CAPITOLO 21

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Pov Adam

Io ancora non riesco a crederci. Com'è possibile che la preside abbia diviso sia me che Luna? Eravamo perfetti.

Da quel giorno che iniziammo a lavorare insieme fin da subito mi innamorai di lei, non è esagerato dire una cosa del genere. Luna mi ha completamente fottuto il cervello da quando lei è entrata a far parte della mia vita non ci capisco più un cazzo. 

E ieri vederla nella caffetteria con quell'Hill mi ha mandato su tutte le bestie, soprattutto dopo che luna è uscita lasciandomi da solo perché pensava che a me iniziasse a piacere la sorella di Ethan Hill, nonché Samantha Hill. Non lo nego è una bella ragazza, ma non è Luna.

Non è minimamente paragonabile a lei. Luna è stata la ragazza che mi ha salvato dalla merda, mi ha portato luce nell’oscurità e non ha chiesto il permesso per entrare, era così determinata che io avevo paura potessi macchiarla. Ecco perché mi tiravo sempre indietro.

Questa mattina mi sono alzato presto alle 4 ero già sveglio così sono andato a fare una corsetta e adesso sono in palestra alle 7 si è da matti lo so, ma ne ho bisogno.

La palestra è come una droga perché è l’unico spazio in cui riesco a esprimere tutto me stesso oltra a Luna ovviamente. Vengo qui da quando sono piccolo ormai conosco tutti i dipendenti che ci lavorano all’interno, e poi ci sta il mio allenatore. Senza di lui la mia vita non avrebbe senso.

Si chiama Gabriele è italiano, infatti è nato lì ed è cresciuto qui in Spagna, parla bene entrambe le lingue.

Infatti non appena mi vede sul suo viso nasce un sorriso a trentadue denti, è un uomo che ha la sua bellezza non lo nego.

<<Ragazzo>> mi saluta

<<Gabriele>> ormai lo chiamo per nome, lui non vuole sentirsi chiamare coach non da me, sono come un figlio per lui.

<<Quale buon vento ti porta qui, ragazzo?>> 

<<Ho bisogno di sfogarmi Gab>>

Annuisce e mi fa segno di seguirlo.

<<Bene, allora preparati a sudare>>

<<Sono sempre pronto>>

<<Così mi piaci>>

Mi illustra filo per segno tutto quello che devo fare. E ogni 10 minuti devo cambiare.

<<Tutto chiaro?>>

<<Chiaro>>

<<Bene, allora inizia poi vai a tirare pugni>>

Annuisco, e così inizio a fare per filo e per segno ciò che mi è stato detto.

Dopo 40 minuti di allenamento, e 10 minuti brevi di pausa mi metto i guantoni e mi avvicino al sacco da boxe. Inizio dapprima a tirare dei pugni lenti ma calibrati e sicuri, e poi aumento sempre di più velocità forza e ritmo.

Sono le 10, e sono appena tornato a casa per fare una doccia. Finché non mi arriva una notifica

RICCIOLINA:

Adi oggi non vieni a scuola?

Cazzo mi sono completamente dimenticato di dirglielo.

Io:

Ricciolina, oggi salto ti passo a prendere dopo scuola ok?

Mi manda un emoji dell’ok e così sicuro che non mi scriva più entro in doccia.

Non appena il getto d’acqua calda mi colpisce tutti i miei nervi e pensieri si rilassano.

Pov Luna

𝑴𝒚 𝑳𝒐𝒗𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora