DIAVOLO IN PARADISO

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Spine e rose che tappano la bocca
parole intrappolate sul ciglio della lingua 
pronte per uccidere la loro vittima 
Fascino come seduzione 
seduzione come imboscata 
Nella città notturna
a fare casini con i problemi nella testa 
mentre creiamo un nuovo peccato 
da fare come se fosse l'ultimo desiderio 
Perdonami padre
perdonami madre
ho mandato il diavolo in paradiso
Sesso e drink che appannano 
la vista della realtà 
Braccia alzate con coppe di champagne 
tra le mani 
e lacrime che cadono dai sorrisi falsi e decrepiti 
Sulla sua camicia il profumo delle rose in estate 
che lo fa confondere con un angelo 
Il soffitto che gira 
le vertigini che aumentano 
Non sono più io 
è colpa di quelle bolle nel bicchiere 
Trovo le forze 
voglio chiedere perdono 
per aver mandato il diavolo in paradiso

𝐕𝐎𝐓𝐔𝐌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora