"Grazie Dylan" chiusi la portiera della mia machina e accesi il motore. Il carozziere mi salutò con un gesto della mano,quando gli passai accanto. Acquistai un po' di velocità non appena fui sulla strada principale. Cliccai il pulsante della radio che trasmetteva momentaneamente il meteo. "Oggi carissimi ascoltatori della nostra amata Sidney, vi consigliamo di stare molto attenti e di rimanere a casa per i prossimo rovesci temporaleschi. Per oggi è tutto vi salutiamo da Radio Sidney" sbuffai sonoramente e spensi la radio. Odio la pioggia. Arrivai nel vialetto della mia casa, parcheggiai e uscii dalla vettura, afferrai le chiavi di casa ed entrai dentro. Avevo una fame terribile, non avevo nemmeno pranzato. Mi avviai verso il frigorifero, aprii ma non trovai quasi nulla. Mi ero completamente scordata di fare la spesa quel weekend così mi accontentai di chiamare una pizza a domicilio. Composi il numero e diedi la via. Cominciò ad oscurarsi il cielo e i lampi e i tuoni furono evidenti. Dopo venti minuti stava diluviando e tutte le strade erano allagate. Il campanello suonò e felice dell'arrivo, dopo tanto, della mia pizza, andai ad aprire. "Mi scusi per il ritardo ma sa, il temporale ha allagato tut.. " il fattorino alzò lo sguardo e non era possibile. Lui.
Un'altra volta. Stava diventando la mia condanna. "Ma guarda guarda, Faith giusto?" Mi apoggiai alla porta "Dovresti saperlo dato che mi hai minacciato un paio d'ore fa, fattorino" mi guardò malissimo e mi porse la pizza,fredda. Certo che era bagnato fradicio, quasi quasi mi faceva pena. Misi da parte il mio odio per una volta. "Hai finito i giri?" Mi guardò curioso e annuì. "Ehm si perché?" Sospirai e mi misi da lato. "Entra" mi fece un piccolo sorriso al quanto disgustoso e raggiunse la sala. Mi diressi in cucina e nel microonde scaldai la pizza. Salì al piano superiore e afferrai una felpa di mio padre, che mi diede per ricordo, e raggiunsi Michael. "Tieni, il bagno è di sopra, terza porta a sinistra." Afferrò i vestiti e senza fiatare andò dove detto. Presi la pizza e due birre, mi andai a sedere sul divano a gambe acavallate e presi un sorso. "Ma che gentile che sei Jonhson" mi raggiunse sul divano. "Provo solo compassione verso i fattorini tinti e sfigati" mi fece un sorriso furbo e addentò la sua pizza.