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⚠️Capitolo importante che vi consiglierei di leggere con attenzione perchè proverò a farlo più lungo e con più personaggi⚠️

Ero infuriata, lo presi e gli lasciai uno schiaffo, il più forte che avevo mai tirato, le lacrime mi scorrevano forti, corsi fuori dalla sua camera per digirermi tra le braccia del primo o prima che avessi incontrato, qualcuno mi abbracciò, non sembrava Nicolò, aprii gli occhi e vidi Fik che cercava spiegazioni nel mio viso, mi portò in camera mia, Nicolò era giù molto probabilmente, ci sdraiammo sul mio letto, mentre non riuscivo neanche a respirare da quante lacrime scendevano sul mio viso.

Fik: Mi dici che è successo ora?

Volevo stare meglio, ma non riuscivo neanche a parlare, quindi lui mi faceva i grattini cercando di calmarmi con successo

A: Stavo andando nella sua stanza quando c'era una ragazza sul suo letto e lui a petto nudo sdraiato insieme a lei, mi disse che non era successo nulla ma quando ero entrata per la seconda volta ho visto un tanga sotto al letto.

Le lacrime mi avevano ancora invaso il viso, non sapevo cosa fare, magari Fik poteva aiutarmi, era il suo migliore amico quindi poteva andare a chiederglielo.
Dopo avermi fatta calmare rischiando una crisi di rabbia e un attacco di panico Fik era andato a chiedere spiegazioni a Rafael, aveva detto che non gli importava se ne aveva una nel letto, prima gli spiegava e prima tornava a fottere.
Andai a sciaquarmi il viso e scelsi un qualcosa da mettere magari anche più decente, i capelli li lasciai naturali e niente trucco
Outfit;

Andai a sciaquarmi il viso e scelsi un qualcosa da mettere magari anche più decente, i capelli li lasciai naturali e niente truccoOutfit;

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Nel mentre pensavo a quello che potevano dirsi Fik e Rafael.

~Pov's Fikayo~

Bussai alla porta di Rafael, ero incazzato, lo avevo aiutato a risolvere neanche un giorno fa che ora sono di nuovo punto e a capo!
Bussai, che cazzo aveva in testa Rafael?
Mi aprii Rafael, sembrava stanco e aveva gli occhi rossi, appena vidi le sua mani mi fiondai per dargli un abbraccio, aveva le nocche rosse e sanguinanti.

Fik: Rafael non so co'hai in testa ma cerca di capirlo perchè c'è di la la Bambi che ha rischiato la tua stessa fine se non c'ero io, decidi cosa vuoi senza fare passi falsi, la vuoi? Valla a prendere, poi se non ti vuole te ne farai una ragione ma io so che la bambi è innamorata persa.
R: Fik, io, mi dispiace.

Riuscii a dire solo quello prima di correre ad aprire la porta della bambi, non ci credevo di vedere Rafael così determinato in quello che faceva, vidi tutta la scena.

R: Si lo so sono prorompente non mi interessa, ho sbagliato e sbaglierò ancora ma non c'è la faccio ad andare avanti senza te, io ti amo e sbaglierò ancora un sacco di volte ma non ho paura a dirlo perchè si, ti amo Amelie.

Lei lo prese, lo abbracciò e lo accompagnò fuori dalla porta con le lacrime che tratteneva, andai con Rafael almeno ero sicuro che non si rompesse le mani, era dispiaciuto, si vedeva, ma ovviamente lei non poteva dimenticare così in fretta.

R: Che coglione che sono Fik, è solo che non lo abbiamo ancora fatto e insomma sai come sono e..e..
Fik: Rafael ti ho capito, ma potevi anche solo aspettarla, magari anche solo stanotte, che ne sai, ora dovrai aspettarla  perchè di sicuro dovrai fargli riprendere un briciolo di quella fiducia che ha perso
R: Fik mi manca, non so cosa fare
Fik: Hai già fatto la tua parte Rafa, devi solo aspettarla, che è magari la parte più brutta però è così

Rafael mi abbracciò, aveva le lacrime fino al collo, mi dispiaceva per loro ma cosa potevo fare?
Potevo solo lasciare che il tempo porti via lo sbaglio di Rafael e riaffiori la fiducia nei due.

~Pov's Amelie~

Ero in camera da sola, scese le ultime lacrime decisi che quella sera sarei andata in discoteca, lo scrissi sul gruppo, non mi interessava chi veniva o no, volevo divertirmi e non pensare a nulla.
Alla fine tutti avevano deciso di venire con me, per quanto volessi stare da sola,ma mi andava bene, alla fine non importava molto, mi dispiaceva non venissero Zoe e Giulia, erano le uniche amiche rimaste per me, e ripensando a quelle stronze delle mie ex amiche non riuscivo a trattenere la rabbia, tanto da lanciare il mio telefono non si sa dove e iniziando a prendere a pugni l'armadio rompendolo e lasciarmi andare a terra quando ormai le mie nocche non si potevano più chiamare così, avevo fatto un casino quindi non mi stupii quando gli altri spalancarono la porta trovando me seduta ai piedi dell'armadio, il mio telefono col vetro spaccato e le mie mani piene di sangue che avevano colorato anche l'armadio.

Fik: AMELIE!
R: Amore come stai????
Sal: Cazzo Amelie, che ti succede?

Tutti gli altri erano a guardare la scena mentre Rafael, con la voce tremolante mi prese mi portò sul letto mentre andò a prendere una benda, Fik mi fece compagnia accarezzandomi i capelli, mio fratello non riusciva neanche a muoversi, mi dispiaceva che osservandomi così, la vera parte di me, gli facesse male.
Rafael arrivò con le bende, mi prese una mano, feci una smorfia di dolore mentre appoggiava delicatamente la benda sulle ferite, anche lui aveva qualche lacrima sul viso, gli occhi rossi e ormai le mie stesse mani, quando finì fece cenno agli altri di andarsene, e che a mio fratello avrebbe spiegato tutto più tardi.
Si sdraiò vicino a me mentre prese la mia testa e la adagiò sul suo petto, non capivo se stessi piangendo, ma mi mancava da morire e il solo pensiero di non poterlo avere, di doverlo allontanare mi faceva male, io lo volevo, in tutti i modi, in tutti i sensi, non sapevo bene cosa fare se non stringerlo a me, magari lo aveva fatto perchè non mi ero concessa a pieno a lui? Magari voleva solo scoparmi per poi lasciarmi, non ero sicura di nulla di tutte queste domande in testa, ma una cosa era sicura lo desideravo tanto, non importava in che momento eravamo, ma averlo così vicino in questo momento di debolezza non faceva che peggiorare il mio stato, non resisterò a lungo.
Mi avvicinai e lo baciai, lui tolse un secondo le mani ormai posizionate sui miei fianchi come se scottassi, il bacio continuava, ormai era un limone, in pochi secondi ero a cavalcioni su di lui, le sue mani sul mio seno, bollivo, stavo andando a fuoco, le sue mani scendevano, una era sotto la mia gonna che tastava i miei glutei allenati, un momento dopo la mia maglia era a terra insieme alla sua e la sua mano tirò in su la mia gonnellina leggera. Guardando i miei slip rossi di pizzo rivelatori non si trattenne, le sue dita erano dentro di me, mi concedevo di ansimare poche volte mentre lo baciavo, la sua erezione stava esplodendo dentro i jeans baggy che aveva dal viaggio. Le mie mani arrivarono alla zip dei pantaloni,e, curiosa non aspettai neanche un secondo prima di spingerli giù, quello che provavo era indescrivibile, fino a quando non bussarono, sobbalzammo, cazzo!
Era tardi dovevamo mangiare per poi andare alla partita.
Lasciammo tutto in sospeso per prepararci, ero vestita come prima siccome il tempo non era dalla nostra parte, in due minuti eravamo giù al tavolo, ero vicino a Rafael che si avvicinò al mio orecchio, prima di sputare qualsiasi parola mise una mano sulla mia coscia, consapevole di farmi arrossire, sussurrò così che gli altri non potessero sentire

R: Spero che ricordi quello che abbiamo fatto perchè dobbiamo ancora finirlo stanotte bambi

Le ultime parole bruciavano sul mio collo insieme al suo fiato affannato, come faceva a farmi quell'effetto?

Spazio Autrice🌹
Scherzetto, non è così lungo il capitolo però è stato fondamentale per capire quello che succedeva dentro i nostri protagonisti, ma va bene così, prossimo capitolo sará molto più pieno di questo😩❤️

odi et amo🌹🖤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora