♪-Coraline-♪

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Eccoci qui, con questa mia prima one-shot ispirata alla canzone 'Coraline' dei Måneskin, scritta per il contest di turnergroind!
Consiglio di leggerla ascoltando la canzone-->
Spero vi piaccia♪

Erano giornate monotone, a scuola.
Solite aule.
Solite lezioni.
Solite interrogazioni.
Solita confusione.
Solite attività.
Soliti amici.

Apparentemente ero un tipo tranquillo, simpatico, allegro, pacifico.
Anche un po' menefreghista, a volte.

Ma nessuno si chiedeva cosa ci fosse veramente dietro tutto questo.
Dietro questa maschera.

O almeno, nessuno se lo chiede più ora.

Ogni tanto, questo pensiero mi veniva a punzecchiare...e non mi faceva stare esattamente benissimo.

La verità?
Ero stato uno stronzo.
Un grande, grandissimo stronzo.

L'unica persona che mi era stata veramente vicina, l'unica che cercava di vedere sotto quella fottutissima maschera...

Non me ne ero nemmeno reso conto.
Di come fossi contento quando mi cercava.
Quando cercava di instaurare una conversazione.
Quando mi prendeva scherzosamente in giro.

Eppure? Io che avevo fatto?
Non la avevo ripagata.
Non avevo proprio capito cosa mi aveva fatto veramente.
Ero stato pessimo.

Perchè?

Forse sapeva troppo.
Sapeva fin troppo.
Sapeva come ero sensibile.
Come mi importava del giudizio altrui.
Mi leggeva dentro, con quegli occhi castani penetranti.
Aveva capito le mie paure.
Mi aveva aiutato a mandarne un po' via.
Mi conosceva veramente.
E credevo fosse troppo per me, forse?
Oppure avevo paura di andare più a fondo?

Può essere.
Come può essere altro.

Sono James, e ormai sto al terzo liceo.
E non mi pare vero quello che è successo a quella ricreazione.

Eravamo in cortile, e mi ero allontanato un attimo dai ragazzi per prendere un libro che avevo lasciato nell'armadietto, che mi serviva per l'ora dopo.

Devo dire che andavo d'accordo un po' con tutti, soprattutto i ragazzi della squadra di basket, anche se i più spacconi e menefreghisti stavo iniziando a mal sopportarli.

Perso in queste considerazioni, nemmeno mi accorsi di essere tornato in giardino col libro di algebra che mi serviva in mano, e feci vagare il mio sguardo alla ricerca dei miei amici, ma qualcos'altro catturò la mia attenzione.

Vidi con la coda dell'occhio Sirius, un mio compagno di classe,  in una rientranza in fondo al cortile circondato da poche altre persone.
Curioso, mi avvicinai.

Quello che vidi mi lasciò di stucco.

stava avanzando minacciosamente verso una ragazza col suo sorriso sghembo, mentre le sussurrava qualcosa.
Quest'ultima sbarrò gli occhi e cercò di allontanarsi dal ragazzo che le veniva incontro sovrastandola, ma facendolo inciampò sui suoi piedi, cadendo con la schiena al muro e schiacciandosi contro esso cercando di allontanarsi di più da Sirius, che si inginocchiò di fronte a lei prendendole il mento con la mano, alzandoglielo, per sussurrarle con un'espressione dolce e pietosa poche incise parole.

Che fecero venire alla ragazza le lacrime agli occhi, facendola respirare affannosamente, come se le fosse preso un attacco di panico.

Non ci vidi più.
Cosa aveva fatto di male, quella povera ragazza, per meritarsi questo?
Stava palesemente soffrendo, e loro che facevano? Ridevano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 22, 2023 ⏰

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