capitolo 3. almeno così credevo

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Pov's Barbara
Suona la sveglia per il mare alle 9 ed è il primo settembre.
Quell'anno dovevo fare la terza media e si ero un po' in ansia.
Mi sveglio e mi dirigo in bagno ma appena metto piede in cucina c'è lui: una visione angelica.
Mattia nella mia cucina che è alle prese con una buona colazione.
"cosa ci fai tu qui?!" chiedo di botto mentre provo a sistemarmi i capelli.
"non pensavo di starti ancora antipatico, Barbarella" ancora quel nomignolo.
Inizio ad odiarlo di nuovo.
"non chiamarmi così per prima cosa, e poi non è colpa mia se ti ho ritrovato nella mia cucina senza nessun preavviso. e se fossi venuta qui nuda o che ne so in biancheria intima che cosa avrei dovuto fare" ribatto con rabbia.
La verità è che mi brucia dentro il fatto che sia sempre l'ultima a sapere le cose.
"stai calma, e comunque non sarei morto vedendoti nuda, anzi l'idea non è malissimo" dice lui con un sorrisino maligno.
Gli tirerei un pungo anche se lo amo.
"ha ha sempre simpatico. vabbè io faccio colazione se non ti dispiace" non faccio in tempo a finire la frase che entra mio fratello.
" ah eccoti svegliata dormigliona, oggi mat viene a mare con noi scusa se non ti avevo avvisata" gli lascio un'occhiata fugace mentre mangio velocemente una merendina.
"mi lavo e andiamo a mare, aspettatemi" dico fredda perché di mattina non ho voglia di scherzare e me ne vado.
All'una dello stesso giorno arriva la notizia fatale: Mattia sarebbe rimasto una settimana a casa nostra. Tutto il giorno. Tutti i giorni. Ok mi sto cagando sotto.
Mi sento come Belly "Nell'estate nei tuoi occhi"che si deve preparare anche per andare a prendere una cosa dalla sua casa.
Cerco di ignorarlo con tutte le mie forze perché non voglio che succeda nulla in quel momento. Evidentemente il destino non è dalla mia parte.
SBALZO TEMPORALE
Sono le 16 ed è l'ultimo giorno in cui Mattia è a casa nostra -sono sopravvissuta- penso mentre sistemo la mia camera. -alle cinque lui se ne andrà e finalmente starò tranquilla- penso tra me e me ma ad un certo punto entra qualcuno a rovinarmi i piani. Si apre la porta. È Mattia. La richiude ed entra.
"non sapevo tenessi una mia foto" dice indicando una delle foto che ho attaccato nel cuore della mia camera.
Mi giro lo guardo e gli rispondo " non ci avevo fatto caso, erano quelle che mamma aveva stampato a doppio" mento.
In parte è vero ma una sua foto la volevo e sì ci avevo fatto caso perché la guardo da anni.
"che ci fai qui?" cambio argomento.
"sono venuto a darti un degno saluto, te lo meriti" mi dice avvicinandosi.
Non ho il tempo di parlare che mi bacia.
un bacio passionale, con la lingua. Avevo dato baci a stampo nella mia vita ma uno così mai. Ho passato anni a immaginare come sarebbe stato ma ora mi sembra molto meglio.
Non riesco a contenere emozioni e dopo un po' lui si stacca. Mi guarda meglio gli occhi. scherzo mi sbrana proprio con lo sguardo. la sua mano ancora intorno a me. La sua pelle contro la mia. sembra un sogno.
Dopo pochi minuti dice "era da un po' che lo volevo fare, ci vediamo l'anno prossimo, Barbarella"
È la prima volta che quel nomignolo risulta così dolce.
Non realizzo nemmeno che lui già se ne va.
mi lascia sola.
Con i miei mostri.

UN AMORE ESTIVODove le storie prendono vita. Scoprilo ora