Capitolo 1

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Sono appena tornata dalle vacanze estive, assieme ai miei genitori ho visitato l'Egitto.
Ho passato un'estate davvero stupenda tranne per una cosa che mi turbava parecchio.
Ander.
Non mi rispondeva a nessun messaggio è tantomeno si faceva sentire.

Domani è il primo giorno di scuola e devo preparare tutto. Rivedrò Carla, mi è mancata da morire in questi tre mesi nonostante ci sentissimo h24 su facetime e avvolte si univa a noi anche Lù.
Le conosco da quando sono nata, io e Carla siamo cresciute insieme.
Rivedrò anche Ander.
Sono innamorata di lui da tutta la vita, abbiamo una sorta di relazione da qualche anno anche se a lui sembra non importare nulla di me.

<tesoro, è pronta la cena.> enuncia mia madre dal piano di sotto.
<arrivo.> le dico.

Arrivo nella sala da pranzo e vedo che non siamo soltanto in tre, c'è una ragazza seduta assieme ai miei genitori.

<abbiamo ospiti?> dico un po' scortese mentre mi siedo a tavola, non è mio solito esserlo con le persone che conosco ma con chi non ho mai visto mi viene molto spontaneo.
<Isabell.> mi riprende mia madre.
<piacere Maria.> mi dice sorridendo, okay.

Una volta finito il pasto salgo in camera mia a finire di preparare le ultime cose per domani.
Sento bussare alla porta e vado ad aprire.
<signorina.> dice Dolores, la domestica, dolcemente.
<la sua divisa, lavata e stirata.> continua con un gran sorriso.
<grazie tante.> le rispondo cordialmente.

Non curante di aver lasciato la porta aperta vado ad appendere la divisa per poi metterla il giorno dopo.
<Isabell.> mi sento chiamare, Maria.
<dimmi.>
<non so quanto ti faccia piacere ma per questa settimana rimarrò qui.> mi dice un po' timidamente.
<e perché?> le chiedo.
<mia madre è una vostra domestica e mio padre lavora fuori città questa settimana.> mi dice e annuisco.
<la prossima volta non entrare senza prima aver bussato e ricevuto la mia approvazione.> le dico, odio chi non bussa prima di entrare in camera mia, lei annuisce soltanto e va via.
Menomale.

Controllo l'ora e vedo che è alquanto tardi, perciò vado a dormire felice, amo andare a scuola, è come una seconda casa per me.

Sento la sveglia suonare, sono le 6:30, devo muovermi.
Corro in doccia a lavarmi e una volta fuori faccio la mia solita skincare e mi trucco al volo usando solo il mio correttore preferito di Dior, sopra la cipria di Chanel e per finire molto mascara per rendere le ciglia nere e lunghe. Ho indosso la mia amata uniforme, ai piedi delle Louboutin bianche e la mia borsa altrettanto bianca di Chanel.

Scendo a fare colazione e vedo Maria seduta al tavolo, non la sopporto.
<buongiorno!> mi dice allegra e io le rispondo con un sorrisino falso.

Mentre mangio i pancake sento dei passi.
<signorina Isabell.> mi sento chiamare e mi giro.
<l'auto è pronta.> continua l'autista.
<arrivo.> enuncio.
<buona giornata.> mi dice Maria, la ignoro prontamente e vado verso l'auto.

Sono nella mia amata Porsche, due minuti e sarò davanti scuola.

Passiamo affianco ad un ragazzo in bici, non è un semplice ragazzo.
È Ander.
Il mio cuore ha perso un battito nel vederlo.
Bellissimo come sempre, la divisa gli sta divinamente.
Mi era mancato parecchio.

A risvegliarmi dai miei pensieri è l'autista.
<signorina, quando vuole può scendere.> mi dice cortesemente.
<grazie, a dopo.> gli rispondo aprendo la portiera.
<arrivederci.> mi saluta l'uomo.

Vedo Carla e Lu e vado verso di loro, mi erano mancate da morire.
<Isa!> mi dice Carla aprendo le braccia pronta ad accogliermi in un abbraccio che ricambio.
<tesoro.> mi dice Lu abbracciandomi anche lei.
<mi eravate mancate ragazze.> dico sorridendo.
<entriamo?> dice Carla e noi annuiamo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16 ⏰

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te quiero|| ander muñozDove le storie prendono vita. Scoprilo ora