No control

439 12 0
                                    

*Scritta per fan service sotto richiesta specifica della mia migliore amica. Se la storia non vi piacerà, sapete a chi dare la colpa*

PS: una amica come me dove cazzo la trovi?

No control

Quella serata era cominciata male ancor prima che iniziasse. Era il giorno del loro anniversario: stavano ufficialmente insieme da sette anni e Louis era riuscito a trascinarlo ad una cena aziendale. Harry sperava che il fidanzato lo avrebbe portato ad una cena a lume di candela o comunque ad un qualcosa di intimo e romantico e invece erano lì, a festeggiare la promozione del maggiore insieme ad un tavolo di altri cinquanta colleghi.

E come se non bastasse come ciliegina sulla torta si era aggiunta la sua nemesi: Albert Gremory. Quest'ultimo era il capo di Louis ed Harry era sicuro al 99% che avesse una cotta per il suo ragazzo. Forse lo aveva capito dal modo in cui coglieva ogni occasione gli si presentasse davanti per toccarlo o mettergli le mani addosso in un qualche modo. Lo faceva da anni ormai, nonostante sapesse bene che Louis fosse in una relazione stabile e nonostante Albert stesso avesse una moglie ed una figlia che lo aspettavano a casa.

Ad Harry dava il voltastomaco. Era anche troppo vecchio per Louis, avrà avuto il doppio della loro età, per dio! Però ciò che lo irritava di più era che Albert era uno di quegli uomini che invecchiavano bene come il vino. Era un bell'uomo e questo era incontestabile. La sua presenza lo intimidiva e vederlo insieme al suo ragazzo lo faceva sentire insicuro.

E adesso quello stesso bel uomo si stava complimentando col suo di bel uomo avvolgendogli le spalle con un braccio e parlandogli col viso anche fin troppo vicino. Louis ovviamente era troppo ingenuo per accorgersi di ciò che accadeva nei modi più palesi sotto al suo naso. Era fin troppo buono per sospettare dei secondi fini nell'atteggiamento del suo capo e fin troppo educato per respingere quel contatto.

Harry era seduto davanti ai due, praticamente uno spettatore in prima fila a cui mancavano solo i popcorn. Fu quando vide Albert accarezzare la mascella di Louis con il dorso di due dita che perse il controllo. Il suo primo istinto fu di andarsene da qualche parte tipo in bagno ed aspettare che i suoi nervi si calmassero, ma poi gli venne in mente un'idea migliore per aggiungere un po' di pepe a quella serata.

Harry fece scivolare il suo piede da sotto il tavolo verso Louis e gli accarezzò la caviglia con la scarpa. Questo lo guardò di sottecchi con occhi interrogativi mentre continuava a conversare con il capo. Il riccio gli fece uno di quei suoi sorrisi provocanti che di solito gli faceva quando flirtavano e Louis rimase incantato per qualche secondo lasciando una frase a metà.

«Che stavi dicendo?» gli chiese Albert mentre Louis guardava con occhi persi il suo ragazzo, quasi ipnotizzato. Fece per rispondere, ma poi si rese conto di essersi completamente dimenticato di cosa stavano parlando.

Harry sorrise genuinamente, compiaciuto del fatto che nonostante il ragazzo avesse accanto un bel uomo chiaramente interessato, non avesse occhi che per lui.

Albert visibilmente infastidito si avvicinò con la sedia al suo ragazzo rubando la sua attenzione e riportandola verso una nuova conversazione. Vide Louis cercare di darsi una regolata mentre cercava di concentrarsi su quello che gli stava dicendo il capo. Harry sentiva la colonia di Albert perfettamente e lui era dall'altra parte del tavolo. La cosa lo irritò e non poco.

Si sentì improvvisamente in vena di giocare, si tolse la sua scarpa destra e ritoccò la caviglia del ragazzo con il piede. Lo vide irrigidire la mascella al contatto mettendo in risalto quella vena che aveva sul collo mentre teneva lo sguardo fisso su Albert.

Harry fece salire il piede tracciando una scia che finì sul ginocchio. Vide Louis vacillare e ingoiare un groppo di saliva quando si accorse che il riccio non aveva nessuna intenzione di fermarsi. Tuttavia Louis non fece nulla per impedirglielo, anzi con nonchalance mise gradualmente più spazio fra le gambe a mano a mano che il piede dell'altro saliva.

No control Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora