Pov's Barbara
Suona la sveglia per il mare alle 9 ed è il primo settembre.
Quell'anno dovevo fare la terza media e si ero un po' in ansia.
Mi sveglio e mi dirigo in bagno ma appena metto piede in cucina c'è lui: una visione angelica.
Mattia nella mia cucina che è alle prese con una buona colazione.
"cosa ci fai tu qui?!" chiedo di botto mentre provo a sistemarmi i capelli.
"non pensavo di starti ancora antipatico, Barbarella" ancora quel nomignolo.
Inizio ad odiarlo di nuovo.
"non chiamarmi così per prima cosa, e poi non è colpa mia se ti ho ritrovato nella mia cucina senza nessun preavviso. e se fossi venuta qui nuda o che ne so in biancheria intima che cosa avrei dovuto fare" ribatto con rabbia.
La verità è che mi brucia dentro il fatto che sia sempre l'ultima a sapere le cose.
"stai calma, e comunque non sarei morto vedendoti nuda, anzi l'idea non è malissimo" dice lui con un sorrisino maligno.
Gli tirerei un pungo anche se lo amo.
"ha ha sempre simpatico. vabbè io faccio colazione se non ti dispiace" non faccio in tempo a finire la frase che entra mio fratello.
" ah eccoti svegliata dormigliona, oggi mat viene a mare con noi scusa se non ti avevo avvisata" gli lascio un'occhiata fugace mentre mangio velocemente una merendina.
"mi lavo e andiamo a mare, aspettatemi" dico fredda perché di mattina non ho voglia di scherzare e me ne vado.
All'una dello stesso giorno arriva la notizia fatale: Mattia sarebbe rimasto una settimana a casa nostra. Tutto il giorno. Tutti i giorni. Ok mi sto cagando sotto.
Mi sento come Belly "Nell'estate nei tuoi occhi"che si deve preparare anche per andare a prendere una cosa dalla sua casa.
Cerco di ignorarlo con tutte le mie forze perché non voglio che succeda nulla in quel momento. Evidentemente il destino non è dalla mia parte.
SBALZO TEMPORALE
Sono le 16 ed è l'ultimo giorno in cui Mattia è a casa nostra -sono sopravvissuta- penso mentre sistemo la mia camera. -alle cinque lui se ne andrà e finalmente starò tranquilla- penso tra me e me ma ad un certo punto entra qualcuno a rovinarmi i piani. Si apre la porta. È Mattia. La richiude ed entra.
"non sapevo tenessi una mia foto" dice indicando una delle foto che ho attaccato nel cuore della mia camera.
Mi giro lo guardo e gli rispondo " non ci avevo fatto caso, erano quelle che mamma aveva stampato a doppio" mento.
In parte è vero ma una sua foto la volevo e sì ci avevo fatto caso perché la guardo da anni.
"che ci fai qui?" cambio argomento.
"sono venuto a darti un degno saluto, te lo meriti" mi dice avvicinandosi.
Non ho il tempo di parlare che mi bacia.
un bacio passionale, con la lingua. Avevo dato baci a stampo nella mia vita ma uno così mai. Ho passato anni a immaginare come sarebbe stato ma ora mi sembra molto meglio.
Non riesco a contenere emozioni e dopo un po' lui si stacca. Mi guarda meglio gli occhi. scherzo mi sbrana proprio con lo sguardo. la sua mano ancora intorno a me. La sua pelle contro la mia. sembra un sogno.
Dopo pochi minuti dice "era da un po' che lo volevo fare, ci vediamo l'anno prossimo, Barbarella"
È la prima volta che quel nomignolo risulta così dolce.
Non realizzo nemmeno che lui già se ne va.
mi lascia sola.
Con i miei mostri.
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UN AMORE ESTIVO
Jugendliteraturho una cotta per lui da tutta la vita. mi piace da anni. non ho mai voluto dirglielo. un po' perché mi vergognavo un po' perché penso che lui mi veda come una sorella.