Holly Jolly Christmas

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Se alle sette e trenta del mattino, dalla cucina proviene un gran trambusto, accompagnato da una canzoncina che recita "Have a holly jolly Christmas, it's the best time of the year", allora non può che essere la mattina del venticinque dicembre.

Manuel ha l'ennesima conferma quando vede l'altra metà del letto vuota e, dalla piccola fessura della porta, percepisce la voce del fidanzato dire qualcosa ai figli.

Sono già svegli, entrambi e paiono carichi a pallettoni: sarà una lunga giornata, non ne ha dubbi.

Quindi si fa forza e, stropicciato il volto, esce dall'abitacolo, strusciando i piedi a terra. «Buongiorno mostriciattoli» guarda i figli, inevitabilmente sorridendo e «Che ce fate già svegli?» chiede loro. Poi scivola di fianco a Simone e «Buongiorno anche a te» gli lascia un bacio sul collo.

«Papà è Natale!» esulta Jacopo.

«È Natale» Niccolò rincara la dose «E siamo tutti insieme. Non voglio perdermi nemmeno un secondo di questa giornata: non voglio dormire nemmeno un pochino!» e, se in un primo momento la sua determinazione fa ridere i papà, in seguito scombussola qualcosa dentro di loro.

Nessuno dei due si sarebbe immaginato di poter creare — e vivere — qualcosa del genere. Eppure era successo; stava succedendo e non potevano desiderare di meglio.

«Papà ha messo in forno i cornetti, così facciamo colazione.»

«Jacopo ha costretto papà a mettere in forno i cornetti» spiega Simone «E Nicco gli ha dato manforte, con tanto di musica» ride.

«Ah quindi se sono già sveglio è colpa vostra!» Manuel finge di corrucciare il viso, mentre a grandi falcate si avvicina a loro. «Allora vi meritate il solletico» si scaglia contro di loro, allungando le mani sotto le maglie di entrambi, facendoli ridere a crepapelle.

L'istinto di Simone è quello di raccattare la polaroid celeste abbandonata sulla mensola e scattare un'istantanea. Freme dalla voglia di scriverci Natale 2023 e ricordarlo in quel modo. Lui, nella cucina di casa sua, guardando le tre persone più importanti che aveva nella vita, volersi bene.

«Guarda che ce n'è pure per te che hai messo la musica» Manuel abbandona i gemelli, avvicinandosi a Simone che, preoccupato, alza le mani in segno di resa.

«Non ci provare.»

«Ad ogni azione c'è una reazione» gli punta il dito contro «Dovresti saperlo» ed è già su di lui, facendolo dimenare perché il solletico non l'ha mai tollerato.

Niccolò pare della stessa idea del padre perché ora è lui che impugna la macchina fotografica e inizia a scattare quante più foto possibili, finché non si esaurisce il rullino.

In pochi minuti il solletico si è trasformato in baci e il parquet della villa è tappezzato da polaroid pregne di felicità.

Si sono bruciati anche i cornetti: Simone lo constata quando, aprendo il forno, ne vede due su quattro troppo scuri.

«Papà ha bruciato la colazione» ammette.

L'attenzione che i gemelli stavano puntando sullo scarto dei regali, viene catturata da quella frase e «La facciamo al bar?» chiede Jacopo.

«Bar» Manuel l'asseconda «Decisamente bar».

Sul tavolino del salotto giacciono una nuova tuta della Roma — con su scritto Jacopo — e un enorme Lego del sistema solare che avrebbe allargato la collezione di Niccolò.

«Il nostro regalo è più bello!»

«Mhm. Sta di là!»

«Un regalo?» Simone pare sorpreso «Per me e papà?»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 25, 2023 ⏰

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