ho trovato questo libro in una credenza tra veli di polvere e spazi vuoti, era tra i libri di avventura e quelli fantasy come se fosse una storia ma con il suo racconto, la copertina aveva alcuni punti strappati e con alcuni pezzi di scotch dove c erano rotture troppo grandi e la trama era molto un mix come quando metti le cose nel frullatore e premi avvia, la prima pagina del libro parlava un po' di questa bambina piccola con i capelli lunghi e la frangetta e la mamma le faceva sempre le trecce, andava sempre a scuola tenendo lo zaino tra le mani stretto a sé come se avesse paura di perderlo, a scuola si impegnava sempre a prendere bei voti nonostante ci fossero quei buffi gruppetti di bulli che la prendevano in giro perché era diversa ma anche molto speciale dato che li si formava sempre nel viso un sorriso come quando li danno un regalo.. poi passarono i mesi di scuola e la bambina è crescita ma non porta più ne la frangia e nemmeno quelle stupende acconciature che le faceva la mamma, ma semplicemente una coda alta e un paio di occhiali, cammina a testa bassa sempre tenendo lo zaino tra le mani, non so esattamente perché e non l ho mai capito, la portavo sempre nella mia mano per evitare che si sentisse sola e farla sentire speciale per ciò che è e non per quello che le fanno credere le persone.. dopo aver passato le elementari la bambina ormai adolescente è cresciuta e non porta più la coda ma i capelli sciolti sempre con i capelli dietro alle orecchie, le persone continuano a giudicarla perché varie volte era in stampelle, ma lei continua a camminare a testa alta nonostante dentro il cuore piange e l anima si chiude in sé stessa.. all età di 15 anni suo padre la abbandono e lei perse completamente la sua anima come se lo zaino che tiene sempre in mano glielo avessero tolto, perse capelli mese dopo mese e le notti insonni per gli attacchi di panico e la mancanza di fiato e le maniche passate ripetutamente sul viso per asciugare le lacrime che gli occhi versava, le ciocche di capelli nella vasca e le grida per la disperazione perché lei teneva e tiene molto ai suoi lunghi capelli mossi, le giornate a mangiare a tavola con le mani tremanti e il groppo in gola come se avessero fatto un nodo, le ore passate con la musica nelle orecchie e a scrivere ore e ore cio che le frulla nella testa ma senza premere il tasto pausa, le grida tra i genitori poiché sono divorziati sin da quando la bambina aveva solo un anno.. nella testa lei continuava a cadere e a strisciare pur di proseguire per la sua strada sempre e costantemente a testa alta nonostante fosse un vaso in mille pezzi ma c era sempre la sua mamma a raccogliere i pezzi che lei perdeva man mano che passava il tempo.. ogni sua singola pagina raccontava una giostra che faceva su e giù, passava dall essere felice fino a passare al buio completo e cadendo sempre nello stesso buco senza via d uscita ma c era sempre la mamma che la faceva uscire per farla giocare in giardino con la palla gialla e nera e a viaggiare nella sua bicicletta rossa per sentirsi libera nell aria che le passava in viso, lei ha sempre lottato contro se stessa e i mostri che ogni volta la buttavano a terra, ma ha imparato che bisogna affrontare ogni singolo ostacolo che la sua vita le poneva davanti sempre a testa alta e avanti tutta come nelle barche che nonostante ci fosse il vento non smette mai di andare avanti, si bhe questa ragazza a volte ha dovuto aggiustare le sue vele per seguire le onde del mare ma non ha mai smesso di fermarsi nonostante a volte abbia frenato la bicicletta per prendere fiato e ripartire da capo.. lei che lotta tra pianti e urli giorno e notte, che ha dato e fatto tanto per persone che non meritavano niente, lei che ha imparato a frenare e a ripartire nonostante il vento e le vele la rallentavano, colei che ha sorriso nonostante dentro fosse un vaso in mille pezzi, lei che è caduta per poi rialzarsi sempre una volta in più forte di quanto la era prima, la bambina dalle lunghe trecce che c'è dentro chiede "pedaliamo insieme e andiamo contro il vento insieme?"..
ora la bambina è cresciuta e ha imparato a lottare da sola senza la bicicletta ma scrivendo riga dopo riga e mettendo dei pezzi di toppe dove ci fossero dei buchi tra una pagina e l altra, colei che ha imparato a cavalcare le onde nonostante ci sia il vento che spesso non la lascia libera con sé stessa, quella piccola memi che ora è diventata una grande donna ma che ogni tanto ha bisogno del freno della sua bicicletta rossa per poi ripartire e le vele che la facciano navigare dove è meglio per lei.. quella bambina ora non ha più le trecce o i capelli sciolti ma ha trovato la sua persona nonostante anche oggi riceva commenti poco belli come qui buffi gruppi di bulletti, ora non porta più lo zaino tra le mani ma nelle spalle ha uno scudo che usa per difendersi dalle cattiverie di oggi e dai dolori che il vento porta dal mare verso di lei, lei ora è felice di quel che era e di quel che sta diventando con il tempo, ha trovato le sue onde da cavalcare anche se a volte cade dalla tavola da surf ma lei ama rialzarsi nonostante la vita la butti giù..
spesso li chiedo "ti senti mai che il vento ti blocchi la strada?" io le dico "si" però so che la ragazza di quel libro che ho trovato nello scaffale impolverato e quei inutili spazi vuoti sia uno dei libri più intriganti che io abbia mai letto, perché è la storia di avventura più bella che quella ragazza prese in mano.. quella bambina con i capelli lunghi e la frangetta e quella vecchissima bicicletta rossa e quelle trecce che la mamma le faceva di cui parlo ero io e quella ragazza che ha imparato a cadere dall onda e a rinavigare nelle sue onde e a non smettere mai di pedalare nonostante il vento la blocchi sono io.
memi