1. Luke [Part 1]

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Era una bella giornata, tutti i giorni erano stati belli.
Il tempo nel Regno Unito era sempre stato strano, specie a Dumfries. In molti la soprannominavano "Apocalypse" per via della lontana apocalisse che infettò gli abitanti, rendendoli zombie, molti anni fa. Ai giorni nostri l'aria era respirabile come prima, tuttavia, si crede ci siano ancora zombie a circolare per la città, vagando in mezzo agli altri abitanti che vivevano serenamente. Tutti avevano paura di "Apocalypse"; gli zombie a piede libero erano una delle motivazioni, ma giravano voci che gli zombie non fossero l'unica specie di mostri che la popolassero. Infatti, molti umani avevano trovato peculiare come altri umani potessero vivere lì senza alcun tipo di problemi. Ci sono stati però investigatori che non sono mai più tornati da Dumfries, solo pochi di loro sono andati ad esplorare e son tornati indietro con delle novità che hanno risposto alle loro domande: oltre agli zombie vi erano anche vampiri e sottospecie di umanoidi di cui non vi erano ancora state confermate le specie effettive. I vampiri furono stati avvistati di notte in giro, senza farsi notare troppo; alcuni di loro aspettarono i visitatori e curiosi che vagavano lì vicino al loro territorio per nutristi di questi ultimi. Riguardo alle altre specie, non furono state avvistate, ma le tracce in giro per la città erano troppo strane per appartenere a semplici zombie e vampiri. La curiosità uccideva la gente del posto e questo agli abitanti di Dumfries stava più che bene, nessun paesano con cattive intenzioni doveva ficcare il naso in quella città.

Come già detto in questa città vivevano creature al di fuori del normale, uno di questi mostri sconosciuti era proprio Max: un demone dai capelli lunghi al di sotto delle scapole di un rosso scuro opaco; la metà sinistra della suo viso, per quest'ultima completamente nera, possedeva un'occhio dall'iride viola scuro e dalla sclera di un lilla intenso, mentre l'altra parte del viso era dotata di una carnagione chiara, dall'occhio più umano di un colore freddo. Altezza di 2,15 m, ha un braccio a macchie nere e due piccole corna grigio chiaro con, infine, una coda sottile a punta.
Egli era colui che teneva a bada le altre creature e controllava se fosse tutto nella norma, era uno insieme ad altri più intelligenti di Dumfries ed era incuriosito da ogni singola creatura entrasse a far parte di esso ma le sue preferite erano le specie anomale. Da quello che ha studiato e dalle sue vecchie conoscenze, sa che ci sono delle percentuali in cui ogni singola creatura, compresi umani, era in grado di perdere il controllo e di perdere completamente la ragione. Una volta le creature erano in uno stato cosiddetto bestiale, nessuno aveva il controllo e alcuni diventavano vere e proprie macchine da guerra, di cui molti ne approfittarono. Ci furono più morti che feriti in quegli anni e man mano che andava avanti così la situazione peggiorava a dismisura; finché stesso Max non riuscì a trovare un metodo per far sì che questi genocidi non si ripetano, furono realizzate delle pillole in modo da poter calmare o semplicemente moderare il controllo delle creature, le quali avevano altre funzioni in base alla specie a cui esse appartenevano. Furono inventate anni fa e ormai è tutto nella norma da almeno 2500 anni, è raro se la gente viene aggredita o uccisa dai mostri negli ultimi tempi. Max ora è colui che protegge e si prende cura di tutte le creature, come una sorta di badante in un asilo ma in modo più professionale. La gente che viene il più delle volte sono solamente turisti controllati da Max stesso, molti invece di andare si trasferiscono e fanno amicizia con i mostri, figo vero? Per molti sì ma non molto per i vampiri: essi sono una specie molto diffidente, all'antica, furbi come volpi e cinici come l'acido; loro sono le uniche creature da cui stare alla larga per via del loro modo di sfruttare e fare il lavaggio del cervello ad altre creature, o peggio, farti come loro schiavo e sfortunatamente per gli abitanti della città di vampiri ne erano pochi. Dal momento che quei pochi vampiri facevano parte di Dumfries, era severamente vietato uscire di notte a meno che non si avesse una pelle sensibile ai raggi solari, oltre a quelle di trattare tutte le creature come se fossero propri simili e quello di andare assolutamente da Max per qualsiasi ulteriore necessità.

Ultimamente erano molti quelli che visitavano la città, uno in particolare era, da quanto si potesse notare, un demone. Era appena arrivato e per qualche strano motivo era sollevato, come se si fosse tolto un peso dalle spalle, non era tanto difficile non notarlo date le sue dimensioni elevate e dal suo abbigliamento al quanto bizzarro: indossava un body scollato nero con l'aggiunta di guanti lunghi fino ai gomiti e calze che terminavano alle ginocchia, anch'essi neri.
Era spaesato e arricciava la coda a se stessa da quanto era nervoso, non sapeva a chi chiedere guardandosi intorno, quando poi vide un ragazzo che attirò la sia attenzione: in testa aveva una sorta di piccolo ramoscello con due foglioline, come un limone, biondo con un taglio medio lungo e bassino, indossava un maglione monocolore azzurro con dei leggings larghi scuri e scarpe bianche.
Il demone si avvicinò ad egli, cercando di essere il meno spaventoso possibile: fu un totale disastro.

«ehi, piccolo umano!» - disse abbassandosi al suo livello d'altezza, seduto sul terreno,
il ragazzo dallo spavento diventò pallido e fu lì che il demone notò i suoi orecchini azzurri a forma di stella a 4 punte.
«sono appena arrivato qui e non so proprio dove andare» - continuò il demone ridendo nervosamente,
l'umano vide che, anche se grande e grosso, non era così spaventoso come credeva. Egli fece un respiro di sollievo e calmandosi gli rispose
«sei appena arrivato? hai parlato con Max?» - domandò il ragazzo tenendosi le mani
«chi è Max?»
«uhm... è un demone che lavora in quella sorta di magazzino, lui potrà aiutarti» - gli rispose il piccoletto indicandogli una piccola casetta dai colori spenti.
Il demone si girò verso la direzione che puntò il ragazzo, vedendo la casetta, si rigirò per ringraziarlo, si alzò e si diresse verso quest'ultima.
Arrivato lì si abbassò e bussò alla porta, quasi pensò perché era tutto così piccolo, ma il tempo di solamente formulare il pensiero che Max era già lì davanti a lui tenendo la porta aperta, egli lo guardò più di una volta esterrefatto e lo lasciò entrare;
«prego accomodati, io sono Max piacere di conoscerti» - disse con una voce un po' tremolante dallo stupore.
il demone entrò sorridendogli nella casetta, a stento,
«il piacere è mio, io sono Luke e mi avevano consigliato questo posto come "abitazione umana"»
«mi racconterai più tardi» - rispose Max. lo ospitò in una stanza la quale era piena di congegni strani in ogni dove (scaffali, cassettti persino sulla scrivania) e fogli pieni di scritte e appunti messi in ordine in delle cartelle situate in cassettoni vari, come se non bastasse un metro poggiato su una mensola talmente grande che se si volesse misurare un grattacielo lo avrebbe fatto con facilità; Luke, entramdo in stanza, guardò il tutto con stupore, non aveva mai visto cose del genere, girò in torno ritrovandosi Max davanti a lui che quasi lo spaventò, il quale già lo stava guardando da cima a fondo.
«hmm... sei molto alto, dovresti essere di 2,85 cm o addirittura 3 m.» - disse Max osservandolo più di una volta, prese un foglio bianco ed una penna e scrisse qualche appunto guardando e scrivendo quasi nello stesso momento.
«Luke giusto? solo Luke oppure hai anche un cognome?» - domandò il demone seduto sulla sua scrivania, scrivendo riguardo al nuovo arrivato;
«solo Luke, essendo demone non ho un cognome» - disse nervoso il demone, non aveva idea di cosa stesse facendo e quasi volle sbirciare quando Max ritirò a sé il foglio per non farglielo leggere, lo fece senza guardarlo in faccia; Luke tornò con la testa dritta e aggiunse
«ma posso crearne uno se vi serve»
«non è necessario sta tranquillo» - rispose poi Max finendo di scrivere, scese dalla scrivania e andò in uno sgabuzzino, che Luke all'inizio non notò affatto, continuò a guardare quando lo vide con una scala d'acciaio intento ad avvicinarsi a lui prendendo il metro.
«come pensavo, 3 metri» -disse Max scendendo dalla scala, la poggiò altrove e mise il metro dov'era prima. Si diresse verso la sua scrivania a in piedi riprese il foglio con la penna continuando l'interrogatorio
«dimmi, Luke, tu da dove vieni precisamente?» - domandò poi Max riprendendo a scrivere;
«beh io sono un demone è ovvio ma precisamente sono uno del purgatorio»
«allora le mie deduzioni erano esatte» - interruppe Luke
«date le tue colorazioni e il tuo modo di essere eri come un misto tra paradiso e inferno, troppo inumano per essere un nefilim, ma decisamente lontano da un demone dell'inferno» - aggiunse dopo, parlò come se fosse un esperto, anche se esso era un demone di un'altra specie, era appassionato di questo tipo di cose facendo ricerche su ricerche.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 06 ⏰

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