<<Sei contento?>> domando a Matt sottovoce per non svegliare i suoi compagni di stanza. Mi accoccolo di più a lui sotto le coperte, mentre le nostre gambe sono già intrecciate. <<Certo che sono contento, è il compleanno più strano e bello di sempre>> mi sussurra mentre mi accarezza il viso. <<Strano per via di Amici?>>. <<Si, poi sono lontano dalla mia famiglia, di solito festeggio sempre con loro. Diciamo che non sono abituato a festeggiare senza le persone a me più care>>. <<È giusto così, ci sta. Ma li hai sentiti, no?>>. <<Si si, mi hanno anche spedito un regalo>> mi mostra l'anello in questione con fierezza e sorrido. A volte ha lo stesso entusiasmo di un bambino per le piccole cose o i piccoli gesti come questo. <<Grazie>> mi sussurra stringendomi un po' di più. <<Per cosa?>>. <<Per tutto: la lettera, la festa, il regalo, per essere rimasta qui come ti avevo chiesto>>. <<Non c'è bisogno di ringraziarmi, l'ho fatto con piacere e perché lo volevo>> mi lascia un bacio sulle labbra e poi ci addormentiamo entrambi.
La sveglia mi perfora un timpano e faccio di tutto per cercare di spegnerla senza aprire gli occhi, ma è inutile dire che è alquanto impossibile. Aperti gli occhi, allungo il braccio verso il comodino per poterla spegnere. Dopo esserci riuscita noto che ormai Matteo si è già svegliato. <<Ah ma che bel buongiorno stamattina>> scherza e in risposta rido. <<Scemo che sei. Dai andiamo che ci dobbiamo muovere>> lo esorto, ma mi blocca la vita col braccio per non farmi scendere. <<Neanche un bacio mi dai?>> mi fa gli occhi dolci. <<Ho la bocca che sa di schifo, mi lavo i denti e te lo do>>. <<Ma che mi frega a me, vieni qua dai>> mi tiene stretta a sé e poi mi bacia. Porto le mani ai lati del suo viso tenendolo il più vicino a me possibile. <<Potrei chiederti di dormire qui ogni sera sai>>. <<Ed io non rifiuterei sai>>.
Una volta alzati, facciamo colazione con tutti e ci prepariamo per andare agli studi. In sala relax ci vengono dati i vari archetti da indossare e i microfoni, dato che ognuno ha il proprio. Quando entriamo in studio il pubblico fa un casino pazzesco. Ognuno di loro urla un nome diverso, è davvero difficile capire chi ti stia chiamando per poterlo ringraziare.
Finalmente la puntata inizia e la prima cosa che Maria fa fare è dimostrare il risultato dei compiti assegnati dai prof durante la settimana. Questa volta grazie ad Emanuel Lo, tra i vari compiti ci sono anch'io. Maria fa il mio nome e scendo, iniziando a prepararmi mentre lei legge la lettera che Emanuel mi ha scritto.
<<"Cara Anita, non ti nego che sin da subito mi sei piaciuta, non a caso ti volevo in squadra con me. Questo compito non punta a danneggiarti né tantomeno a metterti in difficoltà. In queste prime settimane abbiamo visto varie sfaccettature di te e mi farebbe piacere poterti assegnare una mia coreografia. Non è chiaramente la tua confort zone: niente classico questa settimana, o almeno non con me. Ti assegno questo pezzo ironico, in cui dovrai in qualche modo "prenderti gioco" della tua parte più elegante e raffinata, entrando invece nei panni di un personaggio un po' più "rozzo". Sono sicuro che porterai a casa il compito con un ottimo risultato. Buon lavoro! -Emanuel Lo">>.
La coreografia viene dimostrata da Elena e quasi è una vergogna doversi esibire dopo di lei. Raggiungo il centro del palco e non appena sono pronta faccio cenno di far partire la base.
Mi diverto moltissimo a svolgere il compito, specie per il finale in cui urlo gettando il tutù per terra...è stato molto liberatorio ecco. Recupero l'archetto e maria si alza dalla poltrona affiancandomi. <<Emanuel che ne pensi? Compito superato?>> gli chiede. <<Guarda Anita, l'hai sinceramente fatto anche meglio di quanto mi aspettassi. Hai fatto bene sia la parte classica che moderna, quando c'è stata la parte più sensuale sei stata impeccabile e la parte finale anche è stata molto fresca e divertente. Per me ti porti il compito a casa a pieni voti, spero possa averti lasciato qualcosa>> sorrido a 32 denti. <<Mi è piaciuto sin da subito come compito sinceramente. Mi sono divertita a prepararlo, a renderlo mio e a cercare chiaramente di farlo al meglio. Mi fanno piacere le sue parole, sono molto soddisfatta>> parlo con un po' di fiatone.
Conclusa la parentesi dei compiti, iniziamo le gare di ballo e canto, che verranno giudicate dall'Abbagnato e da Rkomi. Come al solito ci alterniamo, prima un ballerino e poi un cantante, ed io mi esibisco subito dopo Lil Jolie.
Sfortunatamente proprio oggi non farò una coreografia di classico, diciamo che data la giudice sarebbe stata indicata.
Mi metto in posizione e poi parte la musica.
<<Eleonora, devi dare un giudizio senza il voto>> l'avvisa Maria e la ballerina semplicemente annuisce. <<Ti ho trovata molto pulita nei movimenti diana, hai una base classica?>> annuisco alla domanda. <<Si vede, hai una buona apertura, belle linee, buon equilibrio. Magari lavora un po' di più sull'espressività>>. <<Va bene, grazie mille>> me ne torno a posto abbastanza soddisfatta.
In classifica sono in terza posizione e di certo non mi lamento.
Quando pensiamo che la puntata stia per volgere al termine però, accade qualcosa di inaspettato. Anna Pettinelli decide di mettere Spacehippiez in sfida immediata. Rimaniamo tutti un po' attoniti, specie quando lo sfidante si esibisce, facendo una performance tutt'altro che degna di nota (almeno a parere mio, di mew e di holden...purtroppo le nostre espressioni parlano chiaro).
Contro ogni pronostico il giudice decide che a meritare il banco è questo Samuspina. Il pubblico produce un boato di "No" che mai avevo sentito in queste settimane. Tutti quanti raggiungiamo Leo al centro dello studio, salutandolo con un mega abbraccio di gruppo. Quando mi avvicino di più a lui mi ci aggrappo con tutte le mie forze. Per quanto abbia cercato di evitarlo fino ad ora, piango.
<<Ti voglio bene Leo, tantissimo>>. <<Anche io piccoletta>>.
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Leo😭
Scusate eventuali errori di battitura, ma non ho riletto il capitolo. Un bacio❤️
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Campo Minato -Matthew Amici23
Fanfiction[sospesa] La verità è che io non stavo cercando nulla del genere, ciò che volevo era solo realizzare il mio sogno. Poi sei arrivato tu e mi ha gettata in questo campo minato, che spaventa una che di solito è abituata a correre.
