"Driin driin" la sveglia tanto attesa iniziò a strillare. Erano le 5:50 del mattino, ma a Pooh non importava. Voleva allenarsi e prepararsi per bene, dato che sarebbe stato il suo primo giorno del terzo anno di liceo presso Arlington high school, uno dei più prestigiosi liceo degli Stati Uniti.
Di certo il suo primo giorno non poteva conciarsi né troppo bene, attirava l'attenzione di troppi snob, né troppo nerd, non si sarebbe circondata di persone se non gli amanti della matematica e algebra, o amanti della tecnologia, cosa che lei e la tecnologia un altro mondo.
"Questa gonna! Adorabile, perfetta! Come se mi stesse chiamando!" insinuò la ragazza rovistando tra mille cassetti, disordinati al massimo, come i suoi capelli.
Successivamente mise un timer e fece flessioni/squat, piegamenti.
Per non perdere allenamento si mise con i pon pon a saltare e ballare, già in ansia per una futura audizione come Cheerleader.
Ma come abbiamo visto prima erano poco più delle 6 e la sua famiglia era ancora nel mondo dei sogni tranne Chloè, la sorella maggiore intenta allo studio matto e sfrenato.
"POOOHHH SMETTILAAAAAAAAA, VAI A LAVARTI CHE POI CI DEVO ANDARE IO!!" gridò con tono seccato la sorella.
Pooh si recò in bagno e si preparò: camicia e gonna? pronte, mancava giusto una truccatina: crema, fondotinta, blush, illuminante, mascara.. fine.
I capelli? giusto, quel dettaglio gli sfuggì, perciò lì legò in un comodo e ordinato chignon.
La ragazza dopo ciò si incamminò in cucina dove mise su dei pancake che la madre gli preparò la sera prima assieme al pranzo di lei e Chloè.
Prese succo d'arancia, lo sciroppo d'acero, i pancake belli caldi e finì colazione.
Denti lavati, lucidalabbra e profumo? messi.
Dopo tutti questi passaggi, rituali pre-scolastici salutò i suoi genitori, che si erano svegliati da poco, Chloè che si recava al College e si incamminò presso la fermata.
Dopo poco arrivò il pullman, Pooh lo prese tutta sola, purtroppo non c'era anima viva assieme a lei ad aspettarlo.
Si sedette tutta sola, ma due fermate dopo salì una ragazza, un po' goffa, ma vista così sembrava simpatica e con ottima condotta.
Pooh ci aveva azzeccato, era una delle studentesse prodigio della Arlington High School, non che puntava a vincere una borsa di studio per entrare ad uno dei College più prestigiosi, Princeton.
Purtroppo Pooh non aveva queste ambizioni, ma questo non è il succo della storia.
Pooh salutò la ragazza e lei fece un cenno molto stretto. Non è abituata a parlare molto.
Pooh si presentò e stessa cosa fece la ragazza, di nome Camille Manson.
10 minuti intensi, a parlare, ma sfortunatamente passarono.
Le due ragazze arrivarono a destinazione, ma scoprirono una cosa...
Erano in classe assieme!! Entrambe 3C.
Appena lo scoprirono, risero per dieci minuti mentre si recarono in aula.
Non c'era ancora nessuno, se non loro due, stranamente erano arrivate in anticipo prima della campanella che dava inizio alle lezioni.
Subito si misero davanti e vicine.
Camille non aveva mai avuto nessuno che l'accettasse per com'era.
Essendo un prodigio era esclusa dal 99% della classe.
Posarono i libri e subito le ragazze andarono a farsi un giro per la scuola.
La buffa ragazza mostrò alla novellina mensa, armadietti e varie aule come chimica e biologia.
Le ragazze si divertirono molto assieme, sembra che ci fosse si da subito gran chimica.
Ecco la campanella, iniziarono subito le lezioni.
Prime due ore di presentazione alla materia di biologia, poi si passò a matematica ed infine geometria. Materie gradite sia da Pooh che dall'amica.
Finite le lezioni le ragazze tornarono alle rispettive abitazioni.
Pooh sentiva delle cose che mai aveva provato, forse aver legato così, subito con una ragazza non ci era mai riuscita.
Raccontò tutto alla madre e a Chloè che la aspettarono per pranzare.
Tra uova, bacon e chiacchierate varie si fecero le 15 ed era l'ora dei compiti e sistemazione degli appunti.
L'adolescente si ricordò una cosa, finiti i compiti, che si era dimenticata il numero della nuova amica.
Però per fortuna c'erano i social e iniziò a fare ricerche su Camille, tra una ricerca ed un pausa merenda, Pooh riuscì a scovare l'account della ragazza. Blog pieno di foto di lei durante le varie gare di algebra, matematica pure gara di spelling! Una vera e propria ragazza modello
"Quanto vorrei esser come Camille" disse silenziosamente Pooh.
Silenzio si calò in casa Maith, ma per poco ed a irromperlo fu proprio la madre.
La cena era pronta.
La famiglia mangiò, ma Pooh non sembrava molto interessata alle polpette nel piatto, sua pietanza preferita.
La ragazza era molto irrequieta, quasi ansiosa e quello dipendeva dal cellulare, mi spiego, all'interno del suo smartphone c'era qualcosa che la agitava, forse.. forse, notifica di qualche post o una richiesta o messaggio di Camille?
Mai stata così piena di sensazioni, nemmeno quando prese quella borsa di studio per entrare all'interno di un corso di cucina che tanto amava.
La notte arrivò e si fecero le 22, era ora di andare, aveva tanta vana speranza di un ricambio o di una risposta, ma non ci fu.
Pooh andò a letto triste e confusa, sperando che il giorno dopo Camille si risedeva affianco a lei.
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La vita di Pooh
ChickLitRomanzo rosa che descrive le avventure quotidiane di un'adolescente, la quale cambia spesso dimora per via del lavoro del padre. Ma un giorno accade un colpo di scena, che stravolse la vita amorosa della protagonista.