"I'M A PROSTITUTE NOW."

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JISUNG
erano mesi che non eravamo
più insieme e mi mancavi da morire.

ti avevo avvertito decine di volte
che se continuavi a portarti
dietro dei grammi in più di droga oltre al limite ti avrebbero
arrestato per aver infranto la legge,
ancora una volta.

eppure non mi hai mai ascoltato
ed ero io l'ansioso di turno.

per mesi non ti ho avuto al mio fianco,
e per questo i soldi scarseggiavano
nell'ultimo periodo.

per via dei tuoi precedenti penali non
riuscivo a trovarmi un lavoro decente
e che pagasse bene,
giusto per mantenermi da solo.

l'unico che dava una paga
abbastanza alta era la prostituzione.

non ebbi altra scelta.

andai all'agenzia indicata sul sito
e mi presero subito,
dato che c'erano solo persone come te:
drogati e con precedenti.

mi assestai bene
e le ragazze non erano per niente
come me le immaginavano.

erano disperate,
spaventate,
tristi.

provai a integrarmi e le ragazze
mi aiutarono moltissimo.

non si parlava più tra colleghi,
eravamo tutti amici e ci aiutavamo a vicenda per qualsiasi cosa ci servisse,
anche solo una mano con la casa.

una sera,
mentre facevo il mio lavoro,
passò una macchina familiare
e subito dopo collegai che fossi tu,
appena uscito dal carcere,
sta volta dopo aver fatto tutte le pratiche.

ti fermasti e mi guardasti arrabbiato.

io,
decisamente terrorizzato dai tuoi occhi fumanti di fuoco,
feci dei passi indietro cercando di non cadere con il culo per terra.

mi presi per le spalle e mi gridasti in faccia:
"come ti viene in mente di metterti a disposizione di tutti tranne che mia?!
lo vuoi capire che sei mio e solo mio si o no?!
ficcatelo in quella testa puttana del cazzo!".

ti spinsi verso la macchina e tu mi ci buttai dentro,
senza neanche rivolgermi più parola.

nei giorni successivi abbandonai il mio lavoro temporaneo e provai a spiegarti la situazione per filo e per segno,
ma tu non mi lasciavi aprire bocca
(semmai solo per farti un bocchino e per farti godere).

ormai lo stress che mi recavi
era fin troppo,
però avevo trovato un metodo per alleviarlo:
dolore.

aiutava,
fin troppo.

tutte quelle cicatrici sul mio corpo
mi facevano sentire libero,
libero dalle tue potenti catene magnetiche.

vedere il sangue colare
dalle mie carni era un sollievo
meraviglioso.

essendo che ti amavo troppo ti ho perdonato.


-LIA

I Love You Too Much. ᜣ MINSUNGDove le storie prendono vita. Scoprilo ora