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Gli scagnozzi erano da ogni parte, ignari della nostra presenza nell'oscurità di uno dei condotti di ventilazione, di cui ci eravamo serviti per farci una prima idea di quali fossero le condizioni generali del posto.

Il complesso ospitava almeno un migliaio di persone, ognuno occupato nello svolgere la propria mansione.

"Andrà tutto bene" mi rassicurò Keigo, anche lui attento a ciò che stava accadendo sotto di noi.

Dovevamo muoverci con discrezione, pensare di iniziare un qualsiasi combattimento sarebbe potuto essere letale.

Una reazione domino che avrebbe portato ad un allarmismo generale e alla disfatta del nostro piano, rischiando così di mettere in pericolo la vita di David Shield, nascosto in una delle tante stanze di cui era composto l'enorme complesso.

Un rischio che noi non potevamo assolutamente prenderci.

Ci saremmo divisi, io avrei controllato il sotterraneo, mentre Hawks si sarebbe occupato del piano terra, iniziando dal disattivare ognuno degli allarmi di cui disponeva quel posto.

Le piume rosse di Kei, si libravano nell'aria, veloci e silenziose come proiettili di una delle migliori carabine.

Era sorprendente vedere con che velocità si muovevano da una parte all'altra dell'edificio, senza destare il minimo sospetto ai li presenti.

"Dovrebbero essere tutti fuori gioco" mi informò, iniziando ad aprire la botola da cui avremmo fatto il nostro accesso, in totale silenzio.

Il piccolo soprappalco a cui portava era libero, ideale per riorganizzare le idee e decidere da dove iniziare per portarci a casa una bella vittoria.

"Inizio da laggiù, tienimi aggiornato su qualsiasi cosa, per il sotterraneo, se non erro devi proseguire lungo quel corridoio" mi impartì autoritario, accarezzandomi la spalla prima di muoversi agilmente verso quello che doveva essere uno dei laboratori.

Io invece seguii le sue indicazioni, muovendomi tra uno scaffale e l'altro nella completa ombra, attenta a non essere scoperta dagli scagnozzi.

Il corridoio era più breve di quello che poteva sembrare, e alla fine di esso una lunga scalinata che portava al piano inferiore.

Poteva sembrare quasi un hangar, il che mi consenti di poter visionare la situazione dal piccolo soprappalco.

Alcuni uomini vestiti con un camice bianco, lavoravano assiduamente con sotto braccio delle cartellette, appuntandosi su di esse qualcosa a me ancora sconosciuto.

Non sembravano persone appartenenti alla famiglia Dixie, quanto più persone costrette ad essere lì.

Ma in qualsiasi caso, non mi sarei permessa di abbassare la guardia nemmeno con loro.

A volta la paura di morire, scuote così tanto le anime da commettere i peggiori errori.

Altri uomini invece indossavano la stessa tenuta nera e una pistola tenuta ben salda tra le mani.
Sostavano di fronte a una porta in particolare, mentre altri ancora se ne stavano nei pressi di quelli che parevano scienziati.

Evocare le volpi sarebbe stato inutile, dovevo pensare a qualcosa velocemente.

Gli uomini che più mi preoccupavano erano cinque, più il rischio che fossero raggiunti da altri che in questo momento si trovavano al piano terra.

La mia paura era che oltre a quella porta che veniva protetta con così tanta avidità, ci fossero delle altre guardie, pronte ad agire nel caso i loro compagni fossero stati coinvolti in qualche combattimento.

"Cazzo, Inari, sbrigati a pensare a qualcosa" mi rimproverai tra me e me, continuando a passare lo sguardo da una parte all'altra del sotterraneo.

E poi Eureka.

Scary Love | Bakugou x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora