri domestici mi guardavano seri

-A perfettamente ragione Signor conte Brown, è inaccettabile che una domestica del casato Bronw commetta un errore così sciocco,
perciò..

Dissi portando la mano sotto la corta gonna

-Mi permetta di dimostrarle le mie abilità

Estrassi il coltello, mettendo sotto un flebile raggio di luna la lama, ormai bagnata

- Almeno per un ultimo volta, le prometto che non se ne pentirà

Il conte non si scompose minimamente

-PRENDETELA!

Ordinò

Sospirai

I quattro vennero tutti insieme addosso a me, facendo un attacco sincronizzato

come posso amare un demone? Sebastian Michaelis×ocDove le storie prendono vita. Scoprilo ora