capitolo 16

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Yuna's pov

Io e i ragazzi siamo in sala prove. Dopo la serata di ieri, passata sui divani a parlare del più e del meno con il film a farci da sottofondo, mi sono rintanata nella mia nuova camera con un sorriso enorme sulle labbra. Non è spaziosa e neanche decorata, ma è bastata una stanza tutta mia a risollevarmi il morale degli ultimi mesi. Chan e gli altri mi hanno detto di poterla decorare come più preferisco, perciò Seungmin si è offerto volontario per accompagnarmi a comprare qualcosa, così abbiamo deciso che quando lui avrà un giorno libero andremo alla ricerca di ciò che mi serve.
In questo momento una canzone rimbomba nella stanza mentre i ragazzi ballano a ritmo di musica ed io li osservo dal divanetto. Oggi è una giornata abbastanza pesante. Si sono allenati dalle otto di questa mattina, per poi passare qui in sala prove, dove non hanno fatto altro che provare per oltre tre ore. Dopodiché dovranno recarsi in sala registrazioni per iniziare con la nuova canzone.
Ovviamente io li ho seguiti ovunque, aiutandoli ogni qualvolta ce ne fosse bisogno e dando una mano al resto dello staff nell'organizzazione di eventi, live e quant'altro.
Jeongin ed io non abbiamo avuto modo di passare molto tempo insieme, ma non gliene faccio una colpa. Eppure, ogni volta che ne ha avuto la possibilità, non ha mai perso tempo a dedicarmi qualche sorriso o attenzione in più. Tutto lontano dagli occhi del resto dello staff.
Non stiamo ancora insieme, o almeno credo, perciò è meglio per entrambi tenere nascosta la cosa per un po'.

Dopo un'altra ora, finalmente, Minho spegne definitivamente la musica. Le prove sono finite ed ora gli aspetta una piccola pausa pranzo. Ho detto al resto del personale che avrei pensato io alla pulizia della stanza, quindi dopo un sorriso riconoscente lasciano la sala per andare a sbrigare altri loro impegni.
Nella sala siamo rimasti solo noi ormai, così Jeongin si avvicina a me con un sorriso esausto sul volto mentre gli altri si concedono qualche minuto di riposo.
«Tu non riposi?» Lo guardo dal basso mentre si ferma ad un passo da me.
«Prima volevo darti un bacio» ammette non badando al tono di voce, infatti ora tutti gli occhi sono puntati su di noi.
Gli do una spinta leggera tentando di nascondere l'imbarazzo, poi mi sollevo sulla punta dei miei piedi e gli lascio un bacio sulla guancia. «Ora puoi andare.» Gli rivolgo un sorriso divertito prima di voltarmi per raccogliere tutte le bottiglie d'acqua che hanno lanciato per la sala, ma ovviamente non mi lascia il tempo di compiere neanche un passo che mi afferra per la vita, mi fa voltare nella sua direzione e mi lascia un veloce bacio a stampo sulle labbra «adesso posso andare» ripete le mie parole sottolineando la prima, per poi raggiungere i ragazzi sul divano. Scuoto la testa divertita e alzando gli occhi al cielo raccolgo le bottiglie vuote per buttarle nel cestino.
«Dovreste andare a mangiare, o non avrete abbastanza tempo per pranzare» suggerisco fermandomi davanti a loro. «Sapete anche voi di aver bisogno di questa pausa.»
«Hai ragione.» Chan mi sorride alzandosi prima di tutti. «Forza, andiamo. Abbiamo solo un'ora per mangiare, poi dovremo iniziare le registrazioni della nuova canzone.»
Il resto dei ragazzi lo imita mettendosi in piedi, tranne Jeongin, che resta seduto sul divano. La sua espressione sembra essere mutata tutto d'un tratto.
«Jeongin, tu non vieni?» Seungmin lo guarda mentre gli altri si sono già avviati.
Lui alza le spalle «vi raggiungo tra poco» mormora guadagnandosi un'occhiata preoccupata dal più grande, ma io gli poso una mano sulla spalla e gli rivolgo un sorriso rassicurante «ci penso io.»
Seungmin mi sorride grato prima di raggiungere il resto del gruppo fuori dalla stanza.
Mi siedo al fianco di Jeongin e gli sposto delle ciocche di capelli umidi dalla fronte. «Hey, che succede?» Chiedo tentando di incrociare il suo sguardo, ma lui me lo impedisce girando il viso dalla parte opposta.
«Perché questo muso? Poco fa sembravi così felice» cerco di attirare la sua attenzione, eppure lui non me lo permette mantenendo lo sguardo da tutt'altra parte.
Sospiro alzandomi dal mio posto per inginocchiarmi davanti a lui. Afferro il suo viso tra le mani e lo costringo a guardarmi «mi vuoi dire cosa succede?» Chiedo di nuovo, con sguardo preoccupato.
So che i suoi pensieri sono tornati nella sua mente, ma vorrei che si aprisse con me e che mi permettesse di aiutarlo. Non voglio che affronti tutto da solo.
«Non ho voglia di mangiare.» Dice secco, senza traccia di emozioni nella voce, ma non mi lascio intimidire.
«Hai bisogno di mangiare qualcosa, Jeongin. Non tocchi cibo da ieri e non hai fatto altro che allenarti da questa mattina.» Cerco di convincerlo non distogliendo lo sguardo dal suo ed usando un tono dolce e calmo, ma lui non sembra volermi dare ascolto.
«Ho detto che non ho fame.» Ripete duro.
«Sappiamo entrambi che non è così» passo una mano tra i suoi capelli con delicatezza, ma lui mi afferra il polso fermando i miei movimenti. Toglie anche l'altra mano dal suo viso e mi guarda serio. «Tu non sai niente. E ho detto di non avere fame, cosa non capisci?» Sbotta a voce non troppo alta sperando che questo mi faccia cedere, ma so che è in questi momenti che si ha più bisogno di aiuto, perciò non permetterò che la sua testardaggine mi allontani.
«D'accordo» mi rimetto in piedi e senza dire una parola esco dalla stanza, lasciandolo lì da solo.

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