capitolo uno

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capitolo uno

Jasmine è seduta in classe, sente dei brividi che scendono dal suo collo fino al fondo della schiena, sul suo telefono collegato alle cuffie, la schermata è su un lettore di musica, sta ascoltando “Teacher’s Pet”, Melanie Martinez, senza seguire la lezione di matematica ma guardando attentamente ogni singolo movimento del professore.

Continua a non piacerle la matematica, ma sta rivalutando l’idea di professore che ha.

La canzone cambia: “Daddy Issues”, The Neighbourhood.

Oh,  sa che è sbagliato associare quella  canzone al suo professore, ma non ne può fare a meno.

Anche perché, da quando è cambiato il docente, matematica è diventato il suo corso preferito.

O meglio, il docente di matematica è diventato il suo preferito, nonostante le attenzioni che riceve da quello di scienze umane.

La intriga come quel genio incompreso che è il suo professore sia finito ad insegnare in una stupida scuola superiore.

Sa anche che ci starà male, per molti motivi, uno dei quali, lo descrive perfettamente Melanie.

Un altro, è che non va mai a finire bene quando si affeziona troppo.

E si sta decisamente affezionando troppo anche solo ai piccoli gesti: un occhiolino a fine lezione, delle caramelle offerte, gli accenni al libro che lei gli ha prestato, ogni piccolo gesto, per lei, vuol dire tutto, anche se per lui potrebbe non valere niente.

Tuttavia, nonostante la risposta che aveva dato a Jasmine dopo la lettera che aveva letto, quella infilata in mezzo al libro, anche al professor Miller Jasmine non passa inosservata.

E come può essere altrimenti?

Due anni più dei suoi compagni, una bellezza rara, una di quelle che speri non si sgretolino non appena la tocchi, perché sembra così fragile, una bella testa.

Quindi, nonostante la notevole differenza d’età,nonostante il suo “amore” per sua moglie, un piccolo forse non così piccolo debole per Jasmine ce lo ha anche lui.

La ragazza continua ad osservarlo, sgrana appena gli occhi quando lui si mette a disegnare con l’indelebile sul termosifone per spiegare il teorema di Talete,ma non ha nessuna reazione esagerata, o quantomeno, non la mostra, sarebbe piuttosto stupido da parte sua.

La prima volta che l’aveva visto, solo qualche mese prima, aveva capito che sarebbe diventata la sua comfort person, ma di sicuro non pensava che la situazione si sarebbe spinta fino a quel punto.

Ambrosine, l’unica a saperlo, non approvava per nulla quel suo attaccamento al professore, ma non poteva dire molto, in fondo, neanche lei aveva un rapporto diverso con le sue persone preferite.

La canzone cambia nuovamente: “Off Of The Races”, Lana Del Rey.

Dio, ricorda ancora quando aveva conosciuto Shawn, quella strana conversazione che avevano avuto nel parcheggio.

Senza pensarci troppo alza il volume e appoggia le ginocchia sul banco, i piedi sulla sedia, la testa che dondola a tempo.

Forse, solo per il gusto di  essere ripresa, cosa che accade pochi secondi dopo, effettivamente.

Senza mostrare troppa voglia si sfila una cuffietta, e punta il suo sguardo in quello del professore.

<<Sì?>>

Domanda come se non avesse sentito perfettamente.

<<Mettiti composta, Jasmine>>

Fa lui, e lei con un sorrisetto giocoso obbedisce, senza smettere però di ascoltare la musica.

Il professor Miller non è uno che si irrita facilmente.

Ma quella ragazza, ha il potere di farlo andare su tutte le furie, con le sue maniere scomposte, il cervello che usa raramente per applicarsi, il suo modo di sfidarlo.

<< E togliti le cuffiette >>

Ordina ancora.

Jasmine non ci pensa minimamente, a separarsi dalla sua amata musica.

Non ora, no, non può separarsi dall’unica cosa che la calma.

Ma il professore ha completamente interrotto la lezione solo per dirle di ascoltare, quindi decide di sbuffare, gesto che irrita ancora di più Miller, e  togliersi gli auricolari.

<< Alla lavagna >>

La ragazza si alza con la massima calma, sistemandosi i jeans a vita bassa e si avvia alla lavagna.

Lui non può fare a meno di guardarla.

Ha un modo strano di camminare: non muove le braccia e non ancheggia, al contrario delle sue compagne di classe.

Quando arriva si lega i capelli in modo disordinato con una matita e prende il gessetto.

Lui, senza farsi cogliere impreparato, detta l’equazione di una retta.

Lei svolge l’esercizio senza esitazioni, ringraziando Amber che l’ha aiutata a capirlo.

E allora, quando è stato svolto tutto l’esercizio, il professore in silenzio, si gira con un sorrisetto soddisfatto e gli si avvicina un po’ troppo, dato che deve solo dargli un gessetto.

Una vicinanza che fa rabbrividire entrambi. 

<< Avete visto, ragazzi? Così si svolge un nell'esercizio >>

Dice alla classe, trattenendo involontariamente la mano fredda di Jasmine nella sua, perennemente calda. 




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