1. 𝐂𝐄̀𝐋𝐈𝐍𝐄

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Nel mio Streep club mi sento accerchiata da una miriade di persone che fumano, bevono, e ballano scatenati

Esso infatti è stracolmo oggi, questo vuol dire
doppio lavoro e dunque doppio denaro

il che non è male se non fosse che oggi non sopporto nessuno, e siccome spesso e volentieri i clienti ci tengono particolarmente a stressarmi per balletti seducenti unicamente per loro, sono costretta a dover sopportare tutto e sperare di arrivare a fine serata.

Pensa ai soldi

ovviamente questo lavoro mi piace per certi punti di vista, sennó non ci avrei impiegato 2 anni della mia vita in questi posto, i motivi sono semplici; mi piace mettermi in mostra, mostrare il mio fisico magrolino e ben proporzionato e le mie abilità da ballerina, l'altro motivo l'ho citato prima. I soldi

non sono del tutto necessari visto che mia madre lavora come avvocato e porta a casa un bello stipendio.
Questo però va a finire nelle spese della casa; luce, gas, affitto e bisogna anche pagare la signora delle pulizie.

Dunque una parte dei miei soldi vanno per la mia famiglia, per comprare gli alimenti e anche per qualche uscita a mangiare fuori, magari anche per andare a fare shopping, mentre l'altra parte li metto da parte, sogno da sempre di fare un viaggio, ancora non saprei dove, ci sono così tanti posti nel mondo che ho l'imbarazzo della scelta.

Amo il mare perciò preferirei andare in un luogo balneare, con un'aria spensierata ed estiva, ma anche la montagna non è male; amo fare scii (soprattuto scii di fondo) pattinare sul ghiaccio per me è come meditare, dunque non mi dispiacerebbe nemmeno essa.

quando avrò la quantità necessaria per dar il via a qualche giorno di libertà fuori da Hollywood penserò alla meta.

mentre mi perdo nei miei pensieri un signore sulla cinquantina mi viene addosso
<<attenzione, diamine!>> impreco senza alcuna gentilezza

lui mi guarda e poi sorride maliziosamente <<per te dovrebbe essere un onore essermi caduta addosso>> dice bevendo un sorso del suo drink

inizio a ridere e chiaramente rispondo, <<e tu saresti?>> dico continuando a sorridere
<<presto lo scoprirai>> dice afferrandomi da un braccio e trascinandomi non so dove.
lui si fa strada tra le persone tirando spallate e spingendo chi ha davanti.

cerco di andare alla sua stessa velocità ma avendo dei tacchi altissimi questo mi è del tutto impossibile
<<rallenta!>> gli urlo da dietro con la speranza che mi abbia sentita, anche se dal suo silenzio la risposta è chiara

capisco che ci stiamo avviando nei bagni, dove, (come dico io), tutto è possibile

di solito ballo e mi struscio sui pali ma raramente ho un rapporto sessuale con dei clienti, e di certo non cambierò routine per un vecchio molestatore

pianto bene i piedi a terra e con una forza che non mi appartiene e ritiro il braccio indietro, mi volto e mi faccio strada tornando indietro ma prima che facessi due passi l'uomo torna all'attacco utilizzando una presa ferrea sul braccio

non ha capito con chi ha a che fare

con la mano libera mi tolgo un tacco; alto, glitterato.
dovrebbe essere un'onore per lui essere colpito con un tacco così elegante

questo è quello che faccio; sfilo il tacco, lo colpisco con la parte spigolosa proprio sulla schiena

esso si piega dal dolore e barcolla un po', va a finire contro un'altro signore della stessa età (almeno credo) gli fa cadere la bevanda alcolica che teneva in mano e la fa finire sulla sua camicia costosa

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