Chi l'avrebbe detto?

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Ci baciammo, ero pietrificata.

Mille vibrazioni invasero il mio corpo dalla testa ai piedi.

Non sentii più niente, se non il rumore delle nostre labbra che si muovevano all' uniscono.

Il mondo in quel momento si era fermato e c'eravamo solo noi, io e il mio migliore amico.

Sentivo un certo formicolio nello stomaco come se ci fosse qualcosa al suo interno che si dimenava, le mani sudavano, la testa girava, mi sentivo disorientata, annebbiata.

Non avevo il coraggio di guardarlo, sapevo che se l'avessi fatto avrei ceduto, avrei rovinato tutto e questo non potevo permetterlo, non potevo dichiararmi al mio migliore amico.

E se per lui era solo una questione fisica?

No no, l'unica cosa che dovevo fare era andare via da lì, da lui.
Mi voltai e corsi su, per le scale, in camera mia.

Non sapevo come reagire, cosa fare, cosa dire.
L'unica cosa che sapevo era quella che un evento di questo tipo non doveva accadere mai più.

Non potevo perdere il mio migliore amico, non potevo cedere per poi tra qualche mese arrivare a non rivolgerci neanche la parola, perché andiamo, ormai si sa che una volta che ci si lascia, il cuore viene rinchiuso nel baule della tristezza e con sé anche i ricordi.

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