21 APRILE
ORE 12.30
Che giornata noiosa. Tutta la mattina a revisionare documenti, stilare referti e aggiornare il database dei pazienti. Non un incidente domestico, qualche osso rotto, una misera medicazione...niente di niente. Per fortuna mancavano solo poco più di tre ore alla fine del turno. Certo, c'era la reperibilità, ma viste le ore passate non si aspettava niente di emozionante per quella giornata. Andrea, il dottor Karlsson per l'esattezza, si aggirava svogliato per il reparto di medicina generale in cerca di qualcosa che attirasse la sua attenzione. Come non detto, la cosa più 'interessante' fu vedere Marina, la capo sala, prendersela con dui tirocinanti universitari chissà per quale motivo. Solo la sua vista riuscì a salvare quei due malcapitati che si dileguarono in fretta e furia.
"Giuro che la prossima volta non mi scappano! Li ho beccati in saletta a scambiarsi germi invece che andare dai campanelli!" era furiosa.
"Dai Marina, non mi dire che tu alla loro età non ti sei mai appartata con qualche aitante collega" le fece l'occhiolino prendendola sottobraccio "andiamo in pausa, fammi compagnia"
La donna sulla sessantina alzò gli occhi al cielo rassegnata e lo seguì "Andrea non ti ci mettere pure tu! Non c'è più etica in questi giovani" sbuffò "andiamo a nutrirci, e comunque fattelo dire, certe volte sei troppo indulgente" sentenziò.
La guardò con aria di sfida "tu dici!?" si avviò a passo veloce verso la porta di sicurezza in fondo al corridoio, attese che la donna lo raggiunse e prima di spalancare i battenti con forza le disse "Sta a vedere".
Sulle scale antincendio, appoggiati alla balaustra, c'erano i due tirocinanti avvinghiati. Dallo spavento sobbalzarono e si affrettarono a mettere distanza. Andrea gli si avvicinò lento, come un leone pronto all'attacco, e gli si parò davanti guardando entrambi dall'alto del suo metro e novanta.
"Avete esattamente cinque minuti per disinfettarvi le mani, andare a reparto e fare il giro dei controlli durante il momento dei pasti" tenne la porta aperta in attesa che i due entrassero con la testa abbassata, sotto lo sguardo soddisfatto di Marina ovviamente.
"Ah, dimenticavo" li inchiodò di nuovo "se vengo a sapere anche solo di un'altra piccola negligenza da parte vostra sarà mia premura discuterne con il dottor Bolzari, vostro referente universitario. E ora andate, forza!"
Se avessero potuto, i due si sarebbero messi a correre lungo la corsia, incontro ai loro doveri. Soddisfatto, con un sorrisetto sulle labbra, Andrea si girò verso la collega: "quindi? Sei dello stesso parere?"
"Voglio un poster con la tua faccia Karlsson, e non perché sei bello, sia chiaro!"
Il bar del piano terra era colmo di persone come al solito, gente che entrava e usciva per andare in visita ai cari ricoverati, e personale medico che si prendeva una pausa. I due trovarono per miracolo un tavolino in fondo alla sala. Per il dottore il solito bagel salmone e avocado, per l'infermiera panino tonno e pomodoro. A loro si unirono altri colleghi, alcuni dei quali solo per farsi notare da Andrea. Era il più giovane medico chirurgo che l'ospedale universitario di Verona avesse mai avuto, la sua carriera era in ascesa e non si faticava a credere che sarebbe diventato primario da lì a qualche anno. Aveva un curriculum da far invidia, sia per esperienza sul campo che per pubblicazioni su riviste medico-scientifiche. Intorno a lui ruotavano una moltitudine di persone, che in genere si dividevano in due rami. Da una parte c'era chi voleva entrare nelle sue grazie per cercare di avere qualche favoritismo, e dall'altra chi sperava semplicemente di portarselo a letto. Andrea era solito fare buon viso a cattivo gioco con tutti, aveva la capacità di distinguere le intenzioni della gente senza difficoltà. 'Pochi ma buoni' era il suo stile di vita.
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Quello che successe "dopo"
RomanceCom'era il detto..."chiusa una porta si apre un portone"!? Maria si era immaginata tante volte il suo 'dopo' ma di certo non si aspettava di finire in ospedale. E' pur vero che se non fosse andata in quel modo, non avrebbe mai conosciuto il bel dott...