passato/14 settembre 2003.
driin driin,suona la sveglia.
"uffa" sbuffo alzandomi dal letto.
eh si,primo giorno di scuola..ciao a tutti
sono viola,ho 12 anni..e sono una bambina molto insicura di me stessa..per vari motivi che tra poco vedrete."buongiorno viola"
mi saluta mia mamma accarezzandomi la guancia...litigo sempre con mia mamma
perché ha problemi seri con la droga o così si chiama..ed ogni volta che usa quella polverina diventa aggressiva menandomi.
infatti sta mattina non dovrebbe averla usata,siccome mi ha salutato..di solito mi da una botta di cintura sulla schiena..ritornando a noi.
Non la saluto,mi siedo a tavola ed inizio a mangiare il latte con i biscotti.
Appena finisco,salgo di sopra senza degnare di uno sguardo a mia madre..ed inizio a prepararmi.metto un jeans a zampa nero ed una maglia bianca a maniche lunghe stretta.
infilo delle converse e vado in bagno per lavarmi i denti e la faccia.
prendo lo zaino e scendo."buona giornata amore di mamm-"
sbatto la porta,e mi incammino verso scuola.prendo il Nokia che mi regalò la mia nonnina al mio 10esimo compleanno e ascolto un po' di musica.
Camminavo tranquillamente ma mi imbattei su qualcosa,o meglio qualcuno."ehy! fai attenzion-Oh e chi abbiamo qui?"
oh no,è quel cretino di jake e i suoi stupidi amici..ora sono sicura che mi meneranno."scusa jake,non stavo guardando la strada e-"
Non finii,mi tirò un pugno nella guancia e caddi a terra con gli occhi socchiusi.
"ehy tu!!"
girai la testa e vidi un ragazzino..aveva i dreadlocks ed era vestito con vestiti larghi."e tu chi sei?"
chiese jake a questo ragazzino.
"non ti riguarda,lasciala stare!"
attraversò la strada e venne verso di me,aiutandomi ad alzarmi.
"stai bene?"
mi chiese prendendomi per le braccia,annuii.
mi sorrise,e guardò jake.
"cos'è?hai il fidanzatino e non ce lo dici?"
disse jake ridendo insieme ai suoi amici.
"i-io devo andare"
dissi iniziando a camminare,ma uno dei suoi amici mi spinse e andai a finire su quel ragazzino con i dread.
diventai rossa e mi staccai,lui mi guardava sorridendo."senti,lasciala in pace."
mi difese il ragazzino con i dread.
"uh sennò che fai?"
jake lo spinse avvicinandosi a me e tirandomi i capelli,gemetti di dolore.
"lasciala!"
il ragazzino gli tirò un pugno e jake cadde a terra,poi venne da me e mi aiutò ad alzarmi nuovamente.mi prese per la mano e iniziò a correre fino a scuola,mentre io lo seguivo.
"ve la farò pagare cara!"
gridò jake da dietro.Arrivammo davanti la scuola e ci fermammo
con il fiatone.
"tutto ok? ti ha fatto male?"
mi chiese toccandomi la guancia rossa e viola per via del pugno di jake.
"si sto bene,come ti chiami?"
gli chiesi incuriosita.
"tom,tom kaulitz"
mi rispose.
annuii e gli sorrisi.
"io sono viola,viola nëville..ah e grazie per prima"
lo ringraziai sorridendo.
mi sorrise e dopo un po' arrivò un altro bambino,aveva uno stile "emo" ed un ciuffo che gli ricadeva giù per l'occhio sinistro."eccoti tom! ma dove eri?"
si avvicinò a tom toccandogli la spalla.
"scusa bill,un ragazzino stava picchiando viola
una mia amica."
rispose tom sospirando.
questo bill annuii e mi guardò.
"oh giusto,piacere sono bill..il gemello di tom"
mi sorrise porgendomi la mano.
la strinsi e mi presentai.
"ragazzi in che classe siete?"
chiesi,chissà magari eravamo in classe insieme.
"oh noi siamo nella 2d,tu?"
mi rispose bill.
"anche io! siamo in classe insieme!"
feci un sorrisone,che fu ricambiato....
siamo in classe,manca un'ora e finisce questo inferno..finalmente.
tom si è seduto accanto a me,mentre bill è attaccato al nostro banco davanti solo.
"viola,viola!"
mi chiamò tom sussurando.
"dimmi tom"
gli risposi.
"mi puoi far copiare il numero cinque?"
annuii e lui sorrise,gli passai l'esercizio e mi lasciò un bacio sulla guancia.
arrossì.dopo qualche minuto suonò la campanella
io tom e bill raccogliemmo le cose ed uscimmo dalla classe.
"viola ma tu dove abiti?"
mi chiese bill mentre ci incamminiamo per casa,stranamente eravamo nella stessa direzione.
"io abito con mia mamma in via ***"
risposi educatamente.
"oddio anche noi siamo in quella via!"
gridò tom contentissimo.
"fantastico allora!"
sorrisi a trentadue denti....
continua