«Fantasmi... Tsk, non fatemi ridere.»
Taehyung abbassò lo sguardo sullo schermo del telefono, illuminato sulla chat di gruppo con Jimin e Hoseok, in cui quest'ultimo aveva mandato la posizione dell'auto "stregata".
[Sei sicuro di voler andare da solo, Tae?]
Il castano ridacchiò alla vista del messaggio di Jimin.
[Sono già arrivato] rispose, [e poi, nessuno di voi due cagasotto mi avrebbe accompagnato, dite la verità.]
[CONFERMO!]
[Io ti avrei accompagnato!]
La differenza tra le due risposte lo fece ridere ancora di più. Ma poi, non c'era nessun pericolo reale a cui stava andando incontro.
Da qualche mese girava nel campus la voce che un fantasma avesse infestato la vecchia macchina abbandonata al limitare del bosco. Si diceva che uno spirito senza pace la abitasse, e che ogni notte si potesse udire il suo straziante lamento.
Taehyung infilò il telefono in tasca. Lui non credeva nei fantasmi, quindi era sicuro che una volta arrivato si sarebbe trovato davanti a quell'ammasso di ferraglia arrugginito senza vita e un po' la cosa lo stava già deludendo.
Il cellulare vibrò un paio di volte.
[Hai intenzione di portare una prova della tua "avventura" o dovremmo crederti sulla parola?]
Il ragazzo sbuffò. Jimin. Prima faceva tanto il gentile, disposto ad accompagnarlo, e poi avanzava richieste.
[Vi manderò una foto. Di me DENTRO a quel catorcio. Contenti?]
Il suo migliore amico rispose solo con un pollice alzato e lui si ritrovò a sospirare nuovamente.
«Dove diavolo è questa macchina? E poi perché un fantasma dovrebbe starsene qui a piangere tutte le notti? Non c'è un posto un po' più comodo e meno al freddo?»
Si strofinò le mani lungo le braccia. Da quando si era addentrato oltre i primi alberi, la temperatura si era abbassata di colpo. Era possibile che quel posto fosse davvero abitato da uno spirito? Scosse la testa, cercando di scacciar via quel pensiero. «Se morissi e diventassi un fantasma, andrei a tormentare quei due idioti che stanno aspettando la mia foto al calduccio dei loro letti.»
Taehyung sbatté le palpebre più volte, nel tentativo di abituare la sua vista al buio che lo stava avvolgendo ora che le fronde degli alberi si erano trasformate in una vera e propria barriera dalla luce proveniente dall'esterno. Portò la mano nella tasca in cui aveva lasciato il telefono, per accendere la torcia, ma quando lo tirò fuori gli cadde a terra.
«Cha sbadato» mormorò, sentendo un brivido percorrergli la spina dorsale mentre si abbassava a raccoglierlo.
Si alzò in fretta e si guardò intorno, le dita che tremavano leggermente attorno al cellulare. Ma non c'era nulla.
Controllò la posizione che Hoseok aveva mandato nella chat, in teoria si trovava nel posto giusto. E allora dov'era l'auto?
Prese a camminare, perlustrando la zona. Tutto era meglio che restare fermo in quel punto, ad aspettare che qualcosa lo raggiungesse e-
«Yah!»
Taehyung rischiò di far cadere di nuovo il cellulare dallo spavento, quando questo prese a vibrare incessantemente.
«Jimin-ah? Che vuoi?» sbraitò subito dopo aver accettato la chiamata.
«Mi stavo preoccupando... Non ci hai più scritto, né mandato la foto, quindi ho pensato che fosse successo qualcosa» replicò la voce dall'altro capo.
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Ghost car [ONESHOT TAEKOOK]
Short StoryPer vincere una scommessa con gli amici Taehyung è costretto a cercare un fantasma che infesta un'auto in mezzo al bosco. Quello che trova lo sconvolgerà più di quanto pensasse.