Mi trovavo di nuovo in quella piccola stanza chiusa a chiave dalle mattonelle che mi ricordavano tanto il cielo e un liquido rosso che scendeva dal braccio: sangue.
L'avevo fatto di nuovo, mi ero tagliata, la lametta ormai era la mia droga.
Mi asciugai le lacrime e mi guardai allo specchio: i miei noiosissimi capelli marroni erano raccolti in uno chignon mezzo disfatto, il mascara e sbavato e stranamemte metteva in risalto i miei occhi azzurri.
Allungai la mano verso la bottiglietta d'alcool, la aprii e versai il liquido rosato sulle mie ferite.
Una smorfia di dolore mi attraversò il viso, strinsi forte gli occhi, ma sopportai il dolore che mi attraversò il braccio fino ad arrivare alla testa.
Mi accasciai a terra e chiusi gli occhi.Mi risvegliai a terra nel bagno dopo un'oretta e mezza circa, erano le quattro del pomeriggio e avevo una strana voglia di andare a correre.
Andai nella mia stanza, mi infilai una paio di pantaloncini, una felpa e le scarpe da ginnastica e uscii per andare al parco.
Corsi senza sosta per una ventina di minuti e poi mi stendei sull'erba sotto una bellissimo salice.
Dopo un po' iniziai a incamminarmi verso casa, quando sentii qualcuno chiamarmi:
~: Hey Erin!
Io: Oh ciao Maia, da quanto tempo...!
Maia: Già è dalle elementari che non ci vediamo più... senti sabato andiamo a casa di Tyra e vengono anche alcuni amici, ci vediamo li?
Io: Mm... non è il caso... sarà per un'altra volta...
Maia: ... Chris Broke... hai giurato che se avrei mantenuto il segreto che lui ti aveva pucchiata un giorno mi avresti restituito un favore... bhe domani è quel giorno, passo a prenderti alle 17:30... okay?
Io: Okay... ma solo per questa volta... a domani.
Maia: A domani.
Ero scocciata all'idea di dover andare a casa di Tyra, non eravamo mai state buone amiche, ma una promessa era una promessa, non importava a quanti anni l'avesdi fatta.
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Principessa Autolesionista
RandomMi chiamo Erin e ho 14 anni. Ho deciso di raccontarvi la mia lunghissima storia. Autolesionismo è una malattia alla quale non avrei mai voluto arrendermi... ma non a tutto di può scampare.