I Felt you.

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Alla mia migliore amica, la mia Sister Elena, per essermi sempre vicina.

Alla Monique e alla Miki per il loro sostegno.

Alla persona che mi ha ispirato.





Siviglia, sud-ovest della Penisola Iberica - ore 22:00.



Yves aveva appena finito di studiare, domani ci sarebbe stato un compito in classe e lui voleva dare il massimo, come sempre, ma ora la sua unica intenzione prima di andare a letto era quella di accendere il suo Pc e starci almeno una mezz'oretta. Non poteva fare a meno di collegarsi, gli bastavano anche solo un paio di minuti e poi chiudeva, ma doveva comunque collegarsi una volta al giorno, non resisteva senza.

Era quasi completamente assuefatto di Facebook, Twitter e Youtube, e aveva la mania di iscriversi ad ogni forum che gli capitava e che trovava interessante.

Non vantava di avere una vita movimentata anzi, le sue giornate trascorrevano tutte nella stessa maniera, ossia: svegliarsi, andare a scuola, studiare, studiare, studiare, cenare e poi finalmente navigare in Internet.

Non vantava nemmeno di avere molti amici, anzi non ne aveva nemmeno uno, semplicemente tutte le persone che incontrava le trovava poco interessanti.

Non si definiva un ragazzo solitario, non aveva un carattere chiuso e riservato ma neanche uno di quei caratteri molto espansivi, era tutto dovuto al semplice fatto che lui era quel tipo di persona che gli altri non sempre notavano e non sempre avevano il piacere di voler ascoltare. Non c'era solo questo da dire su Yves, c'era da dire anche che gli davano noia parecchie cose e ne amava troppe poche, le persone che la maggior parte incontrava lo annoiavano, le feste di paese lo annoiavano, le discoteche lo annoiavano ma amava tantissimo la fotografia e non si sarebbe mai stancato di Internet e di tutti quei social network.

Tutto ciò che vedeva nella vita reale non lo divertiva mentre se avesse visto un qualsiasi video su Youtube sicuramente avrebbe scatenato in lui una risata quasi interminabile.

Picchiettò con le dita sulla tastiera, aspettando che il PC si caricasse del tutto.

"Che noia." Sbuffò.

Entrò finalmente su Facebook. Diede uno sguardo alle varie pagine che seguiva, non c'era nessuna novità, niente nuovi post, niente nuove note.

Aveva una sola ed unica notifica, era da parte di qualcuno che aveva aggiunto così a caso e che gli invitava a mettere mi piace ad una pagina.

"Straniero di me stesso, malsano di tutto, uso le parole come medicina."

Il titolo aveva fatto centro, o meglio aveva catturato l'attenzione di Yves, che curioso com'era, iniziò a leggere le note biografiche.

"I'm too weird to live but much too rare to die."

Inziava così...


"Non mi è mai piaciuto presentarmi a parte dire il mio nome, ovviamente. Ma ho sempre creduto che per scrivere una presentazione vera e corretta bisogna conoscere se stessi davvero bene e io non credo di rientrare nella categoria di persone che si conoscono, a parte il mio essere un ragazzo, non sono mai riuscito ad inquadrare il mio modo d'essere, a volte addirittura stento a sopportarmi. Penso solo che la frase che ho citato all'inizio, frase di una canzone che adoro, racchiuda tutto quello che magari ogni persona che mi circonda, e persino me stesso, abbia dentro.

Una frase simile sicuramente mi descrive in parte, così come può descrivere chiunque di voi che deciderà di entrare nel luogo dei miei pensieri.

I felt you  ♦  Tematica gay.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora