Gotham City
Palazzo di Maschera Nera
-MASCHERA NERA! L'EDIFICIO È CIRCONDATO SU TUTTI I LATI! ESCI CON LE MANI IN ALTO E NON SAREMO COSTRETTI A USARE LA FORZA. NON HAI VIA DI SCAMPO!-
James Gordon abbassò il megafono, aspettando una risposta da Maschera Nera.
Non che si aspettasse di vederlo uscire dalla porta principale con le mani in alto, ma sperava di non dover essere costretto a fare irruzione con i suoi agenti.
Dal palazzo non rispose nessuno, come se fosse deserto.
Ma era ovvio che non lo fosse.
Maschera Nera era lì, con tutti i suoi uomini, a tentare di salvare il salvabile del suo impero criminale.
E di certo avrebbe dato battaglia prima di finire dietro le sbarre.
-E va bene. Tutti pronti a entrare. Mulo ad Aquila. Mi ricevi?-
-Sissignore-
-Com'è la situazione lassù?-
-Calma. La torre è circondata anche dal cielo, e non rileviamo velivoli in avvicinamento. Lo abbiamo in pugno-
-Bene così. Aggiornatemi immediatamente se dovesse succedere qualcosa-
-Ricevuto, signore. Passo-
Speriamo di averlo davvero in pugno
-Entriamo. Ambrose, Rollins, voi entrate dal retro con le vostre squadre. Tutti gli altri con me. È ora di finirla-
-Ricevuto, signore. Attendiamo il suo ordine-
Jim avanzò lentamente verso la scalinata del palazzo, tenendosi basso tra le auto della polizia parcheggiate nella strada.
Dopo un lungo minuto, riuscì ad arrivare alla porta, accompagnato da una dozzina di agenti.
Gli altri, più indietro, stavano arrivando.
-Ambrose, noi ci siamo-
-Ricevuto. Noi siamo in posizione. Attendo il segnale-
-Al tre. Uno..-
-Agente a terra!- urlò una voce dal gruppo retrostante.
Jim si voltò, sollevando la pistola.
-Che succede?-
-Un agente ferito-
Jim raggiunse l'agente ferito.
Era sdraiato a terra, semi svenuto e con la faccia coperta di sangue.
-Pike? Pike, mi senti?- chiese Gordon, inginocchiandosi accanto a lui.
L'agente si mosse, aprendo gli occhi e guardandosi intorno.
-Stai bene?-
-Sì. Per fortuna mi hanno preso di striscio-
-Ti hanno sparato?- chiese Jim cercando proiettili sulla strada.
Non aveva sentito rumori di spari, ma gli uomini di Maschera Nera potevano aver usato dei silenziatori.
Ma gli elicotteri non avevano avvisato di cecchini sui tetti.
-No. Mi hanno tirato un sasso.. o qualcosa di simile-
-Un sasso?-
L'agente riuscì a sedersi sulla strada, appoggiando la schiena a un'auto.
-Sì, lo vedo. È sotto quell'auto- disse indicando un'auto a un paio di metri di distanza.
Un agente si abbassò, allungando una mano sotto l'auto per recuperare il sasso.
Jim se ne accorse subito.
Quello non era un sasso.
-Non prenderlo!-
Troppo tardi.
Le dita dell'agente si strinsero intorno alla granata, che esplose.
L'auto si ribaltò tra le fiamme, ricadendo su due volanti della polizia.
Altre granate esplosero in mezzo alle auto, facendole esplodere.
Il muro di fiamme si alzò, intrappolando gli agenti tra il palazzo e la fila di fuoco.
-È UNA TRAPPOLA! TUTTI DENTRO, PRESTO!- urlò Jim, cercando di farsi sentire sopra il rumore delle esplosioni.
Si guardò un secondo intorno, cercando di controllare i feriti dalle esplosioni.
La vista lo pietrificò.
Erano tutti morti.
Alcuni corpi stavano bruciando, altri erano stati schiacciati dalle auto lanciate dalle esplosioni.
I rumori scomparvero, e Jim sentì solo un fischio prolungato.
Lui li aveva condotti lì, lui li aveva scelti per quella missione.
E ora erano tutti morti.
Jim si sentì scuotere per un braccio.
Girò la testa, ancora sotto shock.
Un agente aveva sceso la scalinata e lo aveva raggiunto.
La sua bocca si muoveva, ma Jim non sentiva nulla.
Solo quel leggero fischio.
-..MISSARIO. DOBBIAMO MUOVERCI-
Jim annuì, e si lasciò trascinare verso la porta d'ingresso, già spalancata da due agenti.
Erano entrati tutti, e guardavano verso la strada dove erano stati massacrati i loro colleghi.
Jim si obbligò a non guardarsi alle spalle, e si incamminò verso le porte successive.
-Centrale, qua è James Gordon. Mi ricevete?-
-Riceviamo-
-Richiedo rinforzi immediati. Maschera Nera ci stava aspettando, ho perso uomini. Mandate unità mediche. Passo-
-Ricevuto. Mandiamo rinforzi-
Si fermò davanti alla porta di vetro che dava sull'ingresso.
Da lì, oltre il vetro, vedeva l'enorme hall del palazzo.
L'ufficio di Maschera Nera era all'ultimo piano.
Dopo la sorpresa ricevuta ancora prima di entrare, Jim sapeva che raggiungere la cima non sarebbe stato affatto facile.
Poteva solo sperare che i rinforzi arrivassero presto.
-Entriamo- disse Jim.
Due agenti spalancarono la porta, e altri entrarono, puntando le pistole in avanti.
La zona era deserta, tranne che per due donne e un uomo seduti dietro il bancone della reception.
-Siete sotto arresto. Mani in alto-
I tre alzarono le mani senza protestare, rimanendo immobili dietro al bancone.
Tre agenti andarono verso di loro, ammanettandoli.
Jim si avvicinò, abbassando momentaneamente la pistola.
-Dove si trova Maschera Nera?-
-Nel suo ufficio-
-Quanti uomini ha qua dentro?-
-Molti. Non ce la farete mai a prenderlo-
-Lo vedremo-
Un rumore di passi echeggiò dall'altra parte della hall.
Gli agenti puntarono le pistole, pronti ad aprire il fuoco.
-Non sparate- disse Jim.
Le squadre di Ambrose e Rollins entrarono nella hall, raggiungendo gli agenti di Jim.
-Il retro è sicuro- disse Ambrose.
-Ottimo. Prepariamoci a salire-
-Dove sono tutti gli altri?- chiese Rollins.
-Sono morti- disse Jim -Maschera Nera ha fatto lanciare granate tra i miei uomini. Quelli che vedete qua sono gli unici sopravvissuti. Ho chiamato rinforzi, arriveranno tra poco. Finché non arrivano, rimaniamo qui. Gli elicotteri ci faranno sapere se Maschera Nera tenterà la fuga via cielo-
Rollins lo chiamò da parte, mentre gli altri agenti si radunarono al centro della hall.
-Signore, devo chiederle.. tra le vittime, c'era anche..-
-Sì. C'era anche l'agente Lynch-
Rollins barcollò, come se qualcuno gli avesse appena sparato in pieno petto.
Jim lo prese per un braccio e lo fece sedere a terra.
Era a conoscenza della loro relazione.
Quella notizia doveva essere devastante.
-No.. no.. Rebecca..-
-Rollins, so che è dura, ma ho bisogno che stringi i denti. Maschera Nera è ancora qui, possiamo prenderlo. Possiamo fare giustizia per l'agente Lynch. E per tutti gli altri-
Delle porte si aprirono, e Jim sentì rumore di passi in corsa.
Le balconate in vetro, almeno dieci metri sopra le loro teste, ora erano piene di uomini in completo nero con in mano mitragliatrici e pistole.
E tutte le armi erano puntate verso gli agenti al centro della hall.
Erano circondati.
Sul balcone apparve Maschera Nera, nel suo classico completo bianco immacolato.
-Benvenuto, commissario. Non la aspettavo a quest'ora. Se mi avesse avvisato del suo arrivo, avrei potuto farle trovare un comitato di benvenuto migliore. Ma sa, mi sono dovuto arrangiare. Spero che comunque abbia gradito i fuochi d'artificio-
Jim sentì il sangue bollirgli nelle vene.
-Bastardo. Hai idea di quante persone hai ucciso?!-
-Non abbastanza, se siete arrivati fino a qua-
-Goditi quei pochi minuti di libertà che ti restano, perché entro domani tu sarai dietro le sbarre-
-Questo in realtà non succederà, commissario. Entro un'ora, io sarò ben oltre i confini di Gotham, e lei non potrà fare più nulla per prendermi. Adesso, se non vi dispiace, è giunta l'ora che io tolga il disturbo. Ho ancora delle faccende di cui occuparmi prima di andarmene da qua. Ma voi non fate complimenti, fate come se foste a casa vostra. Dopotutto questo posto lo sarà, finché io non avrò preso il mio elicottero-
-Ti piacerebbe. Ti fermeremo, e vedremo chi avrà l'ultima parola-
-Commissario, credo che lei abbia già avuto numerose perdite questa notte. Se ipoteticamente io ordinassi ai miei uomini di svuotare i caricatori delle loro armi su di voi, mi creda.. la polizia di Gotham dovrà arruolare moltissimi nuovi agenti. Lei e i suoi agenti ve ne starete qui, belli tranquilli, senza fare assolutamente niente. Altrimenti farò piovere piombo sulle vostre teste, e non credo che lei voglia altri agenti sulla coscienza. Oppure mi sbaglio?-
Jim strinse i denti.
Non poteva lasciarselo scappare, ma non poteva macchiarsi le mani di altro sangue dei suoi uomini.
Maschera Nera aveva pensato a tutto.
E anche se fosse riuscito a eliminare tutti quegli uomini armati, cosa molto difficile, avrebbe dovuto percorrere l'intera torre prima di trovarlo.
-Direi che la mia presenza non è più necessaria qua. Voi sapete che cosa fare. Che nessuno si muova da qua. Se anche solo uno sbirro decide di farsi una passeggiata per la torre, vi riterrò tutti responsabili. Fate ciò per cui vi pago-
Maschera Nera si voltò, entrando nell'ascensore alle proprie spalle.
Le porte si chiusero, e il criminale scomparve.
Nessuno degli agenti osò muoversi dal suo posto.
Jim ebbe l'istinto di alzare la pistola e sparare agli uomini di Maschera Nera, ma dovette trattenersi.
Lo avrebbero ucciso immediatamente, e sarebbe stato tutto inutile.
Ma mentre loro stavano lì, Maschera Nera si preparava ad andarsene, vanificando mesi del loro lavoro.
Vederselo sfuggire in quel modo gli rodeva, ma erano in trappola.
E non vedeva via di scampo.
-Aquila a Mulo. Signore, mi riceve?-
-Ti ricevo. Che succede?-
-Rileviamo un velivolo in avvicinamento. Abbiamo tentato un contatto radio, ma non abbiamo ricevuto risposta-
Fantastico
L
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GOTHAM KNIGHTS
FanfictionTutti a Gotham conoscono Bruce Wayne, il miliardario rimasto orfano quando era un bambino. E tutti conoscono Batman, la testa che tutti i criminali di Gotham vorrebbero appendere nel proprio rifugio. Però, da quando Bruce ha indossato per la prima v...