'cause baby I'm afraid you'll run if I'm too real

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in cui jisung ha il brutto vizio di scappare dalle persone quando vede le cose farsi troppo serie. un giorno però si trova davanti proprio l'ultima persona che ha ghostato qualche mese prima

🧋 genere: soft, funny

🧋 chaotic/disaster jisung + soft/flirty minho

🧋 a lil bit text

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''...non ci voglio credere.'' rantolò il ragazzo scivolando sul banco con le mani tra i capelli biondi.

Gli altri due ragazzi (tre, contando Felix in videochiamata) seduti al tavolo con lui, alzarono il capo incuriositi dallo strano atteggiamento di Jisung. Difatti, il ragazzo aveva il viso rosso, i capelli scombinati per via delle mani tra di essi e lo sguardo puntato dall'altra parte dell'aula studio.

''Che succede?'' chiese Felix, la sua immagina pixelata per colpa della poca ricezione del suo wifi.

In risposta Jisung piagnucolò ancora nascondendo il viso tra le braccia. Scosse la testa e gli altri provarono a guardarsi intorno tentando di capire il motivo del suo imbarazzo.

Con i capelli tutti arruffati Il biondo rialzò il viso paonazzo. ''Ho appena visto il ragazzo che ho ghostato qualche mese fa.''

''Ah, tutto qui?''

''Chi è?''

''Quello che sta uscendo dalla porta, capelli neri e giacca enorme di jeans. Cammina un po' come un papero.''

Hyunjin e Chan si voltarono insieme verso la direzione del ragazzo, facendo piagnucolare Jisung che gli sibilò un non potreste essere meno palesi?

''Voglio vedere anche io!'' si indignò Felix dalla sua stanzetta in Belgio. Hyunjin ruotò il portatile inquadrando così le porte dell'aula e il ragazzo che ne stava uscendo, accompagnato da una fanciulla dai lunghi capelli neri alta quanto lui.

Rimasero tutti fermi a guardare i due, finché Chan non chiese ''Perché lo hai ghostato?''

Jisung scosse le spalle. ''Nemmeno ricordo, sono passati mesi...era estate, sessione, forse ero scazzato.''

E lui era un po' troppo insistente. aggiunse mentalmente, ricordando improvvisamente il modo in cui Minho, il ragazzo in questione, lo aveva riempito spesso di messaggi ogni qual volta Jisung iniziava a non rispondergli più. Era un ragazzo troppo audace per i suoi gusti, dopo nemmeno una settimana di messaggi gli aveva proposto di incontrarsi e Jisung era andato nel panico.

Non voleva incontrare le persone con cui chattava, non voleva vedere i loro sguardi delusi perché nella realtà non era allo stesso livello delle sue foto. Incontrare persone voleva significare che avrebbero visto da vicino le imperfezioni sulla sua pelle, non avrebbe potuto nascondere il suo profilo con quel naso che ancora non riusciva ad accettare.

soju e caramelle //minsung//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora