Poesie "Crisalidi, amnesie di un giorno all'imbrunire"©

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*DAME

Dubbi infiniti,
vaneggiano come dame
dinanzi agli specchi

Lì, sul fondo cristallo
la vita non è reale,
e se un corpo
getta fiotti di sangue,
in quella dimensione sospesa
non tingerà mai nulla.

Nel vento gelido,
il cuore tramuta
l'anima sua dorata
in un bianco fiore
in mezzo alla neve

L'esistenza annaspa fra i respiri,
un clacson rompe il silenzio
e la natura intorpidita
interrompe le sue pause:
composte d' ardesia e di riflessi,
nelle curve adagiate sul mare
ove all' orizzonte ogni cosa
prima o poi scompare.

*****

*STANZE DI ARGILLA

L'arcigna bufera
indomita soffia
e pare infinita
fra i giunchi e i tetti
di tegole rotte.

Una minuscola anima
dal turbinio avvolta,
imprigionata dal pianto
e dal cuore non ancora in rivolta.

Conosco il giorno
fra luci ed ombre,
e spesso ho anelato
ad un senso di pace

Quando di rado,
il silenzio ascoltai
dopo le urla
e i gemiti,
e tutto il loro riverbero negl'echi
in quelle stanze di argilla.

Morbidi giacigli di madre,
proteggono l'infante e lo cullano
sull'amaca del tempo,
ove ogni sogno rimase fanciullo.

*****

*LAPISLAZZULI

Raccoglierò dal cuore
i frammenti di speranza,
e nella notte coperta di stelle
cercherò ancora i tuoi occhi

Lapislazzuli chiari di sogni,
immersi nell'infinito cielo bluastro

Satelliti di un sentimento,
che conoscon l'inizio
e non certo la fine

Per arrivarci, però immagina:
Cespugli di rose,
non senza le spine.

*****

*CHIMICA

Brilli di vita
"O donna distinta dal tutto"

Fugace illusione
e simulacro amoroso

Scaldi la carne
ma non rianimi il cuore

Quando per mera chimica
il giorno di vita,
diventa uno di morte.

*****

*PIAZZE VUOTE

Al crepuscolo dell'esistenza
intravidi luce
sull'ultimo sogno
splendere fioca

Respirai il gelo
per le strade,
ed il petto strinse il cuore
alla vista di piazze vuote
di una domenica d'inverno.

*****

*INSONNE

Darei al cuore
un altro battito,
se solo fossi vera:
Stella nelle mille notti buie.

Darei alla coscienza
un altro ricordo,
per credere ancora
ad un non effimero sogno.

Lo spirito insonne, però
acuì le pene,
e la mente protrasse
alle cose lo sguardo,
con gli occhi del folle

Stracci,
le nostre anime
così appese ai loro corpi,
come luci di stelle
da millenni ormai spente,
ma che sopravvivono fino a noi
per alleviare un attimo soltanto.

*****

*CARNI AL GELO

Ululati alla luna
annunciano l'inverno alle porte

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